ARTICOLI E STUDI SUL FENOMENO UFO

domenica 27 luglio 2008

LA NASA COMPIE 50 ANNI

TECNOLOGIA & SCIENZA

Ecco la storia di un successo - culminato con l'arrivo dell'uomo
sulla Luna - costruito "malgrado tutto". Ed ecco ciò che ne resta
Nasa, la leggenda contromano
festeggia il mezzo secolo
dal nostro inviato VITTORIO ZUCCONI



WASHINGTON - Erano le 16 e 44 minuti (e 34 secondi, per essere pignoli) del 6 dicembre 1957 a Cape Canaveral in Florida quando "mission control" accese la miscela esplosiva di ossigeno liquido, kerosene e azoto contenuta nel primo stadio dei missile Vanguard, al quale l'America aveva affidato la speranza di portare in orbita il "pompelmo", come era stato soprannominato il piccolo satellite montato sul suo naso.

Sotto lo sguardo del presidente Eisenhower e del mondo, collegati in diretta televisiva, il motore del primo stadio si accese disciplinatamente e dopo 24 secondi esplose. Il suo viaggio per lanciare il primo satellite artificiale americano, per dare la risposta del "mondo libero" allo Sputnik del Cremlino, era stato esattamente di quattro piedi, un metro e venti, la più breve avventura spaziale nella storia dell'astronautica. I giornali ebbero vita facile a ridere amaro. Lo Sputnik mancato fu ribattezzato "kaputnik" e "flopnik".

Kruschev sghignazzò felice. Eisenhower ebbe una dei suoi leggendari attacchi di collera, frequenti dietro la facciata stoica del vecchio generale che aveva guidato gli Alleati sulle spiagge della Normandia. Un uomo soltanto sorrise compiaciuto quel giorno da lontano: dal suo ufficio nel centro di ricerche missilistiche in Alabama. Era un ancora giovane ingegnere tedesco di quarantacinque anni, un uomo che aveva indossato l'uniforme nera con le teste di morto delle Ss, il padre di quelle armi della vendetta nazista, le V1 e le V2, che erano state fabbricate dagli schiavi deportati dall'Europa occupata ed erano piovute per mesi sulla testa di innocenti londinesi.



La fantastica lavatrice della Guerra Fredda lo aveva ripulito, smacchiato, candeggiato e naturalizzato americano, perché lui e lui solo, Wehrner Von Braun aveva il missile giusto, il progetto migliore, la chiave che avrebbe aperto per l'America le porte del cielo.

Otto mesi dopo il flop del pompelmo a Cape Canaveral, quando Dwight "Ike" Eisenhower avrebbe firmato il 29 luglio del 1958 l'atto di nascita della National Aeronautics and Space Administration, la Nasa, l'agenzia spaziale americana creata con il compito di raccogliere e coordinare i rottami e gli spezzoni dei programmi e progetti spaziali rivali, sarebbe stato lui, Von Braun, che l'avrebbe trasformata nella dominante e irraggiungibile "vergine delle stelle", nella apparentemente infallibile dominatrice della corsa alla spazio che, appena dodici anni dopo il "flopnik" avrebbe portato noi uomini sulla Luna e volenterosi robot su Marte a scoprire l'ipotesi della vita oltre la Terra.

Cinquant'anni di esistenza, per la già infallibile ragazzona oggi guardata come una signora piuttosto sfiorita e fin troppo navigata, danno la misura insieme di quanto rapida e travolgente sia stata quella corsa al controllo scientifico, ma in realtà politico, ideologico e militare, del vuoto oltre la nostra atmosfera e del sistema solare. Un mezzo secolo di esistenza che ha riconfermato, passando dalla vergogna del volo di un metro e venti al progetto di stabilire colonie umane permanenti sulla Luna e su Marte, l'opinione che un grande conoscitore dell'America come Winston Churchill aveva espresso: "Si può sempre contare sul fatto che gli americani facciano tutte le cose sbagliate prima di fare quella giusta".

È quasi impossibile, oggi, mentre l'ex Unione Sovietica sembra più impegnata a rastrellare club di calcio e a ricattare i consumatori del suo petrolio, e l'ultimo veicolo per i viaggi orbitali, lo Shuttle, si prepara al pensionamento definitivo tra poco più di un anno, rivivere il senso di sconfitta storica e di panico che attanagliava l'America in quella fine degli anni Cinquanta e in quei primi anni Sessanta.

L'Unione Sovietica di Nikita Kruschev e poi di Brezhnev e di Kosygin semplicemente dominava lo spazio, con una serie di primati che un testimone impeccabile come Neil Armstrong ha elencato nella sua prefazione alle memorie del collega Scott e del russo Leonov, Le due facce della Luna: primo satellite in orbita, lo Sputnik del 1957, visibile a occhio nudo; primi nel lancio (e nel martirio) di una creatura vivente, la cagnetta Laika; primi nel volo di un cosmonauta, Yuri Gagarin; primi nelle passeggiate spaziali, con Alexei Leonov; primi nel mandare una donna in orbita; primi nel lanciare un equipaggio multiplo; primi nel raggiungere la Luna, Venere e Marte con sonde.

Ma la Nasa aveva in Von Braun il motore, in John F Kennedy il carburante e nella competizione con i sovietici quello stimolo che sempre questa nazione richiede per scuotersi dal proprio torpore autocompiaciuto. Con una curiosa combinazione esclusiva di massoni ed ex nazisti al proprio vertice amministrativo e progettuale, da Von Braun al direttore James Webb (Aldrin indossava e mostrava orgogliosamente l'anello della Massoneria in ogni foto ufficiale, spesso tagliato o cancellato dai ritoccatori della Nasa), la trasformazione dal dilettantismo dei primi passi alla ferrea, tedesca organizzazione dello sforzo che portò Armstrong e Buzz Aldrin nel Mare della Tranquillità il 20 luglio del 1969 fu sbalorditiva.

Paragonabile soltanto, per impegno, fissazione ed entusiasmo popolare, al "Progetto Manhattan" che in quattro anni, con centotrentamila addetti e un costo di trenta miliardi di dollari al valore attuale, produsse la prima arma atomica. O alla grande mobilitazione industriale e umana del dopo Pearl Harbor, quando l'America passò da un risibile esercito addestrato con manici di scopa per mancanza di fucili alla macchina irresistibile che sapeva costruire mercantili "Liberty" in ventiquattro ore, da zero.

Oggi, cinquant'anni dopo, mentre i diciotto miliardi di dollari stanziati dal Congresso per il bilancio 2008 sembrano destinati a tenere in funzione centri e basi per compiacere senatori e deputati, e il Saturno V, il vettore dell'Apollo, arrugginisce come una balena in secca sulle spiagge di Cape Canaveral, ricordare il valore e il significato dell'epoca d'oro della "vergine dello spazio" negli anni Sessanta richiede uno sforzo di immaginazione storica, anche per chi quegli anni visse e conobbe.

La irresistibile ascesa della Nasa, dalle ceneri dei primi flop alla commozione globale per l'orma di Armstrong sulla Luna, avvenne volando controvento rispetto agli umori e allo spirito del tempo in quella decade. Le capsule Mercury dei primi lanci, il successo del primo volo orbitale di John Glenn, la temerarietà del progetto Apollo, la tragedia dei tre astronauti arsi vivi nell'incendio di Apollo I, il dramma vissuto in diretta di Apollo XIII, viaggiarono contromano sulla strada di una nazione che attraversava il buio degli assassinii politici, del Vietnam, del Sessantotto, della violenza e della demoralizzazione.

