ARTICOLI E STUDI SUL FENOMENO UFO

lunedì 12 ottobre 2009

Francia: un atterraggio UFO (con occupante) nel 1790?

Francia: un atterraggio UFO (con occupante) nel 1790?
Pubblicato da centroufologicotaranto su Settembre 17, 2009

Vi illustriamo un caso semi-sconosciuto, un caso che raramente viene inserito nei magazine di settore ufologico. Stiamo parlando di un caso di atterraggio che sarebbe avvenuto ad Alençon (Francia) nel 1790. Il caso fu reso noto a metà anni 70 del secolo scorso e riproposto (come accenno) sulla rivista del MUFON nel 2005. Ecco la descrizione apparsa sul libro “Le Mystère des O.V.N.I. – Fantastiques contacts extra-terrestres”, scritto da Jack Perrin nel 1976. Farebbe parte di un rapporto scritto da un ispettore di polizia, tale De Liabeuf, che fu inviato da Parigi per indagare il caso. Ecco il suo rapporto:

“Il 12 giugno, alle 5 del mattino, dei contadini scorsero un globo enorme che pareva avvolto da fiamme. In principio pensarono che potesse essere ‘una mongolfiera in fiamme’, ma la grande velocià e un sibilo che usciva da questa massa li lasciarono perplessi. Il globo rallentò, ebbe delle oscillazioni, poi precipitò sulla cresta di una collina, sradicandone le piante. Il calore che emanava era così intenso che le erbe e gli arbusti furono quasi subito incendiati. I contadini riuscirono a circoscrivere l’incendio, che poteva estendersi a tutta la zona. La sera, quella sfera era ancora tiepdida e successe una cosa straordinaria per non dire incredibile; ne furono testimoni due sindaci, un medico e tre altre autorità che confermano il mio rapporto, senza contare le dozzine di contadini presenti. La sfera, che avrebbe potuto contenere una carrozza, dopo tutto quel volo era rimasta intatta; destava tanta curiosità che la gente accorreva da ogni dove per vederla. Allora, improvvisamente, si aprì una specie di porta e, qui è l’interessante, ne uscì una persona come noi, ma vestita in modo strano (portava un abito che aderiva completamente al corpo) e, vedendo quella folla, mormorò qualcosa di incomprensibile e si mise in salvo nel bosco. I contadini istintivamente si ritrassero, per paura, e quello si salvò perchè, poco dopo, la sfera scoppiò silenziosamente, lanciando dappertutto dei pezzi che si consumarono fino a ridursi in polvere. Furono intraprese delle ricerche per ritrovare l’uomo misterioso, ma questi sembrava essersi dissolto, a meno che non sia scomparso da una dimensione all’altra perchè fin allora non ne era stata scoperta la più piccola traccia. Si tratta forse di un essere venuto da un altro mondo con quello strano veicolo? Io non sono uno scienziato; è un’idea che mi è venuta all’improvviso…”

Fin qui il rapporto. L’autore Perrin che ha fatto conoscere questo caso nel suo libro fa sapere, inoltre, che il rapporto stesso fu subito fatto pervenire all’Accademia delle Scienze di Francia e fu accolto con sarcasmo dagli scienziati che negarono in maniera assoluta la possibilità che un essere vivente potesse arrivare sulla Terra Essi considerarono il rapporto come il prodotto di una fervida immaginazione, alimentata da discorsi fantasiosi dei contadini che non sapevano nemmeno loro cosa avevano visto. Questi dotti personaggi non vollero neanche scomodarsi per recarsi sul luogo in modo da costatare de visu il cratere prodotto dalla sfera; tuttavia questo buco rimase visibile per anni.



Pubblicato su UFO CASI CLASSICI



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giovedì 21 maggio 2009

Tipi di UFO e caratteristiche




Tipi di UFO e caratteristiche







Premessa: per UFO si intende qualsiasi cosa che vola nell'aria e che non si riesce ad identificare in base ai dati disponibili, quindi UFO non vuol dire astronave aliena. Non a caso nella maggior parte delle volte si tratta di aerei, palloni, uccelli, corpi celesti e simili, ma in alcuni casi le caratteristiche dell'UFO sono tali da non rientrare in nulla di conosciuto, anzi sono tali da far sembrare l'UFO come un velivolo extraterrestre. In questo articolo si parlerà proprio di UFO intesi come velivoli extraterrestri.



Facendo riferimento agli avvistamenti fotografici e filmati, nonché alle prove testimoniali, è possibile delineare i tipi di UFO e le loro caratteristiche.

La maggioranza degli avvistamenti riportano di forme discoidali e sferoidali, che vengono usati per ricognizioni e atterraggi. I tipi di UFO a sigaro sono cilindrici con la parti terminanti di forma tronco conica, hanno varie dimensioni e colorazioni che vanno da bianco con fasce nere, a grigio-verde scuro o argenteo. Poi ci sono gli UFO fusiformi, discoidali (di dimensioni e colorazioni diverse), triangolari, a goccia, sferoidali (di dimensioni diverse e quasi sempre luminosi, di solito rossi o arancione giallastri), triangolari con bordi ampiamente arrotondati, a campana o semisferoidale, a forma di uovo, di diamante, di botte, di capello di prete, di boomerang, di catino capovolto, discoidali con parte posteriore dritta (semidiscoidali), a forma irregolare. E ancora, a forma di sfera inanellata, di lampada, di cappello, di due piatti sovrapposti ed uniti per i bordi, di piatto rovesciato, di mezzaluna, di mandorla, di razzo orizzontale, di manta, di cilindro, di disco con cupola, di disco con la parte inferiore più piccola, di lampadina, di due sfere collegate, di cono, di cono tronco, e romboidali.

Dal 1989 è apparso il triangolo volante composto da tre luci fortissime ed in genere gialle e circolari, disposte ai vertici del triangolo (o sui tre lati di un romboide) e con una luce rossastra intermittente al centro. Tuttavia, certamente erano già presenti da moltissimi anni nei nostri cieli, solo che gli UFO triangolari sono stati documentati con certezza solo dal 1989 in poi.

Addirittura sono stati documentati UFO formati da “luce”, vale a dire da energia pura, per non parlare poi degli UFO dalla forma insolita, ampiamente documentati in Ecuador.

I veicoli alieni non luminescenti sono formati da strutture metalliche di aspetto simile all’alluminio oppure sono formati da strutture non riflettenti nemmeno la luce prodotta in alcuni punti dagli stessi veicoli alieni.

Di forma discoidale ne esistono con differenti tipi di propulsione e con moto rotatorio.

Di tutte queste dorme, quelle più diffuse sono quelle discoidali, sigariformi e sferiche. Inoltre, ci sono degli UFO di cui non è stato possibile stimare con certezza la forma.

I veicoli possono compiere accelerazioni e decelerazioni incredibili, fermarsi di colpo, compiere le più pazzesche ed imprevedibili manovre in qualsiasi assetto di volo e di velocità (ad esempio a 96 mila o a 54 mila km/h).

Inoltre alcuni UFO hanno la capacità (più che documentata) di dividersi in due durante il volo, rilasciando una specie di "involucro etereo", probabilmente in parte gassoso, che scompare nell'aria dopo alcuni secondi.

Le astronavi-madre dovrebbero essere e proprie gigantesche portaerei spaziali, munite di laboratori, alloggiamenti, officine, hangar per il trasporto e per il lancio di veicoli più piccoli utilizzati come ricognitori, e sono di solito sigariformi. Esse, indipendentemente da ipotetiche basi lunari, sono piazzate in un’orbita intorno alla Terra, a quote dai 200 mila ai 300 mila km, forse opportunamente schermate per non farsi notare. Le loro dimensioni variano da 25x4 metri a 500x20m, fino a 4000x300 metri. La forma delle astronavi-madre è di solito a sigariforme o tubolare, ma ne esistono anche di altre forme come quelle sferoidali, triangolari o discoidali, naturalmente sempre di dimensioni gigantesche.

I tipi fusiformi vanno da 8 a 50 metri, gli altri raggiungono i 30x6 metri, mentre per i tipi sferoidali si va da 5 a 50 metri. I triangoli e i semidiscoidali superano e raggiungono i 20x4 metri.

L’equipaggio varia da 2 a 12 individui, e ovviamente sono molto di più nelle astronavi-madre. Su due individui, uno è il pilota e uno è il ricercatore.

Tali misurazioni numeriche sono delle stime e, tuttavia, sono puramente indicative, poiché esistono modelli di UFO di cui non si sono potuti stimare forma e dimensione.







Le flottillas



Secondo alcuni, le flottillas sono delle formazioni UFO composte da innumerevoli oggetti di forma sferica. Le flottillas sono molto frequenti nel centro-america e la maggioranza sono formate da flottiglie di sfere bianche che volano in formazioni dalla forma spesso fortemente irregolare.

In realtà, praticamente nelle totalità dei casi sono dei palloncini lanciati in aria in occasioni di eventi e manifestazioni, anche se in alcuni casi erano semplicemente stormi di uccelli o lanterne cinesi. I palloncini, a causa del gas al loro interno ed a causa delle correnti ventose, possono avere comportamenti anomali tali da farli scambiare per qualcosa di misterioso. Alcuni stormi di uccelli si muovono ad alta velocità e ad altezze elevate, tali da far sembrare che siano qualcosa di misterioso. Poi ci sono le lanterne cinese che vengono rilasciate in aria in occasione di alcune occasioni.

In alcuni casi vengono rilasciati anche gruppi di palloncini legati tra loro, che vanno a formare spesso delle bizzarre figure in mezzo ad altri palloncini in aria.

Ovviamente chi è esperto di ufologia sa distinguere gli UFO veri da questi formati da palloncini/uccelli/lanterne, anche se moltissimi ci speculano su, e questo crea una ulteriore ridicolizzazione dell'ufologia.



Le sonde telemetriche



Le sonde aliene hanno dimensioni variabili che vanno da pochi centimetri a pochi metri di diametro. Volano vicinissime alle abitazioni e sono di solito di tipo sferico. Durante il loro volo evitano agilmente gli ostacoli, facendo presupporre un controllo a distanza.

Ci sono casi documentati, come il famoso "atterraggio di Londra", in cui si vede chiaramente un UFO di medie dimensioni avvicinarsi ad una zona urbana poco frequentata, per poi rilasciare una sonda sferica che si allontana agevolmente per compiere la sua missione, evitando di proposito di imbattersi in persone ed automobili (per esempio aspettando che passino le auto per attraversare una strada).

La guida telepatica mi è sempre sembrata una cosa poco probabile, però lo studio del movimento delle sonde aliene è compatibile solo con una guida telepatica.
Ad esempio, esistono 3 video autentici degli anni'90 che mostrano 3 sonde aliene luminose muoversi agilmente in contesti urbani, con dei movimenti così particolari che ricorda il movimento che noi facciamo nella nostra testa quando immaginiamo di muovere qualcosa in aria.



Gli UFO geostazionari



Da molti anni i satelliti meteorologici riprendono UFO di vario tipo e di grandi dimensioni che si trovano temporaneamente in orbita in una posizione fissa intorno alla Terra, ad una distanza di 225 mila km. Si tratta spesso di rilevazioni effettuate con dispositivi a raggi infrarossi, i quali permettono di ottenere un’immagine molto nitida dell’astronave aliena grazie al fatto che gli UFO sono fonti di energia infrarossa. Le immagini di questi satelliti sono persino captabili da chiunque sia in possesso di un computer e di una attrezzatura adeguata.

Tanto per fare solo tre esempi:

- Il 17 luglio 1992 viene ripreso un UFO discoidale dal GOES-8 (serie NOA), satellite geostazionario a 36000 Km dalla superficie. L'UFO, orbitante intorno alla Terra, si trovava sopra l'Oceano Pacifico in corrispondenza delle coste del Cile. L'immagine è stata scattata dal Servizio Aereo Fotometrico (SAF) di Santiago, ed in Cile è stata aperta una inchiesta ufficiale. L'UFO discoidale generava interferenze elettromagnetiche ed aveva una temperatura più alta verso l'esterno rispetto all'interno. Dalle analisi è emerso che il suo diametro è compreso tra i 450 e i 500 Km.

- Lo stesso identico evento di cui sopra si è ripetuto il 24 novembre 1996 sopra l'Oceano Atlantico, e questa volta l'immagine è stata catturata dal Centro Meteorologico Regionale di Antofagasta (Brasile).

- Ancora un evento pressoché identico è stato ripreso il 3 settembre 1993 dal satellite Meteosat-3, e l'immagine mostrava un oggetto discoidale stazionante sul Golfo del Messico.



Gli USO: gli UFO che viaggiano sott'acqua



Gli USO altro non sono che gli UFO sottomarini, in pratica grandi astronavi aliene luminose che viaggiano sott’acqua che poi fuoriescono dall’acqua ad alte velocità o si adagiano sul fondale marino. In particolare, da sempre sono documentate astronavi aliene di ogni tipo che fuoriescono ad altissima velocità dal mare spostando enormi quantità di acqua che spesso investono e capovolgono le imbarcazioni vicine.

Recenti indagini sui fondali sottomarini hanno evidenziato enormi astronavi aliene adagiate sui fondali marini. È il caso dell’Istituto di Geologia Marina del CNR di Bologna, il quale ha usato navi oceanografiche nel Tirreno meridionale per disegnare mappe in grande dettaglio di fondali marini. Si è usata una tecnica sonar che ha permesso di rilevare il fondale marino e tutto ciò che si trovava su di esso grazie all’eco di complessi segnali acustici, ed ovviamente è saltata fuori un’enorme astronave sigariforme luminosa adagiata sul fondale marino, assolutamente identica a quelle che vengono rilevate negli alti strati dell’atmosfera.

Infine, c'è da aggiungere che per una specie aliena che volesse risiedere di nascosto sul nostro pianeta, nulla sarebbe migliore di una base sottomarina, magari che si snoda sotto il fondale marino come le basi nelle montagne.



Di cosa sono fatti



Secondo alcune analisi, il materiale di cui è fatta la parte esterna di alcuni UFO è composto in gran parte da silicio e da una piccola parte si un isotopo non terrestre. Altri UFO sono fatti con leghe composte da materiali metallici completamente sconosciuti e da altri quali l'alluminio, mentre altri appaiono fabbricati con un materiale "biologico" oppure sembrano costituiti da una specie di energia solida apparentemente simile al plasma.

Ai maggiori centri di analisi dei materiali americani sono stati sottoposti dei frammenti metallici di UFO senza indicarne la provenienza aliena. I risultati delle analisi mostravano che tali frammenti erano di origine extraterrestre e quindi dovevano essere "delle meteoriti", essendo l'unica spiegazione per quei centri di analisi che ignoravano la provenienza dei frammenti.



Gli interni degli UFO



La mancanza di prove fotografiche e filmate rende molto difficile appurare con certezza come sono fatti gli 'interni degli UFO.

Secondo prove testimoniali, l’interno dei dischi si presenta di solito come ambienti molto vasti ma poveri, a volta con una sorta di colonna centrale contenente parte del motore e i pannelli di comando. Le rare consolle disposte nella circonferenza interna del disco avrebbero ben pochi tasti. È stato riferito di sedili piccoli, di mappe stellari e visori alle pareti. Nelle astronavi esisterebbero diverse stanze, una delle quali è il laboratorio, che è addobbata con un tavolaccio e strani strumenti appesi al soffitto, utilizzati per visite chirurgiche. Molti cavi terminerebbero in bacinelle contenenti organi forse animali; poi esisterebbero speciali celle nelle quali verrebbero conservati parti di esseri umani e di animali mutilati, e teche con embrioni alieni allo stato fetale.

Alcuni UFO hanno sedie e pannelli di comando al centro ed ai quattro lati della cupola sovrastante l’oggetto. A volte al centro dell’UFO vi è una colonna metallica che in taluni UFO è piccola ed è parte del sistema di propulsione, mentre in altri UFO è grande e serve per salire sull’astronave.