La Nasa non portò l'America sulla Luna. Riportò la Luna in America, compiendo quel fantastico "stunt", quel numero tecno-politico-propagandistico che le restituì il senso della propria primazia globale, ammaccato dagli Sputnik, tarlato dalla guerra in Vietnam e sforacchiato dai proiettili che proprio in quegli anni abbattevano due Kennedy e due leader dei diritti civili come Malcolm X e Martin Luther King.

Talmente incomprensibile fu questa capacità di essere meravigliosa e perfetta nel tempo della confusione e della imperfezione, che i suoi successi generarono sospetti, teorie, accuse di manipolazioni. Dal giorno in cui, settantadue ore dopo lo sbarco sulla Luna, un misterioso personaggio con occhiali neri e spolverino da C'era una volta il West girava nella sala stampa del Jet Propulsion di Pasadena, il centro di ricerca e controllo che Nasa e il Politecnico della California, Caltech, dividono, distribuendo un comunicato stampa per avvertire che l'allunaggio era pura fiction e gli "astronauti" erano "allunati" nel deserto Mojave, in California, i patiti del complotto resistono.

Esiste addirittura un'ampia letteratura di chi pensa il contrario, che le sonde e gli uomini della Nasa abbiano scoperto segni stupefacenti di civiltà scomparse, strutture, piramidi corrose, addirittura città morte e manufatti che i dirigenti nascondono truccando le foto e fingendo guasti, perché noi umani non saremmo ancora pronti per confrontarci con la realtà di un universo abitato da altre creature. Una famosa frase del riservatissimo Neil Armstrong, che a settantotto anni di età continua a vivere nel silenzio, ha sempre alimentato il dubbio che la Nasa sappia assai più di quello che dice o fa vedere: "Ci sono là fuori cose meravigliose e sbalorditive, se soltanto sapessimo togliere i veli dalla verità".

Ma il problema della Nasa non è quello di mentirci su scoperte ancora impronunciabili, che potrebbero, al contrario, servire a eccitare il popolo dei cittadini, dunque dei contribuenti. È semmai quello di convincere presidenti, parlamenti, pubblico, che la sua missione è ancora rilevante per il futuro dell'America e dell'umanità e che un'agenzia di stato come essa è può fare di più e di meglio di quanto i privati, che oggi vogliono partecipare all'esplorazione extra planetaria, saprebbero fare. La "presunzione di infallibilità" che l'aveva accompagnata negli anni Sessanta è finita con la doppia catastrofe delle navette Challenger e Columbia, divorate in diretta televisiva al decollo e al ritorno.

I piani per la colonizzazione della Luna nel 2020, e poi di Marte, richiedono investimenti di entusiasmo popolare e di tesoro pubblico che i preventivi - sempre sbagliati per difetto - neppure riescono a immaginare, e anche la stazione spaziale orbitante, la base permanente oltre l'atmosfera, è stata progressivamente ridimensionata nelle ambizioni e nella funzioni.

Potranno essere i cinesi, che hanno cominciato a graffiare lo spazio con i loro primi lanci, o gli indiani a riaccendere l'ansia e l'orgoglio nazionalistici di mezzo secolo fa? Sarà qualche rivelazione sconvolgente arrivata da Marte, dove ci vengono mostrati dettagli appetitosi ma non convincenti di possibile vita elementare? Per ora, nonostante i suoi successi occasionali con le sonde automatiche, con il sempre stupendo telescopio spaziale Hubble, e in vista della fine degli Shuttle per i quali non ci sono successori pronti, la Nasa sembra tornata alla fatica del piccolo quotidiano lavoro sperimentale.

In questi giorni, è impegnata in una campagna per la raccolta di pipì, chiedendo ai volontari secchi di urina per studiare come eliminarla nelle lunghe permanenze future sui pianeti, e non si chiede più se in cielo si veda Dio, come i primi cosmonauti e astronauti si sentivano domandare. Ma come maschi e femmine possano stabilire relazioni e far all'amore senza finire a botte di giroscopi in testa per gelosia e rivalità, confinati per mesi e anni dentro astronavi e basi sigillate. E se parlare di pipì e di sesso nello spazio può sembrare umiliante ancor più del "flopnik" del Vanguard, è in questa riduzione dello spazio a problemi quotidiani e umanissimi che sta la prova del successo della Nasa. Colei che ha saputo in cinquant'anni rendere possibile l'inimmaginabile e normale come un vasino da notte ciò che era fantascientifico.

(27 luglio 2008)
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/nasa/zucconi-27lug/zucconi-27lug.html

UFO: astronauta NASA ne conferma l'esistenza

sabato 26 luglio 2008
UFO: astronauta NASA ne conferma l'esistenza

Gli alieni ci visitano da parecchio tempo e le istituzioni stanno tenendo tutto nascosto, anche se ormai una rivelazione pubblica sembra essere imminente.


Lui, Edgar Mitchell, pilota della missione NASA sulla Luna con l'Apollo 14 nel 1971, sembra esserne assolutamente convinto, tanto da riuscire a turbare con le sue affermazioni anche il suo interlocutore radiofonico, Nick Margerrison, durante una intervista su Kerrang! Radio.

Una carriera di tutto rispetto, che gli ha garantito accesso anche ad informazioni che vengono a quanto pare tenute nascoste da almeno 60 anni in ambienti militari e governativi.
Nonostante in interviste passate l'astronauta si sia lasciato andare ad affermazioni possibilistiche sulla esistenza di extra-terrestri nei nostri cieli e di un cover-up istituzionale, questa volta sembra non avere più peli sulla lingua e si espone con rivelazioni clamorose, soprattutto considerando la sua esperienza e credibilità.

Edgar Mitchell infatti non è solo un pilota e astronauta dal 1966, ma ha anche conseguito una Laurea in Ingegneria Aeronautica e un Dottorato in Aeronautica e Astronautica.
Lo scienziato americano era già al corrente delle innumerevoli visite degli ufo alla Terra durante il suo ingaggio alla NASA, ma puntualmente queste venivano tenute nascoste.

A quanto pare gli alieni non hanno intenzioni ostili, altrimenti ci avrebbero già spazzato via, considerato che la nostra tecnologia non si avvicina neanche lontanamente a quella dei visitatori extra-terrestri.

Delle fonti interne alla NASA, che hanno avuto contatti con gli alieni, li definirebbero molto simili a quelli dell'immaginario collettivo, quindi con corpo esile, testa e occhi molto grandi.
"Sono stato abbastanza privilegiato da sapere con certezza, - afferma senza ombra di dubbio Mitchell - che siamo stati visitati sulla Terra e che gli ufo sono un fenomeno reale.".

'E' stato tenuto segreto dai nostri governi per circa 60 anni - prosegue l'astronauta - ma lentamente le informazioni stanno sfuggendo al controllo e alcuni di noi sono stati abbastanza fortunati da essere stati informati su alcuni eventi.".
"Si sta verificando finalmente una sorta di apertura. Credo che ci stiamo avvicinando ad una rivelazione ufficiale e molte organizzazioni si stanno già muovendo in questa direzione.".

Tra le tante affermazioni "forti" dell'ex-pilota, la conferma sul caso Roswell ed altri casi similari che sono ancora sotto investigazione e che anche altri coinvolti negli atterraggi sulla luna sono al corrente di come stanno le cose realmente.
Un portavoce della NASA, a seguito di questa intervista, ha ribadito che l'Agenzia non segue gli ufo e non è coinvolta in nessun tipo di occultamento di informazioni riguardanti la vita aliena sulla Terra o altrove nell'universo.".

'Il Dr Mitchell è un grande americano, - si è affrettata a smentire l'agenzia spaziale americana - ma noi non condividiamo le sue idee su queste tematiche.".

Fonte: Terni In Rete


http://www.nonsoloaerei.net/2008/07/ufo-astronauta-nasa-ne-conferma.html

mercoledì 25 giugno 2008

GRAN BRETAGNA : 13 UFO RIPRESI CON IL TELEFONINO

25/6/2008 (15:10) - L'AVVISTAMENTO DI UN GRUPPO DI MILITARI INGLESI
"Tredici Ufo ripresi sul telefonino"





In Gran Bretagna scoppia la psicosi. Il caporale Mark Proctor: «Erano come cubi rotanti di molteplici colori»
LONDRA
Oggetti non identificati sul cielo della Gran Bretagna. Alieni in visita? Anche i più scettici questa volta dovranno ricredersi. Dopo l'ultimo incredibile avvistamento, fatto da un gruppo di militari inglesi, è scoppiata la psicosi Ufo. La notizia è apparsa sulla prima pagina del ’Sun’ ed ha subito scatenato la curiosità di appassionati e non.

Alcuni soldati della caserma di Tern Hill a Market Drayton nello Shropshire hanno dichiarato di aver avvistato sabato 7 giugno mentre erano di pattuglia «tredici Ufo» e di essere riusciti a riprenderli sul telefonino. Il caporale Mark Proctor, 38 anni, non ha dubbi su quello che ha visto: «Ero di guardia quando ho sentito alcuni ragazzi da fuori gridare. Sono corso fuori per vedere che il trambusto era provocato da 13 oggetti in aria. Zizagavano rapidamente ma sono riuscito a filmarne due prima di vederli scomparire. Erano come cubi rotanti di molteplici colori».

Altri compagni però non confermano totalmente questa versione. Un militare ha raccontato una storia leggermente diversa, stimando la «flotta» aliena in 30 oggetti non identificati (Ufo). Nel complicato caso è intervenuto anche il ministero della Difesa che non ha smentito la notizia dell'avvistamento. Il portafoce della Difesa ha rassicurato i cittadini: «Ci occupiamo di ogni notizia sugli Ufo per verificare se rappresentino una minaccia militare». Venerdì scorso sempre il Sun aveva riferito che un elicottero della polizia era stato «affrontato» da un altro Ufo nei cieli del Galles. Gli agenti avevano evitato all’ultimo minuto di scontrarsi con «un oggetto rotante bordato di luci multicolori sui bordi», raccontò il giornale, sottolineando che l’elicottero provò a inseguire l’Ufo ma dovette desistere poco dopo perchè a corto di carburante.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200806articoli/34132girata.asp


Psicosi ufo in Inghilterra
Un militare ne ha avvistati 13
Una volta notati gli oggetti misteriosi, Mark Proctor li ha filmati con il suo cellulare e ha poi fatto rapporto sull'accaduto ai suoi superiori
La psicosi degli Ufo va sempre di moda, da tutte le parti. Questa volta in Inghilterra un militare britannico ha raccontato al tabloid 'Sun' di aver avvistato nella notte del 7 giugno tredici ufo che sorvolavano i cieli sopra la caserma di Tern Hill, a ovest dell'Inghilterra. Il caporale Mark Proctor si trovava all'esterno dell'edificio insieme ad altri militari per adempiere al turno di guardia. Una volta avvistati gli oggetti misteriosi, Proctor li ha filmati con il suo cellulare e ha poi fatto rapporto sull'accaduto ai suoi superiori. Il ministero della Difesa sta analizzando da ieri il video e ha ordinato a Proctor di non rilasciare ulteriori dichiarazioni su quanto avvenuto. L'avvistamento risale a due ore prima che si verificasse l'incontro dell'elicottero della polizia con un misterioso oggetto nei pressi di Cardiff. Nella stessa notte, una coppia aveva segnalato di essere stata seguita da una luce mentre viaggiavano in autostrada. Ieri inoltre sono stati diffusi i filmati di un giovane che mentre passeggiava con il cane ha ripreso sette oggetti volanti non identificati.
http://unionesarda.ilsole24ore.com/mondo/?contentId=30007

lunedì 11 febbraio 2008

SVELATO IL MISTERO DELLE SFERE DI LUCE

14-01-2007 14:22:56
Le tanto misteriose sfere di luce dette anche ORB in campo fotografico, attribuite spesso a fenomeni paranormali o strettamente legati all'avvistamento di UFO o a Crop Circles, sono state ricreate in un laboratorio scientifico del Brasile. Il filmato dimostra chiaramente come i ricercatori siano riusciti a stabilizzare queste sfere luminose in laboratorio utilizzando strumentazione non atipica.

Questi fenomeni sono stati raccontati in tutte le salse. Pochi sono stati coloro che si sono limitati a riportare ciò che hanno visto: sfere di luce fluttuanti. La fantasia scatenata dagli Orb fotografici ha dato origine a storie di fantasmi, come il famoso caso dell'Oregon dove questo oggetto luminoso avrebbe attraversato la screen door (la classica porta delle case statunitensi, quella che monta solitamente una rete metallica per la ventilazione) e avrebbe percorso parte della casa per poi scendere in cantina distruggendo un mangano. Un'altra storia racconta di un Orb che avrebbe rimbalzato per ben 20 volte sulla testa di un insegnate russo prima di sparire.

In campo scientifico una teoria suggerisce che il fenomeno dipenderebbe da una elevata ionizzazione di una entità plasmatica combinata all'effetto di campi magnetici, un'altra invece attribuirebbe l'apparizione di queste sfere alla formazione di mini buchi neri. Secondo John Abrahamson e James Dinniss della University of Canterbury le Orb si formerebbero quando il fulmine colpisce il terreno trasformando il silicio, contenuto nella sabbia e nel terreno, dallo stato solido a quello gassoso. Mentre il vapore si raffredda, la condensazione del silicio a contatto dell'ossigeno genererebbe una combustione con emissione di calore e luce. Da quest'ultima intuizione gli scienziati Antonio Pavao e Gerson Paiva dell'università federale di Pernambuco in Brasile avrebbero utilizzato dei wafers di silicio da 350 microns di spessore in mezzo ai quali avrebbero piazzato due elettrodi alimentati da una tensione di 140 ampere. Per un paio di secondi poi sono stati separati i due elettrodi generando un arco voltaico che ha vaporizzato il silicio. Durante questo esperimento si sono formate della palle fluorescenti delle dimensioni simili alle palline di ping pong per una durata anche di 8 secondi. Esse, a detta di Pavao, sembravano comportarsi come se avessero un'intelligenza, formavano forme di luce che ricordavano le spirali di fumo, variando il colore dal blu all'arancio. Si suppone che la temperatura raggiunta da queste sfere si aggiri attorno ai 2000 gradi Kelvin (è sufficiente togliere 273,15 gradi, cioè il valore dello zero assoluto, per ottenere i gradi Celsius).



www.pianeta.com x
http://www.pianeta.com/map/index.php/idQ15157/tipoQ/shwDAQsi/ricercaQ31/shSCQ359/pidQ18

le sfere di luce

le sfere di luce

Un altro fenomeno apparentemente correlato ai Crop Circles è quello delle "sfere di luce volanti", viste volteggiare sulle (o nei pressi delle) formazioni, nel corso degli anni, da numerosi testimoni. Le loro dimensioni sono piuttosto piccole ed emettono una luce bianca brillante, a volte leggermente ambrata. Le testimonianze sono supportate da foto e da una dozzina di filmati, realizzati da ricercatori quali Steve Alexander, Foeke Kootje, i fratelli Von Durckheim, Bert Janssen e Stuart Dike (e Peter Sorensen N.d.R.). In particolare in Inghilterra, tali fenomeni luminosi, osservati poco prima dell’apparizione di un Crop Circle, sono stati associati alla stessa generazione delle tracce misteriose! Ad esempio, durante una notte d’estate del 1999, l’olandese Robbert van der Broeke notò una piccola luce nel cielo, sul campo di grano dietro casa sua, che sembrava una stella brillante.