L'esterno



L’esterno degli UFO è spesso ricoperto da una energia luminosa simile al plasma energetico che può essere diversa a seconda dei casi. Questa luminosità (a volte pulsante) è un effetto del sistema di propulsione dell’UFO ed avvolge completamente l’astronave aliena. Per tale motivo gli UFO in volo possono apparire sia di forma metallica che di forma luminosa. Il colore della luminosità di un UFO ne mostra il livello di attività: si va da un colore giallo che ne indica una massima attività, ad un colore rosso che ne indica una minima attività dell'UFO, mentre un colore arancione ne indica un livello di attività intermedio.



L’aspetto e la propulsione degli UFO



Gli UFO, il più delle volte, di giorno appaiono di aspetto metallico, mentre di notte appaiono coperti di una luminosità bianca o di varie tonalità di colori.

Questo avviene perché gli UFO generano un campo di forza che causa la ionizzazione dell’aria attorno all’UFO, generando cambiamenti di colore dovuti a fluttuazioni della potenza di questo campo. La ionizzazione dell’aria avviene solo con l’emissione di radiazioni ionizzanti, che sono: le radiazioni elettromagnetiche gamme e tutte le radiazioni che provocano la comparsa di cariche elettriche (dette ioni) nella materia che attraversano.

I cambiamenti di colore della luminosità degli UFO possono essere repentini o graduale, e variano a seconda della velocità degli UFO. Gli UFO che si muovono lentamente o che sono fermi hanno una variazione di colore tra il rosso e l’arancio, mentre gli UFO che si muovono ad altissima velocità hanno una variazione di colore tra il blu ed il bianco. Inoltre gli UFO possono essere anche multicolori, emanando più colori contemporaneamente.

Tuttavia la luminosità ed il colore degli UFO appare sempre fortemente legata ad una propulsione che sfrutta un energia elettromagnetica ad alta frequenza. Infatti per gli UFO maggiore è la velocità con cui si spostano e compiono evoluzioni, e maggiore appaiono gli effetti sul suo campo energetico sull’ambiente che lo circonda. Inoltre, l’elettromagnetismo UFO interferisce sullo strato metallico che si trova sul nastro delle videocassette.

Anche l’invisibilità degli UFO ai radar è data dalla nube di plasma che avvolge l’UFO: le onde elettromagnetiche del radar tendono a passare intorno alla nube plasmatica, mentre quando non lo fanno, le onde radar vengono assorbite nella nube, attraverso un interscambio energetico tra il plasma e le particelle cariche, che perdono energia.

Tuttavia, più che ionizzazione dell’aria, dovrebbe trattarsi dell’effetto generale della propulsione ad energia elettromagnetica, poiché gli UFO dimostrano di essere luminosi sia nello spazio, che nelle profondità marine e nell’atmosfera, come se l’aria non centrasse niente.

Inoltre bisogna considerare il fatto che gli UFO operano di notte anche senza emanare visibilmente alcuna luminosità, come se la sua generazione potesse essere volontariamente evitata.

Secondo alcuni, in certi dischi volanti il pilota è parte del sistema e quindi l’UFO non può volare senza il pilota alieno, che è compatibile con la nave spaziale. Tuttavia si potrebbe trattare di alieni-clone pilota, che verrebbero usati per svolgere determinati compiti. In certi casi si presume che gli alieni controllano l’UFO con pannelli elettromagnetici su cui probabilmente si appoggiano le mani: un campo magnetico viene creato intorno al disco ed i dati vengono trasmessi attraverso le mani dell’alieno.

Altre ipotesi parlano del fatto che UFO userebbero, come sistema di propulsione, un campo elettromagnetico pulsante o alternato.

L’ingegnere canadese Wilbert Smith parlava di uno “scarico magnetico” ottenuto all’interno del campo magnetico terrestre, che pervade il disco volante di un elevatissimo potenziale elettrico.

Nel 1953 il militare francese Jean Plantier sostiene che nello spazio esiste una fonte di energia inesauribile, come provano i raggi cosmici, ed immagazzinabile; sfruttandola, l’UFO poteva realizzare attorno a sé un campo gravitazionale variabile a seconda delle manovre da compiere.

Jean Pierre Petit ritiene che gli UFO sfruttino la magnetodinamica.

Negli anni 70 Angelo Moretti riteneva che gli UFO usassero onde al sincrotrone.

Una delle teorie più valide riguarda il fatto che il sistema propulsivo di molti UFO sia basato sulla magneto-idrodinamica (MHD), e quindi l’effetto luminoso degli UFO è provocato dal moto dei fluidi elettrizzati sotto l’effetto dei campi magnetici, che in pratica costituirebbe il sistema propulsivo di molti UFO. In particolare il modello propulsivo magneto-idrodinamico è in via di realizzazione pratica grazie a speciali circuiti superconduttori.

Un’altra teoria molto valida ci dice che la propulsione degli UFO possa essere basata sugli impulsi gravitazionali si stelle e pianeti. Effettivamente questo sistema di propulsione spiegherebbe il fatto che gli UFO operino sempre nello stesso modo dovunque si trovino, mantenendo sempre lo stesso aspetto e compiendo sempre le stesse manovre, come se attingessero sempre la stessa energia dovunque si trovino.

Secondo alcune teorie, degli UFO utilizzerebbero un'energia presente in tutto l’universo, che sarebbe stata generata dal Big Bang al momento della nascita dell’universo ed è praticamente inesauribile.

Secondo il Capitano Robert Collins, metodo di propulsione degli UFO è legato allo stiramento del tessuto spazio temporale di Miguel Alcubierre, agli isotopi di idrogeno e H5, cioè la velocità superluminale, la quale è una velocità che permette di propagare le informazioni o di spostare la materia ad una velocità superiore a quella della luce nel vuoto.

Studi seri ipotizzino il fatto che forse hanno trovato il modo di viaggiare in un mare elettromagnetico formato da tante coppie di elettroni-positroni che lo agitano. Il mare d’acqua trasporta energia tramite le onde, così il mare elettroni-positroni trasporta energia tramite onde elettromagnetiche e forse loro hanno trovato il modo di navigarvi.

Alan Watts ad esempio sostiene che un intensissimo campo elettromagnetico sulla "carenatura" del disco permetta agli UFO di spostarsi nei fluidi come l'atmosfera terrestre e questo sarebbe anche in relazione con gli sfavillanti colori che spesso circondano gli UFO durante alcune manovre oppure con l'aspetto di 'metallo lucente' che presentano in altre situazioni.

Tuttavia, poiché esistono diversi tipi di UFO e diversi Alieni, non si esclude che ognuno utilizzi una forma di propulsione diversa. Inoltre sono stati documentati almeno tre forme di propulsione diversa: una che rende l'UFO luminoso, una che lo mantiene nel suo aspetto metallico ed una che lascia una scia tipo quella dei missili dietro all'UFO. Le controverse astronavi energetiche documentate da Diaz sembrano utilizzare ancora un'ulteriore forma di propulsione. Si è quasi certi di casi in cui vi è l'esistenza di più sistemi di propulsione su uno stesso UFO, da utilizzare quando l'UFO manovra a bassa o ad alta velocità.

Un aspetto sconcertante degli UFO è, tra altro, l'apparenza di un spostamento supersonico, con assenza di Bang, di onda d'urto.

Non si avrebbe esplosione sonica perché la superficie del disco non costituirebbe il suo vero limite esterno, non verrebbe quindi superata la velocità del suono perché in prossimità del limite esterno l’aria ionizzata sarebbe trascinata dal magnetismo, quindi verrebbe separata in modo che l’ufo potrebbe scivolarci dentro, in modo da non provocare esplosioni soniche. Pare che un intensissimo campo elettromagnetico sulla 'carenatura' del disco permetta agli UFO di spostarsi nei fluidi come l'atmosfera terrestre e questo sarebbe anche in relazione con gli sfavillanti colori che spesso circondano gli UFO durante alcune manovre oppure con l'aspetto di 'metallo lucente' che presentano in altre situazioni.

Inoltre bisogna tenere conto che gli UFO si muovono indifferentemente sia nell’aria che nello spazio o sott’acqua, e sia sott’acqua che nello spazio si sono notate una notevole presenza di giganteschi UFO sigariformi fermi in orbita attorno alla Terra, o adagiati vicino al fondale marino, ma sempre attivi, visto che sono stati fotografati sempre luminescenti.

Infine, è da segnalare l'esistenza documentata di UFO la cui forma esteriore appare mutabile mentre essi si muovono, come il famoso UFO che sembra una gigantesca gomma che viene masticata ripreso da telecamere di sorveglianza di una base aerea militare statunitense mentre sorvolava tranquillamente una parte di tale base. Tale aspetto mutabile è senz'altro dovuto ad un sistema di propulsione alieno che distorce lo spazio e quindi provoca effetti ottici apparentemente assurdi. Ciò non deve stupire perché è un dato di fatto che gli alieni già nell'antichità avessero tecnologie almeno migliaia di anni avanti alle nostre tecnologie attuali, come dimostrano le descrizioni di UFO fatte in antichità.









Caratteristiche avanzate degli UFO



Ci sono studi in corso sulle caratteristiche avanzate degli UFO, come ad esempio i seguenti:

- Il Raggio Trattore Blu è un effetto dell'Energia al Punto Zero del vuoto, la manipolazione, la pressione del vuoto, che fornisce a questo raggio la capacità di diminuire la pressione interna al vuoto, permettendo alla pressione "Esterna" di comportarsi come un morsetto per sollevare un oggetto.
- Le bolle spazio-temporali: gli Alieni potrebbero sfruttare questa capacità di sfasamento spazio-temporale che permetterebbe loro di penetrare muri, finestre o qualsiasi superficie solida. In pratica i muri e le finestre si troverebbero in uno spazio-tempo e gli alieni sarebbero in un altro. Queste anomalie create artificialmente potrebbero addirittura accelerare o rallentare il tempo, e potrebbe renderli invisibili agli osservatori.

Merita un breve accenno anche il fatto che qualcuno ha rilevato degli indizi che sarebbero compatibili con il fenomeno fisico seguente.

Nel 1982 un'équipe di ricerca dell'Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, ha condotto quello che potrebbe rivelarsi il più importante esperimento degli ultimi secoli. Aspect e il suo team hanno, infatti, scoperto che alcune particelle subatomiche, come gli elettroni, in determinate condizioni sono capaci di comunicare istantaneamente una con l'altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri. È come se ogni singola particella sapesse esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.
Questo fenomeno può essere spiegato solo in due modi: o la teoria di Einstein che esclude la possibilità di comunicazioni più veloci della luce è da considerarsi errata, oppure le particelle subatomiche sono connesse non-localmente.
Poiché la maggior parte dei fisici nega la possibilità di fenomeni che oltrepassino la velocità della luce, l'ipotesi più accreditata è che l'esperimento di Aspect sia la prova che il legame tra le particelle subatomiche sia effettivamente di tipo non-locale. Il che implica tutta una serie di cose complesse tali da rivoluzionare ogni concezione della realtà e dell'universo stesso.




Parentesi sulle sonde aliene



Le sonde aliene sono degli UFO molto piccoli, per lo più dalla forma sferica, che sembrano comandati a distanza. Nonostante la grandezza, le sonde aliene mantengono tutte le caratteristiche degli UFO di normali dimensioni, e si spostano con un'incredibile agilità anche tra ostacoli difficili, al punto che sembra quasi che al loro interno ci sia una qualche specie di alieno "nano" geneticamente creato per pilotare un veicolo così piccolo. Tuttavia, gli indizi fanno prevalere la tesi secondo cui sarebbero dei veicoli senza pilota controllati da lontano, probabilmente un tipo di controllo telepatico visto che si muovono dando l'impressione come se qualcuno le stesse muovendo col pensiero. Ma è anche evidente ci sono diversi tipi di sonde aliene, fermo restando che è impressionante come oggetti così piccoli riescano ad avere la tecnologia dell'antigravità, della luminosità degli UFO connessa alle straordinarie prestazioni, del comando a distanza e di altro ancora.



I viaggi interstellari



Gli apparecchi di piccole dimensioni, detti ricognitori, sono inadatti a superare le distanze siderali, ed infatti per tale scopo vengono usati apparecchi di grandi dimensione, detti astronavi-madri perché da esse fuoriescono e rientrano i ricognitori. Queste portaerei spaziali hanno delle dimensioni gigantesche ed di solito possiedono la forma sigariforme, ma ne sono state viste anche altre che vanno dalla forma sferica a quella irregolare. Esse vengono usate per attraversare spazi di anni luce in pochi minuti, grazie ad un campo di curvatura artificiale che permette di superare i limiti spazi-temporali. Oggi sappiamo che è possibile creare una curvatura spaziale ruotando velocemente un cilindro che permetterebbe ad astronavi più piccole di viaggiare nel tempo verso altri universi (salto quantico). Lo spazio attorno ai pianeti e alle stelle si deforma in maniera proporzionale alla massa, e quindi alla gravità, del corpo celeste in questione. Infatti la gravità non cattura solo altri corpi fisici, ma anche la luce come accade con i buchi neri, dove la gravità è così forte da cambiare anche le leggi fisiche più note. Gli UFO usano un sistema di spostamento che si basa su questo principio, infatti un UFO capace di ripiegare lo spazio-tempo intorno a sé, con l’inserimento nel computer dei dati di un punto preciso dello spazio, sfogherebbe in quella direzione tutta l’energia accumulata. La deformazione spazio-temporale avvicinerebbe l’astronave alla meta, poi l’UFO rilascerebbe il campo di energia, ritrovandosi ad anni luce di distanza in orbita attorno al pianeta desiderato.

In sostanza, l’UFO distorce lo spazio-tempo, si aggancia alla distorsione (o curvatura) e rilascia la distorsione, viaggiando con essa. Il tutto dovrebbe avvenire con onde di gravità amplificate che distorcono il tempo e lo spazio, che sono regolate a secondo dell’assetto di volo, che può essere gravitazionale (per i pianeti) ed interstellare (per lo spazio).

Così è possibile viaggiare nello spazio, nel tempo e raggiungere il punto zero, vale a dire la porta di accesso al viaggio in altre dimensioni o in universi paralleli.

Negli ultimi cento anni si sono fatti vari esperimenti per cercare di controllare la deformazione spazio-temporale, e anche se si sono fatti notevoli progressi, l’uomo è ancora distante dai risultati ottenuti dagli alieni, ma la retro-ingegneria su scafi alieni potrebbe portare ad un risultato soddisfacente in tempi non lunghi.

Infine è doveroso segnalare UFO che si muovono ad altissime velocità con sistemi di propulsione sconosciuti, nonché con effetti visivi abbastanza assurdi, evidentemente provocati dal tipo di propulsione e dal fatto che più si viaggia vicino alla velocità della luce più il tempo si arresta.



Le rotte degli UFO



Gli UFO tendono a disporsi lungo linee rette, seguendo rotte a volta diverse. Di solito le varie rotte si intersecano , formando una raggiera, al centro della quale vi è l’astronave-madre. Prima di cambiare rotta, a volte gli UFO effettuano una manovra “a foglia cadente”.

Ci sono anche dei percorsi quasi fissi che vengono seguiti dagli UFO, rilevati in alta ed altissima quota, ai poli terrestri e nei loro dintorni.

Ed ovviamente ci sono percorsi che cambiano continuamente a seconda della missione che l'UFO deve svolgere.



Le formazioni degli UFO in volo



Esse sono ad ala, ad angolo retto, con astronave-madre davanti e UFO dietro, a triangolo, a croce, a freccia, ad esagono, a cerchio, a 2-3 rette parallele, ad onda, a zigzag. Tutte possono essere non sono orizzontali, ma anche verticali. Esistono anche formazioni irregolari molto ampie, formate generalmente da numerosi UFO sferici.