Un oggetto luminoso ripreso in video, il 18 Giugno 2000, nei pressi della formazione denominata "Tilted Triangle", in Gran Bretagna.

Si rese subito conto che non poteva trattarsi di una stella, perché si muoveva lentamente. Ad un certo punto la luce si allungò in una forma ellittica e stazionando a pochi metri sul campo. Quindi sparì, come una tv spenta all’improvviso. Robbert corse sul campo e scoprì un crop appena formato. L’aria, il crop e il suolo erano caldi. Ovviamente questa è davvero una storia fantastica e ci sono dozzine di spiegazioni banali per le affermazioni di questo testimone oculare (in termini di eccessivo uso di alcool, troppa fantasia, disperato bisogno di attenzione o semplicemente uno scherzo).

LA FONTE:
Radiazioni?

Tuttavia, molti altri hanno raccontato storie identiche, in tutto il mondo e in ragione dei numerosi rapporti attendibili (ed evidenze fisiche come impronte circolari bruciate) sulla presenza di tali sfere volanti luminose, ho avviato ricerche biofisiche in loco. Sono stati raccolti 1500 steli da zone scelte accuratamente, etichettati, fatti essiccare per tre mesi e quindi esaminati a fondo. Uno degli esperimenti mirava a determinare la lunghezza dei nodi delle piante: questi appaiono di solito come semplici rigonfiamenti o ispessimenti di una zona dello stelo delle piante di grano, ma nei campioni prelevati dai Crop Circles questi apparivano decisamente troppo allungati. Ci sono meccanismi biologici e naturali (ad es. gravitropismo) che possono causare in effetti un allungamento dei nodi degli steli, ma in questi casi l’incremento della dimensione del nodo non supera mai il 10-20% del totale. Negli steli rinvenuti nei Crop Circles invece la percentuale di allungamento è notevolmente superiore.
Secondo il dottor Levengood, l’incredibile crescita del nodo potrebbe essere il risultato di un surriscaldamento superveloce causato da radiazioni elettromagnetiche. Ha raggiunto questa conclusione dopo aver notato che gli steli (o fusti) comuni, dopo un breve tempo nel forno a microonde, rivelavano modifiche simili a quelle riscontrate nei campioni presi dai Crop Circles. I 1500 fusti della formazione analizzati, sono stati misurati con l’uso di un programma computerizzato di mia ideazione, che analizzava automaticamente le foto digitali dei campioni (vedi foto). Con questo utile strumento si può stabilire la lunghezza dei nodi con l’accuratezza di un decimo di millimetro, eliminando qualsiasi effetto di pregiudizio sperimentale (in modo da produrre il perfetto "blind study"). Un risultato di queste misurazioni è riscontrabile nel Grafico. Ogni barra verticale rappresenta la lunghezza media di 20 steli in una posizione particolare all’interno del cerchio. La barra di sinistra rappresenta la posizione ad un’estremità del cerchio, le altre tre rappresentano posizioni equidistanti verso il centro del cerchio, la barra centrale rappresenta la situazione al centro del cerchio e il resto delle barre la situazione a posizioni simmetriche verso la parte opposta del cerchio. Si è scoperto che la lunghezza media dei nodi al centro del cerchio era superiore al doppio della lunghezza dei controlli nel crop, ben maggiore dunque di quanto possa essere spiegato da meccanismi biologici. Ancora più rimarchevole, è comunque, la perfetta simmetria del grafico. La stessa precisa simmetria è stata rilevata in altre tre sezioni trasversali all’interno del cerchio. Si tratta di una scoperta straordinaria: l’allungamento dei nodi aveva esattamente la stessa simmetria della formazione stessa: circolare. Il che indica che qualsiasi meccanismo abbia creato i Crop Circles, ha causato anche l’effetto dell’allungamento dei nodi. Se questa formazione fosse derivata semplicemente dall’appiattimento dell’erba con un asse, come molti vogliono farci credere, non ci sarebbe alcuna ragione per la crescita dei nodi al centro del crop. Come spiegare che una pianta sa che c’è un cerchio in campo? Come sa di appartenere a quella determinata formazione? Ovviamente, la pianta non lo sa, deve esserci dunque un’altra spiegazione. E l’abbiamo trovata, usando un modello elettromagnetico: abbiamo determinato la quantità di allungamento dei nodi relativamente a come dovrebbe essere quando una piccola fonte sferica di radiazioni, ad un’altezza di molti metri sopra il campo, fosse la causa dell’effetto di rigonfiamento del nodo. Si è scoperto che i valori misurati per la lunghezza media dei nodi corrispondevano perfettamente ai valori teorici se la fonte di radiazioni fosse stata ad un’altezza di quattro metri e dieci centimetri (il che coincide totalmente con le affermazioni dei testimoni).

fonte:http://www.edicolaweb.net

http://www.telealtobut.it/aliendre/notizie/Crop_sfere.html

UFO-OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI

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UFO: oggetti volanti non identificati
L’acronimo UFO, com’è noto, significa “Unidentified Flying Objet”, ovvero “Oggetto Volante non Identificato”. UFO è pertanto una parola assolutamente neutra, che non contiene in sé nessun tipo di ipotesi interpretativa. Se, ad esempio, io vedo qualcosa in cielo e solo dopo qualche minuto capisco che si tratta di una rondine, ho tutto il diritto di affermare che, per quei minuti, la rondine è stata per me un UFO. Nel linguaggio comune e in quello dei media, tuttavia, il significato corretto della parola UFO è stato travisato. Molto spesso, infatti, essa è usata come sinonimo di “manufatto tecnologico costruito da civiltà intelligenti extraterrestri”. Anche la maggior parte di coloro che definiscono “ufologi” è, di solito, profondamente convinta che gli UFO siano il prodotto di civiltà tecnologiche extraterrestri. Si tratta però di una convinzione a priori e non di una conclusione raggiunta in seguito a un obbiettivo esame di dati concreti. Tutti i dati sinora esaminati, infatti, non hanno prodotto alcun elemento a sostegno della natura tecnologica-extraterrestre degli UFO.

La comunità scientifica, quasi all’unanimità, ritiene che sia piuttosto probabile che in qualche remota parte dell’universo possano esistere pianeti, con caratteristiche simili a quelle del nostro, sui quali sia stata possibile l’evoluzione di forme di vita. Inoltre, alcune di esse potrebbero anche aver raggiunto elevati gradi di civiltà e sviluppo tecnologico. Tant’è che sono stato intrapresi studi sistematici per la ricerca di eventuali forme di vita ( ad esempio il celebre progetto SETI: Search Extra Terrestrial Intelligence). Tuttavia, altrettanto unanimemente, gli scienziati ritengono altamente improbabile che tali eventuali abitanti dell’universo siano riusciti a raggiungerci e a mettersi in contatto con noi. I motivi di tale scetticismo derivano, innanzitutto, dalle difficoltà concettuali legate alle enormi distanze che ci separerebbero dai nostri fratelli cosmici. Ammettendo pure che ipotetiche astronavi aliene viaggino a velocità prossime a quelle della luce (nulla può viaggiare a velocità superiore), infatti, i tempi di percorrenza delle enormi distanze cosmiche rendono la probabilità di un contatto estremamente bassa. Inoltre, ciò che induce gli scienziati a non credere all’origine extraterrestre degli UFO è soprattutto la totale mancanza di prove in tal senso. Al di là di quello che sostengono gli ufologi, infatti, la quasi totalità degli UFO è stata interpretata perfettamente senza bisogno di scomodare gli extraterrestri.

Come ognuno di noi ben sa, in tutto il mondo salta continuamente fuori qualcuno che sostiene di aver visto astronavi aliene e addirittura di aver avuto contatti diretti con esseri intelligenti non terrestri. In questa enorme massa di testimonianze si può trovare, ovviamente, una casistica molto eterogenea. Vi sono sicuramente persone in mala fede che speculano sulla credulità altrui (l’esempio più recente è quello del filmato della presunta autopsia dell’alieno di Roswell: è ormai opinione anche dei più seri ufologi che si tratta di un falso costruito appositamente per scopi commerciali). Vi sono mitomani che inventano le storie più strampalate per attirare su di sé l’attenzione dei media che, immancabilmente, si prestano al gioco di costoro. Esistono anche semplici burloni che si divertono a prendere in giro il prossimo. Inoltre, molti individui, che avrebbero avuto contatti diretti con alieni e che avrebbero subito da questi ultimi atti di violenza e curiosi esperimenti biologici (per lo più a sfondo sessuale), più che degli ufologi dovrebbero suscitare l’interesse degli psicopatologi. Essi, infatti, dimostrano evidenti problemi psichici o per lo meno percettivi.

Infine vi è, per fortuna, anche una porzione, non indifferente, di persone in perfetta buona fede, con capacità psichiche e percettive normali, che hanno effettivamente visto qualcosa di reale. In tutti i casi in cui è stato possibile studiare la natura di questi avvistamenti, si è riusciti a fornire una spiegazione che non richiede affatto di tirare in ballo gli alieni. Anche in questo campo la casistica è molto vasta. Può trattarsi di aerei militari, di corpi celesti, di satelliti artificiali, di palloni sonda, di insoliti fenomeni atmosferici, ecc…Nell’ambito di questi ultimi, vale la pena accennare alle nubi lenticolari e ai fulmini globulari.

Quelle lenticolari sono particolari nubi che assumono casualmente una forma che rassomiglia moltissimo a quella del classico disco volante, che la fantascienza ci ha abituato a considerare un veicolo extraterrestre per eccellenza.

I fulmini globulari (in inglese ball lightning) appaiono come sfere luminose, di vario diametro, che fluttuano lentamente nell’aria e possono assumere colorazioni diverse (rosso, arancione, giallo, bianco e blu). Essi hanno un comportamento imprevedibile: quando vengono a contatto con un oggetto possono svanire all’improvviso, silenziosamente o con una violenta esplosione o cambiare repentinamente posizione. Anche se finora non si sa molto su questi insoliti fenomeni, numerosi sono i casi documentati.

Varie sono le teorie che sono state proposte per interpretare l’insolito fenomeno. Quelle più accreditate considerano i fulmini globulari sfere di plasma, ovvero gas ad alta temperatura in cui i singoli atomi sono quasi completamente ionizzati. Alcuni ricercatori sono riusciti a riprodurre in laboratorio, con tecniche varie, fulmini globulari anche di notevoli dimensioni.

La loro insolita forma e il loro strano comportamento li rendono ottimi candidati per spiegare numerosi avvistamenti di UFO.

Per concludere un’ultima considerazione. E’ piuttosto singolare che la fenomenologia UFO sia una caratteristica dei nostri tempi, caratterizzati da un’elevata tecnologia che consente all’uomo e ai suoi manufatti di effettuare viaggi nello spazio. Quando questa tecnologia non esisteva e non era neppure immaginabile, nessuno ha mai creduto di vedere dischi volanti o astronavi aliene (a questo proposito, non sono degne di considerazione le deliranti affermazioni di alcuni fanta-archeologi). Tutto sommato, se le civiltà extraterrestri sono tanto più progredite di noi, avrebbero potuto manifestarsi anche nel passato, quando la nostra tecnologia era ancora a livelli primitivi. Per contro, nel passato, in epoche di dominante misticismo e religiosità, erano frequenti i casi di persone che sostenevano di essere stati oggetto di manifestazioni divine, demoniache o comunque soprannaturali.

Queste correlazioni tra condizioni socio-culturali e credenze individuali dovrebbero essere oggetto di più approfonditi studi sociologici e dovrebbero ulteriormente alimentare un sano scetticismo nei confronti di tutte le affermazioni straordinarie.

Tratto da: I quaderni del CICAP n°1 “Paranormale o normale?” di Silvano Fuso
CICAP Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale
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UFOTEL

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Attualità ufologica al telefono
Notiziario settimanale aggiornato ogni mercoledì pomeriggio

a cura del CISU, Centro Italiano Studi Ufologici

casella postale 82, 10100 Torino

tel. (011) 329.02.79



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Numero 117 - 2 aprile '97





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Settimana in gran parte negativa per l'informazione ufologica.

In sommario:


- i retroscena ufologici sulla setta suicida;
- falsificati documenti ufficiali americani;
- due bufale d'argento agli UFO;
- in edicola su cd-rom il sito Internet del CISU.





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I RETROSCENA UFOLOGICI DELLA SETTA SUICIDA AMERICANA
Il principale spunto per parlare male degli UFO e dell'ufologia nell'ultima settimana è stato naturalmente il suicidio collettivo in California di 39 adepti di una setta pseudo-ufologica. Ne hanno ampiamente ed esageratamente parlato tutti i mass media degli ultimi sette giorni, da quando mercoledì 27 marzo sono stati trovati i cadaveri in una villa di San Diego. Ci limitiamo quindi a riportare alcuni retroscena poco noti e qualche commento.

Il fondatore e animatore del gruppo era il sessantaseienne Marshall Applewhite, personaggio già ben noto a metà degli anni '70 quando con la sua compagna girava in auto gli Stati Uniti per fare conferenze e trovare proseliti per un movimento denominato Metamorfosi Umana Individuale, predicando la prossima fine del mondo da cui solo un gruppo di eletti sarebbe stato salvato dagli UFO. Al fatidico appuntamento, però, gli extraterrestri non si erano presentati, il mondo non era finito e "i due" predicatori erano spariti con tutti i soldi dei loro ingenui seguaci. La vicenda ebbe ampio risalto sui giornali [Newsweek, 20 ottobre '75] e fu oggetto di attenzione degli studiosi (ne hanno parlato anche vari libri editi in Italia, fra cui "Dei dell'Acquario" di Brad Steiger, e "Messaggeri di illusioni", di Jacques Vallee).

Di "Bo e Peep" (così si facevano chiamare) non si era più saputo nulla, fino al recente tragico epilogo, ma il "guru spaziale" aveva proseguito le attività anche dopo la morte della compagna, ed aveva raccolto un nuovo gruppo di seguaci (chiamato stavolta "Porte del Cielo" e finanziato con attività di consulenza informatica). Il sistema di credenza della setta era basato sull'attesa del momento in cui avrebbero potuto abbandonare il corpo fisico per trasferirsi su un'astronave aliena che li avrebbe portati su un altro pianeta. Il segno celeste che ha precipitato le cose è stata l'apparizione della cometa Hale-Bopp che - secondo voci diffuse nel sottobosco para-ufologico americano, di cui abbiamo già riferito - sarebbe accompagnata da una gigantesca astronave.