Le manovre degli UFO



Esse sono a zigzag, a onda, ad angolo retto, a due angoli retti successivi, a materializzazione e smaterializzazione ripetuta, a spirale, a cerchio, a caduta di foglia, a molla, a quadrato, ad uscita dall’astronave madre. Tutte possono essere non solo orizzontali, ma anche verticali. Moltissime manovre degli UFO di media e piccola dimensione sono assolutamente complesse e fluide, come se fossero guidati telepaticamente.



Gli atterraggi UFO



Raramente si può assistere direttamente ad un atterraggio di un veicolo alieno. Più frequenti sono gli atterraggi anormali. Negli atterraggi anormali il veicolo non viene osservato visivamente (in quanto invisibile all’occhio umano), ma viene rivelato strumentalmente da apparecchiature di controllo (contatori geiger, magnetometri, bussole, variatori di campo gravitazionale), in quanto il veicolo provoca una forte emissione di radioattività ed un’intensa distorsione magnetica che può raggiungere i 50 gradi di spostamento, mentre una cortina schermante sottrae l’UFO alla vista e all’udito (cosa non impossibile visto che la frequenza visiva umana va dai 3800 ai 7400 angstrom). Per quanto riguarda l’invisibilità degli UFO, essi assorbono la luce come qualsiasi oggetto, ma a volte evitano di riflettere i fotoni, che solitamente colpiscono i nostri gli occhi: per questo abbiamo l’impressione che gli UFO appaiono e scompaiono.

Inoltre, quando l’UFO è al suolo, il suo campo energetico pare ridursi notevolmente (l’aspetto passa da luminoso a metallico).

Frequenti sono i casi, anche documentati, di UFO di medie dimensioni che si avvicinano al suolo per poi rilasciare un UFO sonda di piccole dimensioni che si allontana per svolgere la sua missione, come nel famoso filmato "l'atterraggio di Londra".



Le gigantesche astronavi madre



È stata ampiamente documentata l'esistenza di gigantesche astronavi madre sigariformi che raggiungono lunghezze chilometriche. Esse non sono da considerarsi solo come delle portaerei o delle navi cargo, ma sono da considerare come vere e proprie città aliene volanti che possono compiere lunghi viaggi spaziali, sempre ovviamente sfruttando il meccanismo di viaggio che permette di viaggiare attraverso distorsioni dello spazio fisico e quindi permette di coprire enormi distanze stellari in tempi relativamente brevi.



Gli effetti fisici degli UFO



Gli effetti fisici degli UFO sono: bruciature sul terreno (spesso calcificato), sulla vegetazione (disidratata), sui tetti delle macchine (che perdono la vernice); ustioni su animali (a volte arsi o mummificati) e su persone (che riportano bruciature a scacchiera, a triangolo, a sfera).

I più comuni fenomeni secondari conseguenti all’esposizione UFO sono: black-out (delle luci di appartamenti, di torce elettriche e fonti autonome), blocco dei motori e disturbi elettrostatici delle radio. Disturbi avvengono anche ad apparecchi fotografici e videocamere se troppo vicini all'UFO.

Da studi risulta che questi effetti dipendono da un alone elettromagnetico che avvolgerebbe i dischi volanti in volo o in fase di atterraggio. Quest’alone svanirebbe una volta spento il “motore” del disco volante e sarebbe la causa dell’abbondante lacrimazione di alcuni testimoni UFO.

Secondo altri studi, i dischi volanti emanerebbero microonde (che cuociono la vegetazione e il terreno) e radioattività, causa di perdita di capelli, pelle, unghie, equilibrio, nausee.

Gli effetti fisici sull’uomo possono essere differenti alterazioni fisiche evidenti, come spellature, ustioni, paralisi temporanee, congiuntiviti, arrossamenti ed altro, oltre che delle alterazioni di natura psichica. Tuttavia in alcuni casi gli effetti degli UFO sono stati innocui (qualcuno dice addirittura curativi). Ciò avviene con una serie di emissioni di radiazioni ionizzanti (raggi X e radiazioni emesse da radium o da altre sostanze radioattive), o con fasci di elettroni veloci o sostanze radioattive come cobalto, cesio, iridio, eoro, iodio e fosforo radioattivi. Infine i dischi volanti utilizzano raggi X o fotoni da 30 a 400 KVM, fotoni da 4 a 25 megaelettronvolts, fasci di elettroni da 6 a 15 megaelettronvolts, protoni accelerati a 150-200 megaelettronvolts, neutroni accelerati a 15 e 60 megaelettronvolts, ioni pesanti di 400 megaelettronvolts, pioni accelerati a 5-800 megaelettronvolts. Quindi i dischi volanti, oltre ad emettere microonde, sparano anche fasci di radiazioni talvolta innocui, come è successo a Fatima, al gruppo di persone bagnate che si trovava più vicino al sole rotante (in realtà un UFO) e si sono viste asciugare loro stessi e il terreno dall'acqua di una pioggia precedente. Tuttavia bisogna ricordare che dagli UFO per lo più sono state rilevate emissioni di radiazioni ionizzanti che, come è noto, non fanno certo bene agli esseri viventi.

Inoltre gli animali hanno particolari reazioni (per lo più sono innervositi) quando c’è la presenza di un mezzo alieno, probabilmente a causa dell’emissione di onde sonore ad altissima frequenza da parte del mezzo alieno in questione.

Anche gli UFO in volo hanno degli effetti fisici particolarmente nocivi, a volte devastanti quando sono in piena attività. Un esempio è il caso del capitano Thomas Mantell dell'aeronautica americana, che nel 1948 finì praticamente sbriciolato insieme al suo caccia per essersi avvicinato troppo a un UFO.

In conclusione, è possibile affermare che non è consigliabile osservare da molto vicino un UFO in piena attività, date le radiazioni elettromagnetiche da questo emesse. D'altronde è quasi impossibile avere la possibilità di osservare un UFO molto da vicino.



Gli effetti elettromagnetici degli UFO



Chiunque non sia completamente ignorante in materia, sa che gli UFO si caratterizzano anche per vistosi effetti elettromagnetici, che per forza maggiore sono legati al loro sistema propulsivo.
Quindi abbiamo un sistema propulsivo che sfrutta una qualche energia elettromagnetica, e qualsiasi studio sugli UFO porta sempre in questa direzione.
Gli studi, come quelli del rapporto Cometa, evidenziano caratteristiche degli ufo che implicano come gli ufo si muovano non in modo naturale, ma come se sfruttassero una particolare energia elettromagnetica per muoversi nell'aria, tale che si isolano completamente dalla realtà che li circonda.
Ciò spiega l'assenza di bang a velocità supersoniche e l'assenza di onda d'urto sempre a velocità supersoniche, come rilevato anche nel rapporto ufficiale Cometa

Nell’ambito del progetto di studio sui cosiddetti “Effetti Elettromagnetici” associati alla presenza di UFO, si possono così sintetizzare gli effetti causati da onde elettromagnetiche generate o abbinate agli UFO durante incontri ravvicinati.
Si tratta di effetti quali black out, spegnimento di motori, affievolimento delle luci delle automobili, bruciatura di lampadine, eruzioni o bruciature della pelle.
Ecco qualche esempio sugli oggetti.



Effetti su motori/automobili:

- perdita di colpi
- spegnimento
- affievolimento luci
- disturbi-guasto autoradio
- accensione e spegnimento luci
- riaccensione
- guasto
- riscaldamento e scarica accumulatori


Effetti su radio-tv-rtx:

- interferenze
- perdita di sintonia
- ammutolimento
- spegnimento
- guasto


Effetti sugli impianti elettrici:

- abbassamento tensione
- spegnimento
- black out
- accensione
- strumentazioni in avaria
- allarmi che suonano

- corto circuiti

- autocombustione di elementi elettrici

- autocombustione di apparecchi collegati alla rete elettrica


Varie:

- magnetizzazione materiali metallici
- orologi che si fermano o guastano
- scariche elettriche percepibili sulla persona
- aree ionizzate
- visione di corpi in trasparenza
- anelli che si scaldano
- zone di vegetazione bruciata
- fasci di luce tronca

- autocombustione di alcuni materiali



Quindi l'energia elettromagnetica è alla base di tutto il funzionamento degli UFO.





Appendice: approfondimento sugli UFO sottomarini (USO)



Tratto da qui: http://www.gaus.it/ricerche/gli_uso.htm



La sigla inglese U.S.O. (Unidentified Submarine o Submerged Objects: Oggetti Sottomarini o Sommersi Non Identificati, O.S.N.I. in Italia) si riferisce alle peculiari manifestazioni di natura ufologica associate all'idrosfera. L 'usologia è dunque quella branca dell'ufologia che studia gli oggetti sottomarini non identificati, fenomeno strettamente connesso ai più tradizionali oggetti volanti non identificati che interessano lo spazio atmosferico ed extra-atmosferico terrestre.
II 24 novembre 1972 i periodici di tutto il mondo riportarono la singolare notizia secondo la quale unità navali della flotta norvegese avevano individuato, e circoscritto, nel fiordo di Sogne un inusitato oggetto subacqueo non identificato che i giornalisti designarono con l'acronimo U.S.O.Due giorni dopo l'anomala formazione sottomarina eluse inesplicabilmente la vigile sorveglianza della Marina Militare norvegese e, oltrepassando il cordone che le unità navali avevano stretto intorno ad essa, si dileguò senza lasciare la minima traccia. Un evento analogo si verificò nel giugno 1967 quando, nel Golfo Nuevo, la Marina Militare argentina intercettò e cinse d'assedio un presunto sottomarino fantasma di notevoli dimensioni oggetto che ben presto svanì in circostanze altrettanto misteriose.
Nel corso degli anni gli U.S.O. assunsero connotati strutturali, funzionali e prestazionali sempre più definiti, tanto da indurre i ricercatori del settore ad includere ufficialmente il neologismo nella terminologia ufologica, decisione dettata dalla necessità di utilizzare un vocabolo facilmente memorizzabile cui riferire sinteticamente le manifestazioni ufologiche associate all'idrosfera:, ovvero un termine in cui fosse esplicitamente ravvisabile una forte analogia letterale e concettuale con la popolare sigla inglese U.F.O. (Unidentified Flying Objects: Oggetti Volanti Non Identificati, O.V. N.I. in Italia, Spagna, Francia e nei paesi latino-americani), e che conferisse una veste ufficiale a tali manifestazioni inquadrandole entro una categoria fenomenica determinata e facilmente distinguibile da altri fenomeni di natura ufologica o paranormale. La ricca casistica ufologica annovera numerose segnalazioni di avvistamenti di natura "urologica" occorsi nelle acque dei mari, laghi e fiumi, sebbene i primi siano maggiormente interessati da tale fenomenologia. E interessante notare che già prima del 1947, fatidico anno della nascita ufficiale dell'ufologia, tra gli eventi inesplicabili dell'epoca furono riportati numerosi avvistamenti di enigmatici oggetti sottomarini non identificati, sovente sorpresi nell'atto di emergere dalle acque (evento noto come splash-up) o di immergersi in esse (splashdown). Una delle prime segnalazioni di un possibile U.S.O fu quella del celebre navigatore ed esploratore genovese Cristoforo Colombo che, durante la traversata dell'Oceano Atlantico, annotò sul libro di bordo un avvistamento del genere, di cui fu testimone prima di toccare la terra delle Americhe.

Nel 1978 la linea costiera dell'Adriatico fu interessata da un massivo flap (ondata) urologico durante il quale numerosi testimoni oculari assistettero a più riprese a fenomeni inesplicabili a cui la stampa italiana non dette sufficiente risalto, nonostante l'imprevedibile verificarsi di tali eventi esotici avesse generato una paralisi del traffico marittimo e delle attività peschiere di alcuni litorali. La tipologia morfo-strutturale degli U.S.O. è diversificata quasi quanto quella ufologica e comprende egualmente oggetti di apparente natura metallica, di forma discoidale multitipologizzata, cilindrico-sigariforme e di dimensioni estremamente variabili.
Le inverosimili peculiarità prestazionali degli U.S.O., quali movimenti a zigzag detti jerky, repentine variazioni di traiettoria ad angolo retto e acuto, fulminee accelerazioni e decelerazioni, sostanziale assenza di emissione sonora e limitate spostamento dell'acqua, risultane essere analoghe a quelle degli oggetti volanti non identificati, con l'unica variante differenziale che il fluido all'interno del quale si muovono è rappresentato dall'acqua anziché dalla miscela gassosa dell'atmosfera terrestre.
L'ondata di avvistamenti urologici del 1978, occorsa sulle coste italiane dell'Adriatico, fu caratterizzata da tre tipologie di manifestazioni qui di seguito riportate: · formazione diurna di colonne d'acqua d altezza variabile da 30 a 150-300 metri emerse improvvisamente dalla superficie de mare in prossimità dei natanti, nonostante la totale assenza di vento e di moto ondoso.

· T.L.P. (Transient Luminescent Phenomena Fenomeni Luminosi Transeunti), descritto dai testimoni oculari come anomale formazioni globulari e sigariformi di colorazione rosso-bianco, comparse in prossimità delle imbarcazioni ed avvistate soprattutto di notte in immersione ed emersione.

· malfunzionamento dell'apparato radarico della strumentazione elettronica di bordo determinato da interferenze disturbatorie di natura elettromagnetica e origine ignota.
Non esiste a tutt'oggi una teoria scientificamente plausibile che esplichi le modalità e la causa della formazione delle colonne d'acqua, caratteristica esclusiva degli U.S.O. anche se comune a numerosi avvistamenti di questo tipo in tutto il mondo. Uno dei casi più famosi risale al 5 agosto 1958, quando enormi colonne d'acqua si innalzarono incomprensibilmente dalle acque istriane di Brioni di fronte a due attoniti capi di stato: il Generale jugoslavo Tito ed il Presidente egiziano Nasser.

Non si può escludere a priori che tali manifestazioni siano riconducibili ad un singolare effetto che il sistema propulsivo degli U.S.O. eserciterebbe sull'acqua, ammesso che questi siano effettivamente velivoli di natura esogena al pianeta. L'ipotesi di bolle o masse gassose proiettate verso la superficie del mare dagli abissi marini si è dimostrata fin troppo spesso solo una spiegazione di comodo.
Gran parte dei ricercatori ufologici ipotizza che i disturbi radiofonici ed il malfunzionamento del radar e della strumentazione elettronica di navigazione siano ascrivibili a EMF (Electromagraetic Fields: campi elettromagnetici) di elevata intensità, generati probabilmente dal sistema propulsivo non convenzionale ad energia elettromagnetica antigravitazionale, altrimenti detto elettrogravitazionale, di cui gli U.S.O., come del resto anche gli U.F.O., usufruirebbero per muoversi nello spazio atmosferico, extra-atmosferico terrestre ed interstellare.
L'assoluta assenza di variazioni nell'assetto posizionale della massa d'acqua circostante gli oggetti sottomarini non identificati in movimento suggerirebbe la possibilità che questi si avvalgano di un sofisticato sistema di propulsione non convenzionale fondato sui principi fisici della QED, la magnetoidrodinamica o elettrodinamica quantistica, lo sfruttamento tecnologico dei quali consentirebbe ad un corpo materiale di penetrare e di procedere, mediante una sorta di moto quantizzato, in un mezzo senza introdurre in esso perturbazioni di alcun tipo. 1 mass-media e le autorità civili e militari attribuirono inizialmente le rapide e fantomatiche incursioni degli U.S.O. ad avveniristici ed avanzati sottomarini sovietici o libici illegalmente penetrati nelle acque territoriali dell'Italia e di altri paesi, tuttavia la succitata fenomenologia di fortiana memoria', sovente associata agli avvistamenti usologici, ha reso estremamente difficile spiegare tali manifestazioni in termini convenzionali. Gli ufologi ritengono che la capacità che gli U.S.O.
hanno di immergersi ed emergere dalle acque marine, lacustri e fluviali, non sia limitata e limitabile ad un ristretto entourage di tipologie modo-strutturali di U.S.O., bensì debba essere considerata una prerogativa tecnologico-prestazionale comune a tutti gli OMNT, identificabili di fatto con gli U.S.O.
La cospicua casistica usologica indicherebbe un forte interesse da parte degli oggetti sottomarini non identificati per l'idrosfera terrestre, fatto che potrebbe essere imputato alla volontà di studiare il mondo sommerso con la sua incredibile varietà di flora e fauna oppure, come alcuni ufologi arditamente postulano, all'edificazione e/o alla presenza di presunte installazioni logistiche e di appoggio segrete subacquee occupate da una colonia aliena in missione scientifica e/o militare. La segretezza di tali avamposti alieni sarebbe efficacemente garantita dalle grandi profondità dei fondali oceanici marini e di taluni specchi lacustri e dall'ottima copertura offerta dalle imponenti masse d'acqua del globo terracqueo. Le aree geografiche in cui le presunte basi sottomarine aliene sorgerebbero ed in cui il numero di avvistamenti di natura usologica è elevato sono dette zone-finestra; tuttavia al momento non esiste uno studio statistico che conferisca credibilità a tale ipotesi, nonostante numerosi ricercatori sottolineino che una significativa percentuale della casistica specifica interessi determinate regioni marine quale ad esempio il tristemente celebre Triangolo delle Bermude z. In questo tratto oceanico innumerevoli testimoni oculari, tra cui piloti di aerei, marinai e pescatori, hanno dichiarato di avere assistito a T.L.P. notturni e di aver rilevato il malfunzionamento e talvolta persino l'arresto di. diverse strumentazioni elettroniche di bordo. Anomalie geografiche simili si riscontrerebbero anche nel Mare del Giappone, ove alcuni studiosi ritengono di avere individuato un triangolo virtuale dalle caratteristiche analoghe a quello delle Bermude, il Triangolo del Diavolo, in cui vi sono state numerose segnalazioni di avvistamenti di natura usologica e "strane luci misteriose" apparirebbero una volta l'anno, sull'isola di Kyushu, nella notte tra il 31 luglio ed il 1 agosto. Uno dei casi più eclatanti verificatisi in loco fu quello del capitano W. Rutheford il quale, al comando di una nave cisterna, fu testimone della comparsa di alcune misteriose cupole che apparentemente comunicavano, mediante segnalazioni luminose, con una sorta di "tubi infuocati" i quali a loro volta evoluivano ad elevata velocità sulla superficie del mare.

Gli scettici hanno ipotizzato che tali manifestazioni luminose, sovente avvistate anche a sud della città di Tokio, nelle acque di Oshima, siano riconducibili a banali fenomeni di triboluminescenza a seguito di terremoti e maremoti di magnitudo variabile, tuttavia il complesso comportamento mostrato da queste luci e le modalità con cui esse si manifestano ed agiscono denotano l'esistenza di una volontà intelligente che le guida, caratteristica assolutamente non riscontrabile in un mero fenomeno naturale.








Per informazioni più dettagliate sulle forme degli UFO, sulle loro formazioni in volo e sulle loro manovre, consiglio di andare a vedere le classificazioni qui riportate:

http://www.hwh22.it/xit/S02_documenti/doc_trd.html



È possibile approfondire il discorso sugli UFO sottomarini, cioè gli USO, leggendo questo articolo:

http://www.gaus.it/ricerche/gli_uso.htm



È possibile approfondire il sistema di propulsione degli UFO, ed alcune loro caratteristiche, leggendo la seguente ricerca:

http://www.edicolaweb.net/ufost14b.htm



Interessanti informazioni possono essere rilevate anche dai resoconti degli avvistamenti più importanti, alcuni dei quali si possono vedere su questo sito (in inglese):

http://www.ufoevidence.org/cases/ufocaseshome.asp





Pasquariello Domenico





http://alieniemisteri.altervista.org
http://alieniemisteri.altervista.org/tipo_di_ufo_e_caratteristiche.htm

Queste sono le segnalazioni di UFO che sono state riportate dalle nostre zone...


UFO...
Ricordiamo che UFO vuol dire Oggetto Volante non identificato (infatti in Francia si dice OVNI, UFO è in inglese...) quindi nessuno dice che un UFO ha a che fare necessariamente con gli alieni : è solo un qualcosa in cielo che non sappiamo cos'è!

Queste sono le segnalazioni di UFO che sono state riportate dalle nostre zone...


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1982, 6 settembre - Val Graveglia/Chiavari - Avvistamento non precisato.

1982, 30 luglio/1 agosto - notte - loc. Reppia/Né - Quando la signora L. nota per caso sulla schiena del figlio 3 cicatrici orizzontali e parallele lunghe c.ca 15 cm., che sembrano procurate da un bisturi, il quattordicenne V.L., appena tornato dal campo 'Scout' di Reppia, si meraviglia e non sa spiegarne l'origine. Della sera del presunto rapimento alieno ricorda soltanto di essersi svegliato alle 23.15 per un attacco di asma allergica, di essere uscito dalla tenda notando uno dei compagni in piedi all'inizio del sentiero dal quale si avvicinano 3 luci. Subirà un 'missing time' di 45 min. In ipnosi regressiva ricorderà di essere stato rapito molte altre volte.

1981, 3 dicembre - 19.00-1930 - tra Frisolino di Ne e Reppia ? – Mentre U.G. è alla guida del camion, pochi minuti dopo la partenza, viene avvolto da una luce intensa. Gli compaiono davanti alcune fiammelle che cerca di spegnere ustionandosi. L'uomo è paralizzato. Alla fine si ritrova in direzione opposta a 15 km da Frisolino di Ne, luogo di partenza. Altri testimoni confermano il fatto. Il soggetto presenta ustioni sulle mani.

1981, prima del 3 dicembre – Ne – Un operaio e suo figlio affacciati alla finestra vedono in cielo un enorme disco bianco molto luminoso e più in basso un altro disco luminoso arancione, più piccolo.

1980, fra il 2/5 e il 14/6 - alture di Zoagli - G. D. e la fidanzata T., attesi a valle dagli amici, avrebbero visto, preceduto da una lieve vibrazione, un grande disco color argento scuro senza luci effettuare straordinarie evoluzioni circolari. (Contattismo)

1980, 4 febbraio - 19.30 - Sestri Levante - Si ripete l'avvistamento del 3.2.80,. L'U.F.O. sosta a lungo sopra l'Isola dei Castelli. Poi alle 20.00 la parte di ordigno staccatasi va verso O, l'altra verso La Spezia, a E., al contrario della sera precedente.

1980, 3 febbraio - 19.30-20.00 - Sestri Levante - Alcune persone, tra cui degli appassionati di ufologia, seguono le evoluzioni di un oggetto volante luminoso che alterna movimenti lenti a spostamenti repentini verticali ed orizzontali, ora verso Chiavari ora verso La Spezia. Poi parte dell'ordigno si stacca per dirigersi velocemente a levante, mentre la porzione rimasta si dirige lenta verso Chiavari, a ponente.

1979, fine dicembre - tra le 19.00 e le 19.30 - Cicagna - Una intera famiglia avvista un "corpo volante infuocato" passare a mezzo km in direzione Rapallo per poi dirigersi verso Genova

1979, fine agosto - sera - loc. Villa Ginestra /Riva Trigoso - Segnalato oggetto con luci rosse precipitare nel colle di Villa Ginestra. Forse grosso aquilone lanciato da turisti.

1979, gennaio - 07.45 - Rapallo - Madre e figlio vedono un globo luminoso con luce azzurra fosforescente scendere e fermarsi sopra Caravaggio. Dopo 4 minuti l'oggetto riparte a gran velocità verso l'entroterra.

1978, 25 dicembre - 04.25 - loc. Banche/Cicagna - Una forte luminosità "color della brasatura" sveglia il teste che ode uno strano rumore. Dalla finestra vede un oggetto con 2 monconi che riparte lasciandosi dietro fiocchi di fuoco. I rami degli alberi vicino sembrano tagliati. Anche la suocera del teste ha visto la stessa luminosità. Nei giorni seguenti il teste accusa un arrossamento agli occhi.

1978, 23 dicembre – alba – Chiavari – Alcuni testimoni osservano un oggetto volante luminoso diretto da N a S.

1978, 21 dicembre - 17.30 - Chiavari e Lavagna – 3 testimoni osservano in cielo un oggetto fermo e luminoso color bianco ghiaccio che si proietta su una nube illuminandola come un faro. Secondo la terza testimone l'oggetto si muove a O/N/O verso Rapallo e poi dirotta deciso verso N.

1978, 25 novembre - 04.30 - Cicagna - Segnalazione imprecisata.

1978, 17 settembre - 05.30 - Loc. Caiega/Portofino-S.ta Margherita Lig. - Un testimone osserva un U.F.O. di notevoli, dapprima rosso poi verde, dimensioni zigzagare in linea orizzontale da N a S sopra il Castello di Paraggi. Al suo passaggio gli uccelli cinguettano come se fossero stati bruscamente destati.

1978, 14 settembre - ore 06.00 - Sestri Levante - Osservato un oggetto sferico con raggi luminosi laterali rischiaranti il mare e la costa.

1978, 14 settembre - ore 05.40 - S. Margherita Lig. - Molti pescatori notano un U.F.O. a forma di coda di rondine con un faro rosso sul davanti procedente a zigzag.

1978, 14 settembre - 05.30 - S. Margherita L. - Numerosi testimoni, perlopiù pescatori, avvistano 2 oggetti luminosi. Gli U.F.O. si muovono a velocità sostenuta, compaiono a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro e rimangono visibili dai 5 ai 10 min. Molti altri testimoni osservano fenomeni analoghi.

1976 (?), 24 maggio -Lavagna (?) - Un cittadino svizzero in vacanza in Italia vede un oggetto volante oblungo, arancione brillante, procedere a velocità vertiginosa.

1973, 26 febbraio - tarda serata - Sestri Levante - Avvistato oggetto volante transitare in cielo da S/E a N/O, fermarsi sull'orizzonte, virare con pulsazioni ripercorrendo a quota superiore il tratto precedente e scomparire.

1971, 18 ottobre - 05.30 - S. Bernardo/Sestri Levante - Un testimone avvista un oggetto sferico rosso, molto veloce, più grande di un aereo di linea, solcare il cielo da levante verso ponente con andatura lineare.

1966, 13 settembre - 03.30 - largo di S. Margherita Lig./Golfo del Tigullio - Per 3 ore e ( osservata da un panfilo una "grande luce verde, a pelo d'acqua", silenziosa. Da vicino é ovoidale con "3 luci: una al centro; una rosa a sinistra, gialla a destra". L'U.F.O. compie perfetti scatti laterali e soste immobili. Alle 6.55 scompare con un brusco movimento. Le Capitanerie di Porto di Livorno e Genova non trovano spiegazioni plausibili.

1966, 22 aprile – 21.00 c.ca - S. Andrea di Rovereto/Chiavari – 5 persone notano in cielo un disco luminoso (diam. doppio di quello della Luna) circondato da luci verdi e rosa intermittenti, comparire da dietro il promontorio di Portofino, sostare un po' sopra la collina delle Grazie e ripartire velocissimo verso SP scomparendo alla vista. Segnalati avvistamenti analoghi a Vienna e Lisbona.

1965, 23 aprile - 21.15 - S. Andrea di Rovereto - Notato da molti il passaggio di un disco silenzioso, con luci rosa e verdi, come una grossa torta. Diam doppio di quello lunare, forse con oblò. Si allontana con una scia luminosa come una meteora.

1954, 17 ottobre - verso il tramonto - Camogli - Affacciata alla finestra di casa una donna vede "un disco volante" con una grossa scia luminosa passare velocemente in cielo ad alta quota.

1954, 16 ottobre - notte - Camogli - Segnalato avvistamento U.F.O.

1948, 22 marzo - 04.00 - Camogli - .Un testimone nota cadere dal cielo una "meteora multipla", bianca, così abbagliante da illuminare gli oggetti circostanti, disposta su due linee, superiore e inferiore, precedute da una meteorite più grande. Dopo c.ca 30 sec. si ode un rombo cupo e lontano. La meteora viene osservata anche da Lerici (SP) e da Aiaccio (Corsica).







tratto da http://web.tiscali.it/lareteufo/genova1.htm

http://www.nonsolotigullio.com/tigullio/index.php?IDpagina=433

UFO E UFOLOGI

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UFO E UFOLOGI



1. GLI OGGETTI

UFO è l'acronimo inglese di Unidentified Flying Object che significa «Oggetti Volanti Non Identificanti», ma poiché non si tratta sempre di oggetti, attualmente, per indicare queste improvvise apparizioni celesti, che non hanno una spiegazione plausibile, si preferiscono definizioni del tipo «Fenomeni Aerospaziali Non Identificati» o altre simili.

La storia degli UFO inizia il 24 giugno del 1947 con il racconto di uno sconosciuto uomo di affari americano il quale riferì, al rientro da un viaggio sul suo aereo privato, di aver visto, attraverso il finestrino, una serie di oggetti splendenti, a forma di disco, che si spostavano nell'aria saltellando come fossero ciottoli lanciati sull'acqua. Da allora si cominciò a parlare di «dischi volanti», che divennero poi UFO quando la comunità scientifica decise di occuparsi dell'argomento.

Ma che cosa sono in realtà gli UFO? Prima di rispondere è opportuno spiegare come avvengono questi avvistamenti e da chi sono fatti. Bisogna allora sapere che l'individuazione degli UFO non è mai stata fatta da esperti, cioè da gente allenata all’osservazione di fenomeni celesti, ma da persone comuni. Coloro che raccontano di avere visto degli UFO sono sempre persone cui capita di vedere cose mai viste in precedenza e con le quali non hanno alcuna familiarità. Inoltre si tratta in genere di soggetti che credono nella presenza di extraterrestri e si mostrano disponibili a raccontare, molto dettagliatamente e a volte amplificandole, sensazioni e stati d’animo che normalmente sono durati solo pochi secondi.

Gli avvistamenti di UFO in tutto il mondo ormai hanno superato il milione, e sembrano oggettivamente un po’ troppi per essere tutti veri. Qualcuno però partendo dallo stesso dato afferma il contrario e cioè che un milione di avvistamenti sarebbero troppi per essere tutti falsi. In realtà, che qualche extraterrestre possa capitare qui da noi è ritenuto un fatto accettabile anche da un punto di vista scientifico, ma che esistano mezzi di trasporto alieno che si aggirano sopra le nostre teste senza che gli strumenti perennemente dedicati alla osservazione del cielo abbiano mai registrato niente di sospetto sembra oggettivamente poco verosimile. In effetti, molti di questi avvistamenti UFO sono stati ricondotti a oggetti normalissimi come pianeti, stelle molto luminose, aerei, uccelli, satelliti artificiali ecc. e pertanto, in molti casi, non si può più parlare di UFO, ma di IFO (Identified Flying Object), cioè di oggetti identificati.