Alcuni studiosi hanno apertamente accusato proprio chi ha irresponsabilmente diffuso la storia del "misterioso compagno della cometa" di aver contribuito al suicidio. In realtà, nell'ambito di certe sette pseudo-religiose, anche gli eventi più innocenti possono essere interpretati in maniera imprevedibile, e va solo bene che nel nostro paese i leader dei pochi movimenti neo-religiosi che si ispirano agli extraterrestri (pur non disdegnando di tanto in tanto previsioni di apocalissi, regolarmente mancate) sono finora sembrati più interessati a portarsi a letto le proprie seguaci che a suicidarsi.

Non pochi studiosi hanno invece espresso la preoccupazione che la vicenda contribuisca a mettere in cattiva luce l'intero argomento ufologico, mischiando indebitamente agli occhi del pubblico chi studia seriamente il fenomeno e chi invece ne trae spunto per soddisfare mal riposti bisogni di spiritualità o addirittura farsi i soldi alle spalle degli ingenui e creduloni.





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ARRIVA ANCHE L'ASSICURATORE
A tal proposito merita ancora segnalare che sulla vicenda è piombato come un avvoltoio il noto assicuratore inglese, già assurto alla ribalta delle cronache per il falso risarcimento miliardario ad un falso rapito dagli UFO, il quale è arrivato a sostenere (contro ogni logica, tranne quella auto-promozionale) che il gruppo americano si era assicurato presso di lui proprio contro il rischio di essere rapito ed inseminato dagli alieni. A differenza della sua precedente bugia, prontamente sbugiardata dagli ufologi inglesi, stavolta tutti quelli che potevano smentirlo sono morti. Anche questo è un segno dei tempi: non è tutto UFO quello che luccica, ma spesso diventa oro per chi vuole approfittare dell'attuale moda degli UFO.





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FALSIFICATI DOCUMENTI UFFICIALI AMERICANI SUGLI UFO
Scandalo negli Stati Uniti per la recente scoperta che uno dei più noti e citati documenti ufficiali americani sugli UFO è stato in realtà contraffatto.

L'ufologo Robert Todd, pioniere da vent'anni nella caccia ai documenti segreti militari tramite la Legge sulla libertà di informazione, ha infatti trovato l'originale di un documento dell'USAF classificato "segreto" e redatto nell'ottobre 1947 dall'ufficio del generale George Schulgen, capo dei servizi segreti dell'U.S. Air Force, per sollecitare agli addetti militari all'estero l'invio di notizie di avvistamenti locali di dischi volanti.

Copia di tale documento - la cui esistenza venne rivelata nel 1986 da William Moore - è stata fatta circolare da autori come Stanton Friedman, Timothy Good, Bruce Maccabee, che lo citano nei propri libri ed articoli come la prova che già nel '47, proprio a seguito della pretesa caduta di un disco volante a Roswell, l'Aeronautica militare americana avesse indicazioni che i dischi volanti potessero essere velivoli extraterrestri.

Recuperando il documento originale, Todd ha scoperto che in realtà la copia finora nota risulta grossolanamente contraffatta: al posto delle frasi originali, in cui si parlava dei sospetti che i dischi fossero armi segrete russe, sono state inserite frasi che citano esplicitamente le parole "velivoli interplanetari", capovolgendone il senso. L'autore del falso ha addirittura ribattuto l'intero promemoria (e perfino la lettera di accompagnamento originale e gli allegati) con un'altra macchina da scrivere. [The Spot Report, 7 marzo; UFO Update, 5 marzo; Parascope, 17 marzo].

I sospetti cadono ancora una volta su Bill Moore, studioso ed autore a suo tempo molto noto per essere stato il primo divulgatore del caso Roswell nel 1980, ma anche per aver diffuso nell'87 i documenti (anch'essi poi dimostratisi falsi) del cosiddetto "Majestic 12", ed infine ampiamente screditatosi dopo aver ammesso di essersi prestato alla diffusione di informazioni false su incarico di ufficiali dei servizi segreti americani.





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DUE BUFALE D'ARGENTO AGLI UFO
Anche quest'anno, in occasione del 1' aprile, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale (CICAP) e la rivista "Scienza & Paranormale" hanno assegnato il premio "Bufala d'oro" per chi negli ultimi dodici mesi si è maggiormente distinto nella cattiva informazione sul paranormale.

Per quanto riguarda l'argomento UFO, il CICAP ha assegnato due "bufale d'argento": per la categoria "televisione" alla rubrica "Fatti e misfatti" condotta ogni domenica su Italia 1 da Giorgio Medail, "che ha settimanalmente presentato prove del tutto risibili per dimostrare che gli alieni sarebbero tra noi ed esisterebbe un complotto mondiale per nasconderlo"; per la categoria "personaggi" alla compagnia di assicurazione inglese GRIP, "per aver inscenato la beffa dell'assicurazione pagata al rapido dagli alieni" [CICAP-Hotline, 1 aprile]





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IN EDICOLA SU CD-ROM IL SITO INTERNET DEL CISU
Sono in edicola con gli UFO in copertina le riviste informatiche del Gruppo Editoriale Jackson, "Appliware" e "Startware", dedicate al software per computer dotati rispettivamente di sistemi Macintosh e Windows '95.

Sul CD-ROM allegato questo mese figura infatti quasi al completo UFO-Online, il sito Internet del CISU gestito da Maurizio Verga. E' un'ottima occasione per portare direttamente sul proprio computer le centinaia di pagine di testi, archivi ed immagini che costituiscono il più grande sito telematico italiano sull'argomento, ed uno dei più grandi e visitati al mondo.




http://www.arpnet.it/ufo/ufote117.htm

LINIZIO UFO

UFO
Dal 1947, anno del promo avvistamento ufficiale di un oggetto volante non identificato, gli avvistamenti di questi oggetti si sono ripetuti ad un ritmo impressionante. Il fenomeno comprende ipotesi di complotti piu' o meno mondiali di cover-up, rapimenti di ignari terrestri, segni di civilta' extraterrestri su Marte, astronavi che inseguono la cometa HaleBopp, eccetera. Anche qui e' impossibile fornire un elenco anche solo approssimativamente completo.