L'identificazione, sulla scorta dei racconti delle persone che asserivano di avere assistito al fenomeno, è avvenuta per opera di esperti di svariati settori dell’attività umana come astronomi, naturalisti o addetti militari alla difesa aerea. Tra costoro molti ispezionano il cielo giorno e notte facendo uso di strumenti sofisticati che sono in grado di segnalare qualsiasi veicolo o oggetto sospetto che vi appare, e non hanno mai comunicato la presenza di situazioni dubbie. Un fatto interessante è che fino a poco tempo fa nemmeno dalla Cina era pervenuta alcuna segnalazione di fenomeni inconsueti o di avvistamenti insoliti; secondo alcuni studiosi ciò sarebbe dipeso dal fatto che in passato, in quel Paese, la stampa e gli altri organi d'informazione non divulgavano la notizia di questo tipo di avvistamenti e non propagandavano l’eventualità che possano esistere veicoli extraterrestri che solcano i nostri cieli. In Cina, evidentemente, tutti gli avvistamenti un po' sospetti erano stati spontaneamente ricondotti a fenomeni naturali oppure, se il dubbio rimaneva, erano stati considerati frutto di suggestione o allucinazione. Da quando anche in quel Paese il cinema ha mostrato strani personaggi viaggiare nello spazio all’interno di improbabili astronavi e i media hanno cominciato a riferire di queste singolari apparizioni sui cieli dell’occidente ricco e sospettoso, la gente ha creduto di vederne alcuni girare anche sopra le loro teste.

Gli UFO sono stati visti dalle persone più disparate e in possesso di titoli di studio e di preparazione specifica molto varia. Hanno raccontato di avere visto gli UFO ragazzi, professori, carabinieri, piloti di aereo, preti e perfino un capo di Stato. Quest’ultimo era Jmmy Carter il quale raccontò, quando divenne presidente degli Stati Uniti, di aver visto, alcuni anni prima, un UFO. In realtà Carter vide Venere che in quel periodo era molto brillante in cielo e si trovava sopra l'orizzonte proprio nella posizione in cui il neopresidente riferì di aver visto l'oggetto luminoso. Il fatto che a testimoniare l’avvistamento di un oggetto strano sia una persona in buona fede, colta e che gode di prestigio, non è garanzia di nulla perché in questo campo chiunque può commettere errori di percezione e interpretazione. Gli occhi infatti non funzionano come macchine fotografiche che si limitano a registrare ciò che vedono, ma sono recettori che inviano l’immagine che hanno fissato al cervello ed è lì che avviene la lettura e l’interpretazione di ciò che è stato visto. Nell'uomo a vedere, infatti, non è l’occhio, ma il cervello e il cervello non si accontenta di registrare, ma elabora e decodifica l'immagine che gli ha inviato l'organo di senso, facendo anche uso del bagaglio di conoscenze e della cultura di cui dispone.

Gli avvistamenti di UFO, come abbiamo detto, in genere avvengono in brevi intervalli di tempo, spesso di notte e a volte anche su veicoli in movimento; tutte cose queste che rendono difficile una buona osservazione perfino da parte di persone esperte. I piloti di aereo, ad esempio, a volte si lasciano ingannare da alcuni avvistamenti che per loro dovrebbero essere familiari. Si racconta che durante la seconda guerra mondiale i mitraglieri degli aerei abbiano in più occasioni sparato contro luci che ritenevano fossero apparecchi nemici in avvicinamento mentre in realtà si trattava del pianeta Venere o di qualche altro corpo celeste. In un'occasione, riportata dalle cronache, due equipaggi delle linee civili americane riferirono di aver visto uno squadrone di dischi volanti venire loro incontro, ma successivamente si appurò, anche con l'ausilio di alcune foto scattate nella circostanza, che si trattava in realtà di uno sciame di meteoriti che, fra l'altro, non era affatto vicino agli aerei come riferirono i piloti, ma a circa 200 chilometri di distanza.

A tutto ciò bisogna aggiungere la suggestione, il pregiudizio e il desiderio inconfessato dell'uomo di vivere esperienze fuori dall'ordinario. Esperienze immaginarie che vengono ricordate e descritte come reali sono abbastanza frequenti anche fra persone “normali”, le quali tuttavia non le rendono pubbliche perché temono di essere derise o, peggio ancora, prese per matte. Tuttavia qualche megalomane esiste sempre. Ci sono persone, ad esempio, che hanno raccontato cose inaudite come quelle di essere state rapite dagli alieni e portate a bordo dell'astronave dove avrebbero subito una visita medica molto accurata e quindi vissuto una serie di esperienze (di solito a carattere erotico) prima di essere riportate sane e salve là dove erano state prelevate. Mai è avvenuto che queste persone, di ritorno dalle loro avventure, abbiano portato con sé qualche manufatto sicuramente estraneo alla nostra tecnologia: un ingranaggio, un pulsante, un oggetto qualsiasi che potesse rappresentare la prova tangibile di quello che andavano raccontando.

Vi sono infine le truffe e le burle vere e proprie, una delle quali, molto interessante, fu organizzata in Gran Bretagna e se ne diffuse l'eco in tutto il mondo. Si trattava di tracce di forma circolare e di altre figure geometriche di grandi dimensioni impresse su campi di grano e avena rinvenute da agricoltori o passanti occasionali. Questi ritrovamenti ebbero inizio verso la metà degli anni Settanta e si protrassero fino agli inizi degli anni Novanta quando i due burloni che avevano architettato lo scherzo, avendo ormai superato i sessant'anni, decisero di confessare. La decisione fu presa anche in considerazione del fatto che ormai si stava esagerando, soprattutto da parte di una stampa alla continua ricerca di fatti sensazionali, la quale, per motivi di lucro, stava approfittando della situazione che si era venuta a creare. In realtà la burla non veniva apprezzata per nulla dai contadini ignari che si vedevano i campi sistematicamente rovinati dai solchi lasciati dai macchinari utilizzati dai due burloni per creare le tracce sospette, mentre la cosa era molto gradita da fotografi e giornalisti che lucravano approfittando dell'ingenuità della gente più semplice, alla quale veniva fatto credere che si trattava effettivamente dell'opera di alieni.

Sono stati scambiati per UFO oggetti e fenomeni di provenienza sia naturale che umana e l'elenco completo sarebbe lunghissimo; noi ne faremo solo un cenno. Innanzitutto vi sono gli aerei e gli elicotteri in esercitazione notturna che ingannano facilmente gli osservatori sprovveduti, soprattutto se la direzione del vento allontana il rumore dei velivoli in movimento; a questi si devono aggiungere i silenziosi palloni sonda che, trovandosi a notevole altezza, sono ancora illuminati dal Sole quando sulla Terra è già buio. Poi vi sono rottami di satelliti che rientrano nell'atmosfera incendiandosi alla stregua delle meteoriti che spesso vengono confuse anch'esse con UFO. Inoltre possono trarre in inganno foto mal riuscite o sfocate che raffigurano stormi di uccelli o magari fogli di carta trasportati dal vento.

Oltre ad oggetti solidi vi sono fenomeni luminosi di altra natura come i fari di automobili o i riflettori delle discoteche o dei casinò che illuminano le nuvole basse. Anche i riflessi sui finestrini dell'automobile possono dare l'illusione di un oggetto che si sposta in cielo. Ingannevoli possono essere, infine, le nubi lenticolari e i fulmini globulari. Questi ultimi rappresentano oggi una tra le spiegazioni più accreditate per gli avvistamenti di oggetti “alieni”. La fenomenologia di fulmini globulari è ancora poco conosciuta, ma si sa che si tratta di fenomeni elettromagnetici capaci di simulare dischi, gusci, globi luminosi, talvolta simili per aspetto a delle vere “astronavi” da fantascienza.



2. I PERSONAGGI

E veniamo agli ufologi. Si tratta in genere di persone piene di entusiasmo (e di pregiudizi) che credono ciecamente nelle testimonianze oculari di chiunque racconti loro di aver visto cose strane e tali quindi da accogliere ciò che viene riferito come prova certa di un fenomeno in atto. Ora, siccome la comunità scientifica non prende troppo sul serio il racconto di incontri con civiltà extraterrestri, gli ufologi si sono schierati apertamente contro gli scienziati che vengono accusati di manipolare i risultati delle ricerche, di trascurare fatti importantissimi e di essere al servizio dei governi che di UFO non vogliono sentire parlare.

Gli ufologi, come abbiamo detto, ripongono la massima fiducia nelle testimonianze oculari senza rendersi conto che queste, di per sé, non rappresentano la prova di nulla. Cosa significa, infatti, vedere? E il vedere rappresenta forse la dimostrazione che ciò che si è visto effettivamente esiste?

Vi sono testimonianze oculari di ogni tipo. Sono stati visti fantasmi, morti che risuscitano, lupi mannari, levitazioni, statuine della Madonna che versano lacrime di sangue e altro ancora. Ora, poiché tutte queste cose sono state viste ciò vuol dire che effettivamente esistono? E un numero tanto elevato di avvistamenti e anche di diversa natura è già di per sé la prova dell'esistenza del fenomeno? D’altra parte, se molte persone affermano di aver visto la stessa cosa è possibile che proprio tutte queste persone si siano sbagliate? Il mostro di Lockness, ad esempio, è stato visto tante volte e da persone diverse, anche fotografato, allora esiste? E lo yeti, l'abominevole uomo delle nevi, esiste anch'esso? Migliaia di persone, in ogni dove, hanno dichiarato di aver visto il Sole circondato da aloni variopinti, spostarsi in cielo e ruotare vorticosamente su sé stesso. Cosa ne dobbiamo fare di queste testimonianze? Valgono più queste o quelle che si riferiscono agli UFO?

La scienza non può occuparsi di queste cose, semplicemente perché si tratta di eventi ai quali non è possibile applicare i metodi della ricerca con cui la scienza stessa opera. Fare scienza significa infatti applicare ai fenomeni naturali una tecnica di indagine precisa e rigorosa che consiste nella sperimentazione, cioè nella ripetizione a tavolino dei fenomeni osservati, nella raccolta dei dati sperimentali (cioè di misurazioni) e nella diffusione dei risultati delle proprie indagini. La divulgazione dei risultati dei propri studi è un passo importante della ricerca scientifica perché con essa si dà modo a chiunque lo desideri di rifare gli stessi esperimenti e ottenere gli stessi risultati in qualsiasi luogo della Terra si trovi e in qualsiasi momento operi. Il fenomeno UFO non può quindi rappresentare uno degli obiettivi della ricerca scientifica, perché mancano tutti i presupposti per un lavoro serio e rigoroso. Di esso si potranno occupare la psicologia o la sociologia e naturalmente la storia, la quale già riferisce di un passato pieno di apparizioni di angeli e santi, di streghe e draghi e di tanti altri personaggi più o meno lontani dall'umano.

Tuttavia, al di là della inattendibilità degli avvistamenti e dell’impossibilità conseguente di effettuare una ricerca scientifica seria su di essi, può comunque rimanere un interesse a cercare una spiegazione per alcuni rari casi ben documentati, che potrebbero forse indicare la presenza di fenomeni meteorologici o elettromagnetici anormali. Si tratta ovviamente di un sottoinsieme ridottissimo di eventi, la cui spiegazione non va certo attribuita agli alieni, ma ad alcune proprietà bizzarre della nostra atmosfera. Citiamo, ad esempio, i fuochi fatui, i fulmini globulari (a cui abbiamo già fatto cenno), la luminescenza notturna del cielo (aurore boreali, luci di Hessdalen), la luminosità pre-sismica, ecc. Tutte interpretazioni basate su fenomeni naturali assai strani e misteriosi, ma non di meno reali e comunque molto più sensate della tanto puerile quanto falsa equazione “UFO = extraterrestri”. Se gli UFO fossero veramente quello che immaginano gli ufologi, cioè astronavi con esseri intelligenti extraterrestri a bordo, si tratterebbe di oggetti che si spostano nel cosmo violando tutte le leggi della fisica a noi note.

Analizziamo, innanzitutto, il problema della velocità che, per quanto ne sappiamo, non può essere maggiore di quella della luce. Ebbene, se gli UFO fossero veicoli spaziali che provengono da mondi lontani, data l'entità delle distanze astronomiche e la presumibile rarità delle civiltà tecnologiche presenti, queste astronavi, anche ammesso che siano in grado di procedere alla velocità massima possibile (per le nostre conoscenze), dovrebbero aver viaggiato per decine e centinaia di anni, prima di giungere sino a noi. Poiché la cosa è poco plausibile, dobbiamo presumere che gli extraterrestri abbiano trovato il modo di superare la velocità della luce violando ciò che per noi è un tabù?

Ma viaggi a velocità molto elevate a noi appaiono irrealizzabili anche per altri motivi fra i quali vi è quello che la polvere cosmica e gli stessi atomi di idrogeno di cui l'Universo è pieno danneggerebbero il mezzo meccanico e lo renderebbero radioattivo. Per superare questa difficoltà bisognerebbe immaginare che gli extraterrestri siano in possesso di materiali speciali, che noi non conosciamo, in grado di solcare gli spazi infiniti a grandi velocità senza subire danni.

Poi c'è il problema del carburante. Qual è la fonte di energia di cui dispongono? Tutte le fonti di energia che noi conosciamo, compresa l'antimateria che comunque non siamo in grado di utilizzare per fini pratici, non sono sufficienti per spingere una nave spaziale a velocità folli come sono quelle che ci vengono descritte dai testimoni oculari degli avvistamenti di UFO.

Inoltre c'è il problema del rumore. Chiunque di noi sa, per esperienza diretta, che qualsiasi oggetto che attraversi l'atmosfera a grande velocità fa rumore, Un’automobile, un aereo, un missile e perfino un sasso o una freccia producono sibili più o meno assordanti quando si spostano nell'aria. Gli UFO niente, sono assolutamente silenziosi.

Infine c'è il problema degli atterraggi e dei decolli che avvengono nel più assoluto silenzio e senza lasciare traccia sul terreno se non qualche insignificante bruciatura, che potrebbe essere l’impronta lasciata da un qualsiasi mezzo terrestre (anche un’automobile o un fuoristrada), mentre navi spaziali di quel genere dovrebbero produrre voragini nel terreno. Un’astronave in decollo dovrebbe lasciare sul terreno bruciature profonde conseguenti a fiammate che raggiungono temperature di centinaia di migliaia di gradi e scorie radioattive molto evidenti. Invece niente, anche in questi casi niente o quasi niente.

Per giustificare tutte queste contraddizioni gli ufologi sono convinti che i nostri visitatori extraterrestri siano in possesso di conoscenze scientifiche e tecnologiche molto diverse da quelle a noi note e, senza sapere quello che dicono, parlano di "schermi gravitazionali" che consentirebbero alle astronavi di staccarsi dai corpi celesti senza doverne vincere l'attrazione, di "iperspazio", cioè di uno spazio a più dimensioni, che consentirebbe loro di viaggiare più velocemente della luce. Parlano inoltre di veicoli in grado di raccogliere propellente dal mezzo interstellare e di tante altre cose che dimostrano semplicemente la loro completa ignoranza in campo scientifico.

Tutto ciò che queste persone asseriscono non può essere dimostrato, e perciò, da un punto di vista scientifico, i racconti degli ufologi non hanno alcun valore. La qual cosa tuttavia non li turba: per essi il fenomeno è tale da trascendere le nostre capacità intellettive che pertanto lo devono accogliere ammettendo la propria inadeguatezza ed insufficienza. In altre parole, anche quello degli UFO, come di tanti altri, è un problema di fede, una cosa a cui si deve credere e basta.

fine




http://www.cosediscienza.it/varie/02_ufo.htm

ULTIME NOTIZIE UFO

Roma, nuovo avvistamento. Gruppi di sfere luminose sorvolano la Capitale. Numerosi i testimoni
Pubblicato il 13 maggio 2009 | Invia ad un amico

A pochi giorni dall’avvistamento dello scorso 9 Maggio che ha visto coinvolti numerosi cittadini romani e di cui ho pubblicato sul sito alcune testimonianze fotografiche, mi è giunta in queste ore un’ulteriore segnalazione riguardante un gruppo di circa dieci oggetti luminosi avvistati mentre transitavano nei cieli della Capitale la sera di martedì 12 Maggio tra le ore 18,45 e le ore 19,30.

La segnalazione mi è stata inviata per primo dal Sig. Omar che al momento dell’avvistamento, circa le 18,45, mentre si trovava sul bus in prossimità dell’obelisco di San Giovanni, ha notato in cielo un gruppo di circa 8 sfere luminose immobili nel cielo.

Insieme a lui numerosi testimoni, compresi gli altri passeggeri del bus, hanno osservato stupiti lo stesso fenomeno.

Le sfere rimangono visibili per circa una mezz’ora, il tempo che occorre al testimone per arrivare a casa in zona Porta Maggiore. Da lì, sul tetto dell’edificio, a circa dieci piani di altezza, il Sig. Omar nota che le sfere sono ancora ben visibili (ora soltanto 4) anche se un poco spostate, e riesce a scattare alcune fotografie (allegate in fondo all’articolo) con una fotocamera digitale CANON PowerShot A510.

Nelle prime tre foto si notano chiaramente, seppur molto distanti, alcune delle sfere luminose.

VEDI IL SITO
http://www.ivanceci.it/2009/05/13/roma-nuovo-avvistamento-gruppi-di-sfere-luminose-sorvolano-la-capitale/


Argentina, filmato un UFO durante una parata aerea
Pubblicato il 6 maggio 2009 | Invia ad un amico

Questo eccezionale documento e’ stato girato da un video amatore il 2 Maggio 2009 durante le celebrazioni del 26° anniversario della “Prueba de Fuego” delle Forze Aeree Argentine.

Oltre alle centinania di persone che hanno potuto assistere al fenomeno, era prensente anche il Ministro della Difesa in persona il quale, secondo i testimoni, ha chiaramente notato il fenomeno.

Anche se dal video non si evince, alcuni esperti dell’aviazione sono stati immediatamente interpellati dalle autorita’ per cercare di stabilire la natura dell’oggetto. La preoccupazione maggiore e’ stata quella di possibile collisione con lo stesso e l’incolumita’ dei piloti.

L’avvistamento e’ stato resgistrato presso la Base Aerea di Moròn in Argentina alle ore 15.50. Ufficialmente nessuna spiegazione e’ stata fornita dagli organi competenti.

IL VIDEO
VEDI SITO

http://www.ivanceci.it/2009/05/06/argentina-filmato-un-ufo-durante-una-parata-aerea/


Slovacchia, la polizia riprende flotillas di sfere di luce
Pubblicato il 1 maggio 2009 | Invia ad un amico

Bratislava - 28 Aprile 2009 - ore 18. La notizia è stata data dalle Televisioni di Bratislava TV Noviny e TV Markiza circa l’avvistamento di oggetti multipli non identificati ripresi anche dalla videocamera che si trova a bordo dell’auto della Polizia locale. Per ora i media mondiali non si sono apparentemente interessati al caso, ma data l’attedibilita’ della fonte si dubita trattarsi di falso Precisamente l’avvistamento sarebbe avvenuto nella citta’ di Trenčín (latino: Laugaricio) che si trova nella Slovacchia occidentale, vicina al confine con la Repubblica Ceca, situata sul fiume Váh.

IL VIDEO


VEDI SITO
http://www.ivanceci.it/2009/05/01/slovacchia-la-polizia-riprende-flotillas-di-sfere-di-luce/

Tre UFO in formazione fotografati in Texas
Pubblicato il 27 aprile 2009 | Invia ad un amico

La foto in questione proviene direttamente dal MUFON (Mutual UFO Network). Una famiglia, formata da 3 persone (marito, moglie e figlio), che era in viaggio da Carlsbad Caverns il giorno 20 marzo 2009, nota delle strane luci nel cielo. All’inizio notano quattro luci che sembrano oscillare a circa 50 piedi da terra. La moglie pensava inizialmente che fossero le luci di qualche torre nelle vicinanze, ma poi contemporaneamente si sono spostate verticalmente. La coppia si trovava sulla “Highway 285″ e notata che una luce era scomparsa e si notavano perfettamente tra luci, in formazione a “V”. Questi strani oggetti hanno lentamente raggiunto, in verticale, la quota di circa 1000 piedi in aria e dopo una breve sosta si sono dirette (lentamente) verso nord, a sinistra. Il Sole era al tramonto e quando le tre luci erano in lontananza i testimoni hanno notato che una di queste andava più lentamente, rispetto alle altre. Quando hanno raggiunto una zona illuminata, i testimoni hanno potuto notare la reale forma degli oggetti volanti. Infine gli UFOs sono scomparsi, simultaneamente, con una sorta di “flash”. Il marito, che a quanto pare è cresciuto in varie basi USAF, non è riuscito ad identificare con un velivolo militare o commerciale ciò che ha visto e fotografato. Gli oggetti erano completamente silenziosi. Il testimone uomo racconta che è stato impossibile girare un video filmato, visto che la batteria si era scaricata a metà riprese. L’immagine allegata è stata scattata con un periodo di 14 megapixel e la foto non è stata modificata con processi di “editing”. Nella foto si notano, a livello del suolo, delle luci che provengono (in realtà) da delle case a circa 2 miglia di distanza.

Fonte di informazione http://www.mufon.com
http://www.ivanceci.it/2009/04/27/tre-ufo-in-formazione-fotografati-in-texas/


Perù, dodici giornalisti testimoni di un avvistamento UFO
Pubblicato il 1 aprile 2009 | Invia ad un amico

Grazie alla segnalazione del famoso contattato ufologo peruviano Sixto Paz W. il 30 Marzo 2009 ben 12 giornalisti sono stati testimoni di un avvistamento UFO avvenuto nella citta’ di Chilca.

Oltre ai giornalisti di livello internazionale erano presenti altre 30 persone, affezionati a Sixto, appassionati e curiosi. L’avvistamento e’ durato per circa un minuto ed i testimoni, tutti concordi, hanno riferito di aver visto un oggetto di forma non ben definita e di colore arancione che stazionava nel cielo ad una distanza di circa 100 metri.

Il tutto e’ stato ripreso e reso pubblico in rete grazie ad una Canon A580i.

Ecco il video:

VEDI SITO
http://www.ivanceci.it/2009/04/01/peru-dodici-giornalisti-testimoni-di-un-avvistamento-ufo/


Un UFO segnalato sui radar dell’aeroporto di Calcutta
Pubblicato il 28 marzo 2009 | Invia ad un amico

Un UFO (Unidentified Flying Object) è stato rilevato sui radar della città di Calcutta, nelle prime ore di giovedi 19 Marzo 2009. Il segnale proveniente dal radar è durato 15 minuti ed è stato registrato nel Golfo di Bengala dagli ufficiali della Forza Aerea Indiana. Mentre alcuni sospettano che l’oggetto potrebbe essere un aereo fuori rotta che ha attraversato lo spazio aereo indiano, altri pensano che si sia trattato di un UFO. Il direttore generale dell’Aviazione Civile ha sollecitato una investigazione del caso. L’UFO è stato rilevato sui radar dell’aeroporto alle ore 03:45 di notte, di giovedì 19 Marzo 2009. Fonti aeroportuali dichiarano “…che in volo vi era solo un Chatay Pacific durante il periodo in cui è stato avvistato l’UFO sullo schermo radar“, ha affermato un controllore di volo e che “questo aeremobile è stato rilevato separatamente“. Ci sono stati problemi di comunicazione tra la torre di controllo e il pilota del Chatay Pacific, nel periodo di tempo in cui il misterioso segnale è apparso sui radar. La Forza Aerea Indiana ha affermato che non è stata programmata nessuna esercitazione militare in quel momento e che nessuno dei loro aerei era in volo nella regione. Pertanto, il segnale captato dai radar può essere stato dovuto all’usura o invecchiamento degli strumenti (il radar è in uso da 11 anni) oppure ad un “riflesso lunare”, ma quello che preoccupa le agenzie di sicurezza è la possibilità che un aeromobile sconosciuto, sia potuto entrare, senza autorizzazione, nella regione di Calcutta. Il giorno 17 Dicembre 1995, un aereo Antonov AN-26 entrò nello spazio aereo Indiano, senza essere scoperto. Poi atterrò a Purulia, nel Bengala Est. “Se un velivolo sconosciuto si avventura nello spazio aereo dell’India, è compito della Forza Aerea Indiana volare ed intercettarlo“, ha riferito un funzionario della IAA.

Fonte: http://timesofindia.indiatimes.com/articleshow/4295155.cms

Sintesi tratta dal sito del Centro Ufologico Taranto

VEDI SITO
http://www.ivanceci.it/2009/03/28/un-ufo-segnalato-sui-radar-dell%e2%80%99aeroporto-di-calcutta/

Luci su Torino

Luci su Torino
11 Maggio 2009 09.37

Avvistate 5 luci gialle che si spostano su corso casale a torino

sabato 2 maggio a Torino, mentre eravamo in macchina per andare verso Pino Torinese, abbiamo visto nel cielo, alle 22.50 circa, cinque luci gialle simili a stelle ma più grosse e dalla luce più artificiale e intensa; si spostavano lentamente verso Corso Casale. L'osservazione è durata pochi secondi perchè ci spostavamo nella direzione opposta.
http://www.ufologia.net/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=7997

LA SVEZIA APRE AL PUBBLICO ARCHIVIO DI 18.000 CASI

LA SVEZIA APRE AL PUBBLICO ARCHIVIO DI 18.000 CASI
8 Maggio 2009 03.14 - Di: ufologia.net - Fonte: Terni in rete


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L'apertura ufficiale al pubblico dello sconfinato archivio di Norrköping durante una mostra ufologica in Svezia.

Articolo originale
Su: Terni in rete

Oltre 18.000 casi ufologici svedesi, e migliaia di avvistamenti, rapporti e segnalazioni raccolte in Danimarca e nel resto del nord-europa, nonché micro film di casi americani.
E' questo il bottino del "più grande archivio del mondo", come viene definito dal gruppo di ricerca UFO Sweden, sito in Via Ljura a Norrköping e che vedrà la sua apertura ufficiale al pubblico, sabato 9 maggio alle ore 14.30, durante una conferenza di presentazione tenuta da Håkan Blomqvist in occasione della rassegna ufologica organizzata proprio a Norrköping nel fine settimana.
Gli Archivi per la Ricerca Ufologica (AFU) sono stati fondati in Svezia nel 1973 e ad oggi sono costituiti da circa 600 metri di scaffali contenenti libri, riviste, rapporti ufficiali, foto, video e testimonianze di ogni sorta.
La storia dell'archivio e il catalogo di parte del materiale è disponibile sul sito ufficiale: www.afu.info
Durante la mostra di sabato a Norrköping, verranno mostrati diversi video di ufo su uno schermo gigante e spiegate al pubblico le foto che passeranno in slideshow. Sarà disponibile merchandising di ogni sorta, dai libri agli adesivi.
Oltre alla presentazione dell'archivio dell'AFU, Clas Svahn presidente del gruppo UFO Sweden dalle 13.00 alle 14.00 parlerà del fenomeno ufo.
L'orario di apertura della rassegna è dalle ore 12.00 alle 17.00 e l'ingresso costa 50 corone (circa 4,70 euro).

http://www.ufologia.net/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=7992

UFO: AERONAUTICA DANESE RENDE PUBBLICI I SUOI X-FILES


UFO: AERONAUTICA DANESE RENDE PUBBLICI I SUOI X-FILES
30 Gennaio 2009 14.51 - di Ufologia.net - Fonte: Terni in rete - cod.165641

Sono circa 15.000 le segnalazioni raccolte dal SUIFOI in oltre 52 anni.

L'Aeronautica Danese si unisce alla lunga lista di enti governativi e militari mondiali, che hanno deciso di rendere pubblico il materiale riguardante le segnalazione UFO.
Dopo Inghilterra, Francia, Irlanda, Stati Uniti ed Ecuador, quest'ultimo stato ha addirittura realizzato dei veri e proprio documentari video resi pubblici su Youtube, sono ora disponibili 325 pagine di rapporti (allegati al presente articolo in lingua originale) con oltre 200 casi occorsi tra il 1978 e il 2002, tutt'ora inspiegati dai militari danesi.
L'organizzazione civile SUIFOI (Scandinavian UFO Information) ha avuto l'incarico di raccogliere tutte le segnalazioni successive al 2002, collaborando attivamente con l'aeronautica danese, anche per analizzare i vecchi dati raccolti dai militari sotto forma di rapporti.
L'organizzazione ha catalogato ed analizzato oltre 15.000 segnalazioni, di cui appunto un 5% rimane ancora senza spiegazione, essendo state escluse tutte quelle conosciute.
Non tutti gli avvistamenti segnalati riguardano la Danimarca in particolare ma ci si spinge fino in Groenlandia e oltre.
Il 5 gennaio 1981 alle ore 12.50 un oggetto volante "infuocato" di forma quadrata è stato osservato mentre atterrava vicino alla base aerea di Thule.
L'oggetto è sparito nel nulla proprio come è apparso. Non si è trattato però di un miraggio, dato che gli stessi radar della base americana hanno tracciato l'ufo.
Diverse segnalazioni coinvolgono anche forze dell'ordine locali come testimoni delle manifestazioni ufologiche.
L'avvistamento di Thule in Groenlandia ad esempio, è confermato a pagina 246 dal rapporto dal direttore della polizia locale.
Nell'agosto del 1991 due ufficiali di polizia di pattuglia notturna nella zona nord di Copenhagen, Ordrup, hanno vissuto una strana esperienza.
Erano seduti in macchina quando intorno alle 2.30 di notte hanno visto uno strano oggetto fluttuare a 75-150 metri sopra la loro vettura.
Gli agenti hanno descritto la parte sottostante del velivolo come simile a quella di un aeroplano. In concomitanza i loro apparati radio hanno smesso di funzionare. Hanno seguito l'oggetto muoversi lentamente in lontananza fino a sparire.
Un altro dei casi irrisolti presenti nel fascicolo datato 1982, ha come protagonista un ragazzo di 15 anni durante una uscita in bicicletta mattutina su una strada di campagna.
Il ragazzo ha notato qualcosa di anomalo in uno dei campi che costeggiavano la strada, è sceso dalla bicicletta e si è incamminato verso quella che sembrava una grande trottola luminosa.
Avvicinatosi abbastanza, il ragazzo ha potuto addirittura distinguere cinque figure umanoidi muoversi intorno all'oggetto. Le figure erano alte circa 60 cm. ed avevano grandi teste e corpi, sproporzionate rispetto alle piccole gambe.
"Abbiamo deciso di pubblicare gli archivi perché tutto sommato non c'è nulla di veramente segreto contenuto in essi." - ha spiegato Thomas Pedersen, capitano dell'Aeronautica Danese al Copenhagen Post, sottolineando che i militari stavano ricevendo continue richieste da parte dei giornalisti di avere accesso a questi documenti. Secondo il Pedersen, il compito dell'aeronautica è quello di difendere la Danimarca da possibili minacce e "gli ufo non sono una minaccia riconosciuta".
La pagina sul sito ufficiale dell'Aeronautica Danese
http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=165641

mercoledì 22 aprile 2009

IL FILMATO DI CROSIA




IL FILMATO DI CROSIA

Il problema dell’analisi delle riprese video di fenomeni UFO


di Giuseppe Stilo




Negli ultimi anni è stato ripetutamente portato alla ribalta dell’ambiente ufologico italiano un filmato, girato nel 1987 in una cittadina calabrese, che mostra una specie di disco luminoso compiere evoluzioni nel cielo notturno.Testimoni dell’evento le persone raccolte per assistere ad una serie di presunte apparizioni della Madonna di cui sarebbero a tutt’oggi protagonisti due giovani calabresi. Il caso ha inoltre raggiunto il grande pubblico grazie alla trasmissione del filmato in un programma RAI dell’autunno del 1988.