Roswell ed autopsie aliene
Roswell Homepage Tutto lo scibile su Roswell. Scettico
Spezzoni del famoso filmato di Santilli sull'autopsia dell'alieno.
Il filmato di Roswell e' un falso. Lo possiamo dire con certezza perche' in questo sito, che mostra anche immagini del famoso filmato di Santilli, sono mostrate anche le vere foto dell'alieno recuperato nel 1947 a Roswell.
Di parere diverso e' Peter Duffie, un prestigiatore molto critico verso il CSICOP che in questa pagina espone el contro-obiezioni alle obiezioni scettiche sul filmato. A sua volta, rimanda alla pagina curata da Teresa Carlson, sulle prove fatte sulla pellicola.
Fatevi da voi il vostro alieno di Roswell. Pagina scettico/demenziale, che fornisce molto materiale sull'autopsia aliena (incluso il fatto che l'eta' del filmato NON e' stata verificata dalla Kodak!) assieme agli indirizzi delle ditte necessarie per farne uno in casa. Con istruzioni passo-passo. Tra poco, esempi concreti di altre autopsie aliene "autentiche".
Associazioni
CISU Il Centro Italiano Studi Ufologici. Tratta con molta serieta' le tematiche UFO. Lavora insieme al CICAP. Scettico. Mantiene una rete di informazione su studi ufologici, UfoDatanet, con molte informazioni e diversi workgroups attivi.
Centro Ufologico Nazionale (CUN). Molto meno scettico. FAQ sugli UFO, inchieste, lista di link ufologici nel mondo. Utili consigli su cosa fare nel caso avvistaste un UFO.
Men in Red. Ufologia radicale. Come mescolare in un cocktail esplosivo gli UFO e teorie di sinistra antagonista. Il loro motto: No coverup-no copyright. E' il momento di portare il conflitto la' dove nessuno e' giunto prima, e il movimento antagonista negli spazi interplanetari. Assolutamente demenziale.
Il SIMPOS ha una pagina dedicata ad UFO e crop circles. In particolare, citano l'UFO Skeptic's page, of Robert Sheaffer, e l'Internet UFO Skeptics site. Bellissimi esempi di Crop Circles, a cura di chi li ha fatti.
The Millennium Group "Where Thruth in Science Begins". Associazione che difende scienziati incompresi con teorie rivoluzionarie. La maggior parte di queste teorie riguardano catastrofi da allineamenti cosmici, la Sfinge su Marte, ma ora si occupano anche di alternative alla tettonica a zolle (utile per dimostrare cose tipo continenti misteriosi).
Proxima di Centaure, associazione ufologica francese. Foto di strutture su Marte, avvistamenti, ecc.
USAC o Centro Accademico Studi Ufologici. Siccome gli UFO sono cattivi e crudeli, i contattisti stile Bongliovanni, che ricevono da loro messaggi positivi, sono sicuramente dei cialtroni, oppure sono pagati dai servizi segreti terrestri per confondere le acque. Se avete paura di essere rapiti dagli alieni e volete organizzare un comitato di resistenza contro le loro intollerabili angherie, l'associazione che se ne occupa e' bell'e pronta. Il sito contiene anche riferimenti a tecnologie avanzate, free energy e temi affini.
Coverups
CIA's Role in the Study of UFOs, 1947-1990. Articolo di Gerald K. Haines (uno storico del National Reconnaissance Office), pubblicato su Studies In Intelligence Vol. 01 No. 1, 1997 ma redatto intorno al 1995, pubblicato in origine come studio interno alla CIA e declassificato nel luglio 1997. La CIA incoraggiava leggende su UFO quando gli avvistamenti riguardavano oggetti militari top secret.
The Enterprise Mission. Associazione che mette a disposizione interesanti documenti (garantiti autentici, tanto e' vero che ci sono i GIF delle pagine) su: Politica della NASA di occultare evidenze di intelligenza aliena (Brookings Report); autenticita' degli "artefatti" marziani (Mc Daniel Report)
Citizens against Ufo Secrecy (CAUS). Associazione statunitense che si batte contro i cover-up governativi sugli UFO. Nonostante tutto, mantengono un accettabile livello di serieta'.
Marte e sfingi
La faccia su Marte. Segno evidente di una antica civilta' marziana? La "faccia" fa parte di un complesso di strutture rocciose battezzato La citta'. Vedi anche l'ultimo libro di Hancock e Duval: The Message of the Sphinx.
Nell'Aprile 1998 la sfinge e' stata riosservata da Mars Orbiter. La nuova immagine, a risoluzione molto maggiore, rileva un'anonima collina senza nessuna traccia di strutture artificiali.
Una seconda faccia su Marte. Decisamente meno suggestiva della prima, anche se c'e' chi invece pensa assomigli al comandante Picard, dell'USS Enterprise. Una foto dele facce 1 e 2.
La Faccia e' stata costruita da angeli malvagi, sotto il dominio dell'Anticristo. Queste creature diaboliche sono responsabili anche dell'esplosione del 4^ pianeta (di cui rimane la fascia degli asteroidi), dei "crop circles" e degli avvistamenti UFO.
E gia' che siamo in tema, the images NASA doesn't want you to see foto dalla missione Pathfinder che mostrano sulla superfice di Marte misteriose strutture, e persino un autentico cane lupo!!!!
Altro
Pleiades Di tutto e su tutto, a cura di Derrel Sims, noto cacciatore di alieni. Impianti alieni, con foto e descrizione dell'estrazione chirurgica. Tutto quello che avreste voluto sapere sull'IPU (Interplanetary Phenomena Unit), un'agenzia USA iper-segreta finanziata solo con fondi neri, il vero Stargate. Circa 50 links a tematiche UFO. Per una rassegna critica del lavoro di Sims, e dei cosidetti "impianti" alieni, vedi un articolo di Massimilano Teso da: "Le scienze Occulte", n. 20 (30 Novembre 1997).
Presenze aliene sulla Terra, adduzioni e simili. In italiano.
C'e' una astronave dietro alla Hale Bopp? O e' solo una stella? Questa immagine dell'Hubble Space Telescope mostra chiaramente l'astronave (o no?) Purtroppo qualcuno l'ha vista cosi' bene da suicidarsi per salire a bordo :-(. Per informazioni serie, un bel sito sulla cometa HaleBopp. Tutti i misteri della Hale Bopp sono anche riportati nella home page di Gary D. Goodwin. Catastrofi di vario tipo ancora incombono sul Sistema Solare
UFO in Toscana. Ricerca dettagliatissima sugli avvistamenti nei cieli toscani. Paleoastronomia, i misteri degli etruschi, forse discendenti diretti dei mitici Atlantidei, ne e' la prova l'affinita' dell'etrusco con l'attuale Quechua (lingua andina).
Pagina paleoastronautica di Matteo Scalabrin. Collaboratore del CUN, ha scritto alcuni lavori su UFO nel passato.
Hitler e' vivo grazie agli UFO. I contatti del 3^ Reich con gli UFO, e cosa c'entra questo con il fattoche Hitler e' ancora vivo. Le V7, i dischi volanti costruiti dalla LiftWaffe, e un sacco di altre interessantissime rivelazioni.
Chupacabras. Mostro che divora (succhia) le capre ed altro bestiame, in particolare a Portorico. Probabilmente solo attacchi da parte di carnivori selvatici, ma c'e' chi la pensa diversamente.
http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/ufo.html