Tale filmato, ad avviso di chi scrive, è fonte di numerosi insegnamenti tecnici e di riflessione su un settore di studio, quello delle riprese video di presunti fenomeni ufologici, che vanno sempre più diffondendosi e sui quali occorre certamente ancora acquisire una ben più ampia capacità di analisi.

È necessario comunque soffermarsi, in via preliminare, sulle circostanze che hanno fatto sì che la vicenda di Crosia giungesse a conoscenza del pubblico e degli ufologi.

Durante le sue vacanze estive del 1987, la giornalista Anna Maria Turi, residente a Roma ed appassionata di fenomeni paranormali e di apparizioni religiose [1] si reca in Calabria, dove apprende che in un paese della provincia di Cosenza una statua della Madonna lacrima e che nel cielo sarebbe apparso "un globo luminoso". Recatasi sul posto e visionato il filmato, la Turi rientra nella capitale dove, sul quotidiano romano Il Tempo del 15 agosto, dà la prima notizia del fatto, in seguito alla quale la giornalista viene contattata da alcuni esponenti di un’associazione ufologica, il Centro Ufologico Nazionale.

È solo agli inizi del 1988, tuttavia, che gli avvenimenti prendono una nuova piega quando l’attrice Maria Rosaria Omaggio, che sta preparando per Raidue un programma a puntate sul mondo dell’insolito dal titolo Incredibile, apprende della questione e decide di interpellare l’uomo che ha girato il filmato, il quale verrà acquistato dalla RAI - a quanto pare - per la somma di tre milioni e mezzo di lire [2].

Alla fine di maggio dello stesso anno la presentatrice di Incredibile si reca a Crosia dove realizza un servizio, che verrà trasmesso la sera del 17 ottobre 1988, nel corso della puntata del programma dedicata agli UFO. In tale sede l’autenticità e l’attendibilità ufologica del filmato vengono esposte e commentate da alcuni esponenti del CUN, che "adottano" il caso con un entusiasmo che, sulla base dei fatti, non si può esitare a definire davvero eccessivo [3].


LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI


È il pomeriggio del 23 maggio 1987. In una chiesetta semidiroccata nei pressi di Crosia, un paese situato sulla costa jonica della provincia di Cosenza, due ragazzi scoprono che una vecchia statua in gesso della Madonna avrebbe cominciato a lacrimare spontaneamente.

Nei giorni successivi la voce si sparge e migliaia di persone, compresi i rappresentanti delle autorità locali, affluiscono sul posto mentre la stampa prende ad occuparsi della vicenda. Nel corso di una delle riunioni serali di preghiera, pochi giorni dopo, i ragazzi Vincenzo Fullone (15 anni) e Anna Biasi (12 anni) cominciano ad avere delle visioni e a ricevere messaggi dalla Madonna che si manifesta loro.

Ed è così che Pasquale Campana, parrucchiere allora ventiseienne, residente nella frazione di Mirto, a 7 chilometri dal paese, decide di "piazzarsi giorno e notte con una telecamera dinanzi alla chiesa dove di solito avvenivano queste cose strane" [2].

Durante una delle ennesime apparizioni serali (discuteremo più avanti il problema della data esatta), il veggente Vincenzo Fullone si alza ed avvisa la gente di uscire dalla chiesetta e di "osservare il cielo". Anche Campana, che sta riprendendo la scena, si reca all’esterno, guarda verso l’alto e scopre una luce insolita come "un aereo che faceva troppa luce" [2]. Tenendo la telecamera "appoggiata sulla spalla" Campana inizia a filmare quel "globo che girava su se stesso" [4].

Lo spezzone del filmato trasmesso dalla RAI ha una durata di circa sei minuti e mezzo, ma è da rilevare che esso è solo una parte (anzi, il montaggio di alcune sequenze) dell’intero filmato, che in realtà avrebbe avuto una durata assai superiore. Tale constatazione dovrebbe indurre ad una prima riflessione, giacché la parte mancante della ripresa avrebbe potuto mostrare dettagli ben altro che banali al fine di una valutazione critica dei fatti.

Inoltre è da osservare che nessuno si è mai curato di render noti i dati tecnici relativi alla videocamera, che comunque utilizzava il comune formato VHS e che doveva essere in grado di fornire prestazioni modeste. Anche l’ora non è riferita in maniera univoca: le varie fonti parlano comunque di un momento compreso tra le 22 e le 22.30.

Quanto al filmato vero e proprio esso mostra, contro uno sfondo completamente scuro, un grosso punto luminoso in movimento ma apparentemente originato da una fonte luminosa immobile. I movimenti oscillatori ed a scatti sembrano essere unicamente dovuti agli urti della gente intorno all’operatore ed all’instabilità della macchina sulla spalla di Campana. Del resto la mancanza di movimenti è testimoniata dall’assenza di una scena finale che mostri un qualsiasi allontanamento del fenomeno come anche dalla presenza, nella parte inferiore destra del campo visivo, di un lampione stradale che compare e riappare più volte nella stessa posizione relativa rispetto all’insolita luce.

Il lampione stradale è l’unico particolare esterno visibile in tutta la ripresa: esso scompare nel momento in cui il punto luminoso appare gonfiarsi a dismisura fino ad assumere l’aspetto di una circonferenza con un bordo luminoso, una parte interna un po’ più pallida, un foro centrale scuro e due modanature, una superiore, più ampia, ed una inferiore, triangolare, più modesta [vedi foto 1].

A prima vista, l’impressione è quella di un allontanamento ed avvicinamento assai veloci del corpo che, comunque, riprende l’aspetto di un grosso punto luminoso nel momento in cui il campo visivo si allarga e mostra nuovamente il già citato lampione.

Sulla colonna sonora sono udibili molte voci confuse ma anche alcuni commenti, in dialetto calabrese, di persone che sembrano aver visto anch’esse qualcosa di insolito nel cielo. Fra i testimoni anche il parroco e gestore delle apparizioni, il sessantacinquenne don Luigi Mazza. Nessun rumore sembra invece provenire dal fenomeno luminoso.


ALCUNE CONTRADDIZIONI


In realtà, come già accennato, alcuni fondamentali elementi del fatto restano tuttora poco chiari ed il modo in cui sono stati presentati non ha certo contribuito ad accrescere la sensazione di solidità del caso.

Si può cominciare addirittura con le incertezze relative alla data in cui sarebbe stato girato il filmato. Sono stati infatti citati, a più riprese e da fonti diverse, tre giorni differenti.

Inizialmente, su Il Tempo del 15 agosto 1987, Anna Maria Turi parlò esplicitamente del "4 giugno". Su una fonte successiva però (Sette, supplemento al Corriere della Sera del 5 marzo 1988), la stessa giornalista modificò la data nel "30 maggio" La stessa data è citata poco dopo da alcuni ufologi [5] ed in un altro articolo sulle "visioni" di Crosia apparso su un settimanale popolare [6]. Dello stesso giorno si parlerà anche nel corso del programma Incredibile dedicato, il 17 ottobre 1988, in larga misura al fatto in questione.

Ma ecco che, quasi contemporaneamente, è la stessa presentatrice di Incredibile, Maria Rosaria Omaggio, a parlare di una terza data nelle pagine di una suo libro sull’insolito, scritto a seguito della precedente esperienza televisiva [7]. Il filmato sarebbe stato realizzato il "2 giugno 1987".

In alcun caso, nessuno ha ritenuto di fornire spiegazioni sui cambiamenti nella datazione dei fatti né sul modo con il quale si sarebbe giunti alla data autentica. Quel che si può comunque affermare è che, dopo la pubblicazione del libro della Omaggio, anche gli appassionati di ufologia si sono adeguati all’ultima versione senza commentarla affatto [8].

Ancora più ampia è la forbice relativa al numero di persone che avrebbero assistito visivamente al fenomeno. Ecco le varie cifre che sono state indicate:

- "centinaia" (Stop del 5 giugno 1988);

- "cinque o seicento testi" (dichiarazione della Omaggio nel corso di Incredibile );

- "centinaia, forse migliaia" (7 del 5 marzo 1988);

- "più di novecento persone" (Notiziario UFO n. 112-113);

- "novecentosessanta" (!?) (dichiarazione di Corrado Malanga del CUN a Il Tirreno del 12 aprile 1990);

- "più di mille testimoni" (C. Malanga, R. Pinotti, "Il fenomeno BVM", p. 77).

A parte le notevoli divergenze, sembra si voglia far capire che il numero degli osservatori sarebbe stato elevatissimo. Ebbene, a tal proposito non si può non riscontrare come, in tale evenienza, il rilievo dato al fenomeno celeste dalla stampa locale (che seguiva quotidianamente le apparizioni) avrebbe dovuto essere molto grande. Eppure, le pubblicazioni del posto (il quotidiano La Gazzetta del Sud e il settimanale Il Crotonese) non contengono nessun accenno, nel periodo in questione, all’apparizione del "disco" [9].

Di contro, ci troviamo davanti ad una povertà disperante di testimonianze collaterali che confermino la presenza di qualcosa di veramente insolito nel cielo del paese calabrese.

Qua e là si accenna alle "grida della gente", alla presenza di "una stella o mela a metà" o ad "una palla tonda che si avvicinava" (Incredibile del 17 ottobre 1988). Lo stesso Pasquale Campana in un’intervista descrive il fenomeno come "qualcosa di molto simile ad una stella che stava attraversando il cielo sovrastante" e cita "la gente che si inginocchiava" [2].

La presentatrice Omaggio accennò alla presenza sul posto del "macellaio di Rossano" [8], ma a parte qualche altro scarsissimo riferimento non v’è traccia alcuna della pubblicazione di resoconti dettagliati delle "centinaia" di testimoni che descrivano i dettagli "straordinari" visibili nel filmato. Tutto ciò sembra essere coerente con l’ipotesi della presenza nel cielo di Crosia di una fonte luminosa ben più banale, presenza alla quale - non si dimentichi - si rivolgevano probabilmente, dopo l’annuncio di un "segno" da parte della Madonna, le aspettative di molti abitanti del luogo.

Una delle presunte anomalie del filmato, è stato invece sostenuto, consisterebbe nel fatto che gli effetti di allontanamento e di avvicinamento del fenomeno non sarebbero imputabili ad operazioni di zoom poiché "l’operatore giurò e spergiurò di non averlo mai toccato" e perché "la fonte luminosa schizzava letteralmente indietro con una velocità tale da rendere impossibile l’imitazione di tale fenomeno manovrando manualmente lo zoom" [10].

Si è poi tentato di rafforzare la solidità del filmato di Crosia cercando analogie con presunti fatti ufologici precedenti e successivi [11], ad esempio confrontandolo con riprese girate in questi ultimi anni in Belgio, su cui ci soffermeremo qui sotto.

Ma per giudicare in maniera adeguata la vicenda di nostro interesse è necessario concentrarsi su tutti gli elementi interni alla questione.


UN PRECEDENTE NORVEGESE?


Già da parecchi anni era noto nella letteratura ufologica il caso di un filmato, ripreso nel sud della Norvegia il 20 febbraio 1976, che sembra presentare diverse analogie con il fenomeno di Crosia e la cui analisi è fonte di alcuni insegnamenti preliminari utili per comprendere la natura degli effetti presenti nel filmato giuntoci dalla provincia di Cosenza.

La sera in oggetto, a Steinsholt, un paesino situato a circa cento chilometri a sud-ovest di Oslo, due coniugi videro e filmarono una piccola palla luminosa rossastra che si dirigeva verso nord nel cielo completamente buio.

L’associazione UFO-Norge effettuò in merito una dettagliata inchiesta [12]. Queste furono le interessanti valutazioni espresse dall’Osservatorio solare del Dipartimento di Astrofisica dell’Università di Oslo: "abbiamo misurato l’annerimento della pellicola con il nostro microdensitometro [13]. Ciò ha mostrato che la fotocamera era fuori fuoco, mentre tutte le immagini hanno un anello di luce appena all’interno del bordo dell’area luminosa [dettaglio riscotrabile anche visivamente nei fotogrammi del filmato di Crosia, NdR]. Ciò è evidente anche sui negativi della pellicola".

"Se si esamina il rapporto dei testimoni, le dimensioni apparenti dell’oggetto sono descritte pari a 0,5 gradi (un pisello), ma il film le mostra di circa due gradi. Ciò indica che il sistema di aggiustamento della fotocamera era fuori fuoco".

Anche i capitani A. Knutsen e A. Brandtzeg, dei laboratori fotografici Kjeller, dopo aver esaminato il filmato, affermarono che la macchina era fuori fuoco e constatavano altresì la mancanza di punti di riferimento [il che si constata purtroppo anche nel caso di Crosia].

Sulla parte superiore del fenomeno ripreso a Steinsholt è inoltre presente una macchia nera che sembra tagliare la sezione superiore del disco. Sulla natura di queste e di altre "modanature" di aspetto più o meno simile presenti in varie riprese torneremo più avanti. UFO - Norge non si espresse sulla possibile natura del corpo filmato. Quel che rileva in questa sede è la citazione di alcuni dettagli tecnici che, come vedremo fra poco, sono, assieme a molti altri, convergenti verso una spiegazione convenzionale dei fenomeni presenti nel film di Pasquale Campana.


LA SPIEGAZIONE TECNICA


Un importante sviluppo si ebbe però nell’agosto del 1990, quando l’ufologo francese Gilles Munsch, ingegnere specializzato in costruzioni meccaniche, inviò a varie associazioni ufologiche francesi e di altri paesi (per l’Italia, al Centro Italiano Studi Ufologici) una sua analisi di cinque pagine relativa ad uno dei filmati girati nel corso della recente ondata belga ed a quello di Crosia. Nella relazione si concludeva che le fantomatiche immagini presenti nei film erano dovute soltanto agli effetti dell’azione dello zoom. Munsch esordiva sottolineando la curiosa mancanza di prospettiva del corpo filmato a Crosia.

Fu pressoché casualmente che, nel corso di un’indagine nella Francia settentrionale, Munsch realizzò un filmato della zona in cui si era avuta una segnalazione ufologica. Con sua somma sorpresa, nel visionare successivamente la sequenza, l’inquirente vide comparire sullo schermo delle forme luminose assai simili a quelle dei filmati di nostro interesse. Esaminando i fatti, risultò chiaro che le immagini insolite comparivano solo nel corso di una fase di zoomata ed in corripondenza di una fila di lampade dell’illuminazione stradale. Tali immagini sparivano invece quando terminava la messa a fuoco automatica [vedi foto 2 e 3]. A quel punto, prosegue Munsch, si potevano formulare tre ipotesi:

1) che le immagini provenissero da una particolarità dell’ottica della videocamera;

2) che fossero generate da una caratteristica propria dell’elettronica dell’apparecchio, in specie dal sensore CCD a cristalli liquidi;

3) più semplicemente che fossero dovute ad una forma particolare di quelle specifiche lampade stradali. Quest’ultima possibilità fu comunque scartata quanto Munsch realizzò gli stessi effetti riprendendo altre lampade stradali (foto 6).

Tutto sembrava invece indicare una causa interna alla videocamera.

La difficoltà di reperire schemi tecnici dettagliati degli apparecchi utilizzati da Munsch, di costruzione giapponese [14], fu superata da un esame attento delle macchine stesse. Facendo funzionare l’apparecchio si scopre che intorno alla posizione di zoom massimo si trova un pezzo metallico i cui contorni sono del tutto simili a quelli delle strane scanalature presenti nelle luci filmate [vedi disegno]. La forma di tali pezzi può comunque variare a secondo dei vari modelli di videocamera. Ciò si verifica solo quando ci si approssima alla zoomata massima, allorché il diaframma automatico è completamente aperto e sta per terminare la messa a fuoco.

Successivamente Munsch riprodusse il fenomeno anche con illuminazione diurna, puntando la camera sulle luci di posizione di un elicottero. Naturalmente, concludeva Munsch, la carenza di informazioni tecniche sul fatto di Crosia non permetteva di concludere con assoluta certezza che il fenomeno lì ripreso fosse dovuto a cause analoghe.

Ma una spiegazione più dettagliata dei fenomeni venne fornita successivamente dall’esperto fotografico dell’associazione ufologica belga SOBEPS, Patrick Ferryn [16].

Anche Ferryn aveva rilevato, analizzando alcune riprese fatte dai testimoni durante la stupefacente ondata dei "triangoli" belgi, effetti del tutto simili a quelli finora descritti. Stavolta, oltre a fornire un’ancor più adeguata spiegazione tecnica, la SOBEPS nel corso delle sue indagini sembra esser riuscita ad identificare la fonte luminosa all’origine di due dei tre filmati sotto esame. Già il 30 novembre 1990 a Gemmenich, paesino nei pressi di Eupen (provincia di Liegi) un certo Etienne Dumbruch aveva ripreso, nel corso della serata, un punto estremamente brillante che si teneva immobile nel cielo. La SOBEPS sospettò immediatamente che le cause degli effetti di ripetuto ingrossamento della luce rilevabili nelle sequenze fossero dovute allo zoom, ma agli inizi il tentativo di riprodurrelo stesso fenomeno con un’altra videocamera diede risultato negativo.

Però, confrontando i dati astronomici relativi alla volta celeste di Gemmenich per la sera in questione, risultò chiaro che il corpo luminoso filmato non era altro che il brillantissimo pianeta Giove.

Un fenomeno invece quasi identico a quello presente nel filmato di Crosia fu mostrato in un servizio trasmesso dalla Radio-Televisione Belga durante le vacanze pasquali del 1990. In esso si vede un grosso punto luminoso divenire un disco dotato di tacche (due superiori ed una inferiore) con una zona centrale scura. Stavolta il filmato era opera di un abitante di Amay, nella provincia di Liegi, ed esso era stato effettuato in un giorno imprecisato del febbraio 1990 [vedi foto 4].

Successivamente, il responsabile delle indagini della SOBEPS Patrick Vidal rese noto che anche stavolta si era trattato di Giove, filmato senza cavalletto e con un obiettivo autofocus [17].

Infine, il quotidiano La Libre Belgique del 1º aprile 1990 riferì che un certo Joaquim Sferrazza, in compagnia della moglie, aveva filamto un "curioso disco rotondo" a Flémalle, nei dintorni di Liegi. Nella ripresa si osserva distintamente per una ventina di secondi un corpo volante che mostra un punto centrale scuro ma anche due scalanature triangolari sul bordo superiore ed un’altra smussatura, anch’essa triangolare, lungo il bordo inferiore. Dal filmato risulta evidente l’utilizzo dello zoom (x 6) della videocamera.

"Malgrado l’iniziale incapacità di riprodurre gli insoliti effetti - scrive Ferryn - lo studio dell’insieme delle documentazioni giunte alla SOBEPS sembrò confermare subito che i sospetti dovevano indirizzarsi verso il sistema ottico delle videocamere". Infatti, confrontando le sequenze, risultò che (esattamente come nel filmato di Crosia) ad ogni "gonfiarsi" della fonte luminosa originale corrispondeva la comparsa dell’immagine del "disco con le modanature lungo i bordi". Il fenomeno osservabile otticamente dai presenti corrispondeva invece ad una scena assai più banale.

Nella maggior parte dei casi, l’effetto coincideva con una ripresa effettuata in posizione di zoom massimo (f: 54 mm o f: 72 mm) o con il momento nel quale l’operatore aveva in corso la zoomata. In ultima analisi, il sistema autofocus di cui sono dotate le videocamere con sensore tipo CCD operanti in sistema VHS, VHS 8 o VHS C provocava, ad ogni modificazione dell’inquadratra, una nuova ricerca della massima chiarezza possibile. Ciò comportava una defocalizzazione momentanea del soggetto inquadrato fino al successivo stabilizzarsi dell’autofocus. Tale aberrazione ottica si amplifica con lo zoom in avanti (da f: 9 verso f: 54 per uno zoom x6 o verso f: 72 per uno zoom x8).

Ferryn rileva poi l’instabilità quasi permanente della videocamera, assai leggera e retta unicamente dalla spalla dell’operatore (come a Crosia) ed i cui movimenti, seppr lievi, si ripercuotono in maniera vistosa sul risultato finale, con grandi difficoltà nel mettere a fuoco anche un corpo astronomico quale il pianeta Giove, la cui velocità angolare è talmente modesta da potersi considerare fermo ai fini che ci riguarda-no.Tali movimenti causati dall’operatore, come detto, sembrano essere gli unici riscontrabili anche nel film girato a Crosia.

Per ciò che riguarda la presenza delle tacche ai bordi del disco, lo schema del tubo ottico di una videocamera, riprodotto a lato, mostra che essa è semplicemente dovuta alla sagoma di alcuni pezzi situati quasi all’estremità del tubo stesso. Posizione, numero e forma di tali pezzi variano da un modello all’altro, provocando lievi differenze anche nelle modanature.

Infine è importante rilevare, afferma Ferryn, che tutti gli effetti finora descritti non sono riproducibili utilizzando qualsiasi modello di videocamera, in ragione della differente qualità e concezione dei sistemi ottici utilizzati. In generale, il materiale più sofisticato e dunque più costoso offre una valida difesa da questo tipo di problemi.


IL "FORO" CENTRALE


A questo punto, per dovere di obiettività, occorre far notare come alcuni dei filmati qui presi in esame presentino, nella parte centrale, una zona più scura come una specie di foro, apparentemente circolare.

Lo stesso Gilles Munsch, nel riferire i risultati delle sue analisi, fece osservare come i suoi video sperimentali non presentassero tale caratteristica.

A chi scrive pare che la difesa della genuinità ufologica della ripresa di Crosia sulla base di tale considerazione offra ben poche speranze. In una breve nota riportata da una circolare del CUN, ad esempio [17], quello succitato è l’unico elemento inerente il filmato che viene contrapposto alle dettagliate spiegazioni tecniche offerte da più parti.

Comunque, come abbiamo detto, stando ai risultati dell’inchiesta della SOBEPS il filmato di Amay, che presenta anch’esso un foro scuro nella parte centrale è in realtà una semplice ripresa fuori fuoco del pianeta Giove.

Inoltre, già alla metà di maggio del 1989 chi scrive, nella sua veste di collaboratore della rivista dell’insolito Il Giornale dei Misteri, aveva ricevuto una missiva di uno studente universitario romano il quale, purtroppo, preferì non comunicare le proprie generalità. Nella lettera si prendeva posizione a favore di cause ottiche per spiegare gli insoliti effetti del film di Crosia.

Tra le obiezioni avanzate dal giovane erano elencate: l’evidente presenza di un effetto zoom; l’apparente carenza di carica emotiva nelle voci in sottofondo delle persone presenti al fatto; la posizione anti-aerodinamica del corpo; e soprattutto la mancanza di punti di riferimento esterni nel filmato. Tale fatto, da solo, varrebbe a sminuire comunque in maniera notevole l’interesse di qualsiasi ripresa ufologica. Proprio dall’unico dettaglio di questo tipo, il lampione stradale, si ha un’altra conferma della causa dei fantasmagorici effetti. Esso è infatti visibile solo in mancanza dell’azione dello zoom. In tale situazione l’oggetto appare nient’altro che un grosso punto di luce. Il lampione scompare invece quando, con il restringimento del campo visivo, l’oggetto diviene il "grosso disco con modanature e foro centrale".

In seguito l’universitario romano, dotatosi di una videocamera e di una banale lampadina pisello simile a quelle usate per gli addobbi degli alberi natalizi (6-12 volts, 100-140 mA, diametro di 5,5 mm e lunghezza di 18 mm) cercò di riprodurre il fenomeno ponendo la lampadina accesa in un ambiente buio a 10-15 mm dalla macchina ed azionando contemporaneamente lo zoom. Il risultato è un’immagine identica a quella di Crosia, completa della "misteriosa" stella centrale ad otto punte, delle modanature inferiore e superiore ed del bordo rialzato nelle parti centrale e sinistra.


Una causa astronomica?


Naturalmente, non è affatto chiaro che cosa fosse la fonte la quale, data per scontata la buona fede di chi ha effettuato la ripresa, è all’origine degli effetti già ampiamente descritti e spiegati. Tale fonte non presenta tuttavia caratteristiche tali da far pensare ad un qualche fenomeno anomalo.

Dato che i movimenti presenti sembrano essere dovuti soltanto a piccoli spostamenti della macchina da presa, non è da escludere che la piccola luce fosse del tutto immobile, apparentemente ad un’altezza angolare piuttosto modesta.

L’ipotesi di un’origine astronomica non parrebbe del tutto scartabile, vista anche l’identificazione del filmato belga di Amay. Tuttavia, le dimensioni apparenti del punto luminoso di Crosia sembrano forse eccessive per una tale eventualità.

Ad ogni modo, che effetti analoghi a quelli del "disco di Crosia" possano essere prodotti da fonti astronomiche è ulteriormente confermato da un fenomeno filmato dal gruppo di ricerca SHADO di Cerreto di Borgo a Mozzano (LU), diretto da Moreno Tambellini, nel corso di una notte di sky watch effettuata il 24 giugno 1990 presso la località appenninica di Passo Saltello (LU), sul confine tra Toscana ed Emilia.

All’alba di quel giorno, infatti, l’addetto alle riprese video del gruppo vide "un punto luminoso che si alzava dall’orizzonte in maniera lenta e costante". Con emozione, i membri del gruppo videro nel monitor di controllo delinearsi una forma simile a quella presente nei filmati di nostra pertinenza. Dopo accurati controlli, però, risultò chiaro che lo strano corpo non era altro che il brillantissimo pianeta Venere. Ancora una volta la forma "era data solo dallo zoom effettuato sul punto luminoso e dalla caratteristica interna dell’obiettivo della telecamera" [18].

Infine, va rilevata una suggestiva interpretazione che, ad avviso di chi scrive, non andrebbe presa con leggerezza. È stato notato che nel corso della puntata del programma Incredibile nella quale venne presentato il fatto, fu trasmessa un’intervista rilasciata a Maria Rosaria Omaggio dal signor Campana sul luogo presso il quale egli ebbe modo di girare il filmato. Ebbene, le riprese diurne mostrarono alle spalle del ben noto lampione che funge da punto di riferimento, una collina piuttosto scoscesa ed abbastanza elevata. Da ciò si ricava la vaga impressione che, forse, la fonte luminosa non sia da identificare necessariamente - qualunque ne sia la natura - in un corpo presente nel cielo, bensì in una luce fissa al suolo. La sensazione è in apparenza sostenuta dal fatto che, sovrapponendo un fotogramma del film ed uno dell’intervista della Omaggio al Campana, il profilo della collina copre anche il punto in cui doveva trovarsi la fonte luminosa.

E che l’intervista sia stata fatta proprio nel punto in cui fu effettuata la ripresa sembrerebbe confermato dalla quasi perfetta analogia di dimensione presentata nei due casi dal famoso lampione.

Naturalmente, sia l’ipotesi della causa astronomica che il prudentissimo suggerimento appena fatto non potranno trovare un valido sostegno (o una smentita) senza una dettagliata indagine sul posto, di cui finora non sembra esservi traccia. Ma cosa si può dire, quando vi sono persino contraddizioni non spiegate sulla data dell’avvenimanto e non si hanno dettagli sulle coordinate celesti nelle quali presumibilmente si trovava la fonte luminosa?


Conclusione


In margine alla vicenda del filmato di Crosia, è prevedibile che la crescente diffusione delle videocamere, ormai disponibili anche per una parte considerevole degli italiani, porti nei prossimi anni ad un’esplosione del numero di filmati ufologici a nostra disposizione. Nel corso della recente ondata belga, ad esempio, ne sono stati realizzati più di venti.

Sarebbe auspicabile cominciare ad attrezzarsi, sia concettualmente che tecnicamente, per affrontare preparati questo nuovo aspetto del fenomeno che, fino a non molti anni fa, almeno in Italia presentava un rilievo piuttosto marginale. Ciò anche allo scopo di non ripetere l’errore commesso da buona parte della comunità ufologica fino agli ultimi anni ’70, quando - anche per una quasi totale incapacità tecnica - le centinaia di presunte foto UFO diffuse soprattutto dai gruppi di ricerca venivano regolarmente ignorate o considerate semplici curiosità e non invece uno dei tanti settori nei quali acquisire una sempre maggiore professionalità e capacità di valutazione critica.

Nella questione di Crosia, invece, abbiamo avuto un esempio di ciò che non vorremmo che l’ufologia fosse e di quello che ancora oggi, purtroppo, continua talora ad incarnare.


Illustrazioni | Appunti d'inchiesta | Una questione di metodo




NOTE BIBLIOGRAFICHE

[1] È autrice, da ultimo, del volume: "Pourquoi la Vierge apparaît aujour’hui", Félin, Parigi, 1988.

[2] Il Mattino del 7 maggio 1988.

[3] Corrado Malanga e Roberto Pinotti, "I fenomeni BVM", Oscar Mondadori, settembre 1990.

[4] Programma televisivo "Incredibile" , Raidue, 17 ottobre 1988.

[5] Notiziario UFO, n. 107 del luglio-dicembre 1987, pubblicato però nella primavera del 1988.

[6] Stop del 5 giugno 1988. L’articolo è firmato "Anna Maria Mauri", probabile pseudonimo della Turi.

[7] Maria Rosaria Omaggio,"Il mio viaggio nell’incredibile", Technipress Italiana, Roma 1989.

[8] C. Malanga e R. Pinotti, op. cit., p. 10; Notiziario UFO, n. 112-113 del gennaio- dicembre 1990; Visto dell’8 maggio 1991 (dichiarazione di R. Pinotti); Stop dell’8 maggio 1991 (intervista a C. Malanga).

[9] Ad essere precisi, in un trafiletto apparso il 3 giugno 1987 su La Gazzetta del Sud si legge che "domenica qualcuno ha detto di aver visto il Cristo risorto e, in ultimo, una barca". La data riferita è ancora diversa, il 31 maggio.

[10] C. Malanga e R. Pinotti, op. cit., p. 78.

[11]Circa i tentativi di trovare due riprese ufologiche uguali, come nel caso della significativa (e deludente) vicenda della "foto di Rouen" e di quella di Mc Minniville, si veda l’articolo di Willy Smith: "The Rouen photo", su Orbiter n. 25 del luglio - agosto 1990, pp. 6-7.

[12] Nordic UFO Newsletter, n. 2 del 1982, pp. 8-10.

[13] Il microdensitometro (o microfotometro) è uno strumento ottico di precisione destinato a misurare nei più minuti dettagli la densità dei negativi fotografici.

[14] Si trattava di una Philips VKR 6850 Secam e di una Panasonic MV-N7-F.

[15] Patrick Ferryn, "Des ‘disques à encoches’ et des infortunes de la video", su Inforespace n.79, SOBEPS, Bruxelles, novembre1990, pp.25-30; e ripreso nel capitolo "Vidéo films et photographies" del libro "Vague d’OVNI sur le Belgique", SOBEPS 1991, pp. 398-401.

[16] UFO - Rivista di informazione ufologica n.9, gennaio1991, p.8.

[17] Filo diretto n.10, maggio-dicembre 1990, p.2.

[18] Lettere del gruppo Shado alla Sezione Ufologica Fiorentina del 3/8/1990 e del 14/1/1991, e Documenti Shado n.5, gennaio 1991.






[© 1992 CISU - tratto da UFO - Rivista di informazione ufologica del Centro Italiano Studi Ufologici n. 11, luglio 1992]


http://www.cisu.org/r11crosa.htm