DAL SITO NOTIZIE UFO

www.notizieufo.com, giugno 02

ESCE UFO, PRIMO LIBRO DI MOROCUTTI DEL CICAP

di Alfredo Lissoni

"Ach, tremenden, Morocutti!", avrebbero detto le Sturtruppen di Bonvi. É un vero pugno nello stomaco per gli extraterrestrialisti più convinti il suo primo libro, "UFO", edito nella collana dei Quaderni del Cicap (per ordinarlo, www.cicap.org). Un volume imperdibile, che rappresenta ciò che dei dischi volanti pensa l'altra campana, quella scettica, e che propone tematiche ed argomentazioni logiche che certo faranno arrabbiare non pochi lettori CUN (e persino qualcuno del CISU; da sottolineare che l'autore, già iscritto al CUN e poi al CISU, ha infine aderito al Cicap); argomentazioni che a ben vedere sono però inoppugnabili. Forse per il suo retaggio di ufologo pentito (ci si consenta questo termine), Marco Morocutti, progettista elettronico nei sistemi a microprocessore, sa dove mettere le mani e, sebbene il libro sia una raccolta di articoli di diversi autori (memorabili quelli di Margherita Hack e di Tullio Regge, che svela inediti retroscena sulla sua celebre "risoluzione" CEE), Morocutti riesce a legarli tutti con il sottile e resistente filo della logica razionale più ferrea. Per questo il volumetto, 105 pagine, si legge tutto d'un fiato, come un'indagine alla Sherlock Holmes. La ragione vi fa da padrone, in effetti, e l'autore solleva non pochi dubbi legittimi su alcune delle tematiche più spinose. Da ex ufologo, l'autore sa benissimo quali nervi scoperti toccare. E si domanda: possiamo a buon titolo inserire l'ufologia fra le discipline scientifiche, o dobbiamo piuttosto considerarla una scienza mancata, se non addirittura una pseudoscienza? Impietosamente, l'autore commenta la dissacrante disamina del caso Roswell di Leon Jaroff e contesta le analisi del Santilli Footage, mettendo bene in mostra le incongruenze di ciò che chiama "l'operazione Roswell"; anzi, lascia la parola a Renzo Cabassi del CISU che a sua volta commenta senza pietà: "Definire una bufala la saga dell'autopsia dell'alieno non è corretto. Si tratta di un vergognoso atto illegale, una vera e propria truffa, perpetrata da individui ben identificabili e appoggiata con la complicità, almeno nel nostro paese, dei principali media e, vergogna delle vergogne, dalla televisione di Stato. La condanna a certo mondo ufologico che ha appoggiato, condiviso se non organizzato l'operazione è senza appello". E sebbene queste conclusioni siano opinabili, come pure, a nostro avviso, l'autenticità della pellicola sia ancora materia di discussione, ecco che Morocutti chiude subito la bocca al lettore dubbioso inserendo immediatamente dopo un altro articolo, di Andrea Zoboli, che spiega dettagliatamente (ed in maniera divertente), come costruire un pupazzo alieno da sottoporre a finta autopsia, per una cifra modica, inferiore al mezzo milione. Tutti trucchi, allora? Noi non lo crediamo, ma certo l'autore insinua il dubbio che sugli UFO la stampa ci marci. E prima ancora che il lettore coinvolto in questo viaggio nel mistero possa elucubrare, inserisce un nuovo articolo, integralmente suo, su una pacchiana bufala organizzata dalla stampa bresciana nel luglio 1997: il "marziano verde" trovato in un pollaio. Marziano che, ad un esame più attento, risulta essere una razza manipolata (già nel 1962 la Domenica del Corriere aveva lanciato un analogo "scoop", ma Morocutti ci svela che in realtà è dal 1558 che la "raja clavata" viene tagliata e piegata, per assumere forma umanoide, dai burloni di mezzo pianeta).

Giustamente si dirà: ma questo cosa c'entra con l'ufologia? Nulla, in effetti. Ma resta il fatto che, nel caso specifico, un importantissimo quotidiano bresciano pompò il caso a sufficienza; decodificando, anche la stampa ha le proprie responsabilità quando gonfia casi a sensazione, da quelli più grezzi a quelli più sofisticati. Ed ecco che, leggendo, immediatamente pensiamo: ma gli UFO non sono solo questo, la gente vede veramente qualcosa nel cielo. E come se l'autore ci leggesse nella mente (in fondo, il Cicap non s'occupa forse di paranormalità?) ecco che parte il nuovo insert, sui fenomeni atmosferici misinterpretati: si va dalle nubi lenticolari alle luci di Hessdalen, con un ricco articolo dell'astrofisico Massimo Teodorani, sino ad un arcidocumentato pezzo di Albino Carbognani sui fulmini globulari. A quel punto nella mente del lettore UFOconvinto scatta l'estrema difesa: ma ci sono anche le tracce fisiche, quelle al suolo. E prontissimo, il nostro autore ci propone un pezzo di disamina sui cerchi nel grano, mostrando anche il finto crop realizzato a Rovigo dal Cicap (crop invero alquanto grezzo ed artigianale). A quel punto il fideista disorientato lancia un appello alla scienza. Risponde il pezzo di Tullio Regge, fisico, ma il titolo è impietoso: Star Trick, alla ricerca di balle spaziali. Esasperato, il lettore bombardato dal rigore di questi ragionamenti, si domanda allora se l'ufologia abbia un senso. Ed ancora una volta, anticipandone le mosse come uno scacchista di razza, Morocutti gli propone un dibattito (in realtà due articoli sullo stesso tema) dello scettico James Oberg ("L'ufologia è una scienza fallita?") e di Edoardo Russo ("Una ragione d'orgoglio"); a quest'ultimo Morocutti rimprovera però il fatto di "contestare gli scettici fino a non riconoscerne l'esistenza, mostrando così come su certi aspetti di fede l'indagine ufologica non abbia ancora voltato pagina. Al semplice dubbio non si concede neppure la dignità di esistere: non male, per chi vorrebbe rivoluzionare la scienza".

In effetti in questo libro gli ufologi non ci fanno una gran bella figura; e al lettore, che infine si vede crollare le sue granitiche certezze e che, in rivalsa, pensa di correre a comperare una tonnellata di libri pro-UFO per provare la bontà delle proprie idee, l'autore, ancora una volta in anticipo sulle mosse, inserisce a conclusione una bibliografia ragionata di Andrea Baravalle. Una bibliografia alquanto atipica, però, dato che mette in luce anche l'animo cattivo di certi autori extraterrestrialisti: il lettore non informato scopre così che lo "psicologo" Richard Boylan non solo si guarda dal dire, nel suo libro sugli IR-4, di essere convinto di essere stato rapito dagli alieni, ma sorvola anche sul fatto di essere stato radiato dall'ordine. La licenza di psicologo gli è stata infatti ritirata non già per questioni di orripilante cover up, ma perché "i suoi colleghi hanno ritenuto poco consono all'etica professionale, da parte di Boylan, l'entrare nella vasca da bagno in cui aveva fatto immergere (nude) le sue pazienti 'rapite dagli E.T.', per aiutarle a superare il trauma da abduction"... Allo stesso modo viene svelato, per chi non lo sapesse, che anche la celebre studiosa di abductions Karla Turner credeva di essere stata rapita dagli alieni.

Ovviamente non condividiamo l'impostazione scettica dell'autore e dei colleghi ai quali si rifà, presentandone gli articoli (tutti apparsi sulla rivista del Cicap "Scienza e paranormale"); riteniamo che vi siano ancora molti aspetti del caso Roswell (più che del controverso Santilli Footage) che debbano essere approfonditi, così come non ci sembra liquidabile il fenomeno dei crops facendo ricorso unicamente a dei burloni; ma stiamo parlando di misteri, per l'appunto; resta da capire se finti o se reali. Ciò nonostante, pur se in disaccordo con l'autore, riteniamo che il suo libro meriti ampiamente di essere letto, in quanto può affinare il nostro senso critico; inoltre è sempre enormemente utile sentire anche "l'altra campana" quando, come in questo caso, non si basa su affermazioni fumose o luoghi comuni, ma propone dati e fatti che non possono essere ignorati. E se l'autore appare scettico (quanto meno sulla matrice "esogena" del fenomeno UFO), come non dargli ragione quando scrive quanto segue? E cioè che "gli assolutismi sono nemici di ogni onesta indagine intellettuale, e questo gli scienziati lo sanno. Per quanto possa essere controverso, il tema degli OVNI non ha di per sé alcun motivo per sottrarsi agli strumenti della scienza, a patto però che si sia disposti ad accettare le conclusioni a cui il metodo scientifico consentirà di giungere, favorevoli o sfavorevoli che siano".

Per noi, ovviamente, questa ricerca è ancora in progress...
http://www.marcomorocutti.it/stampa/notizieufo%206-02.htm

ULTIME NOTIZIE UFO

FEBBRAIO 2008

(ANSA) - LONDRA, 08 FEB - In Gran Bretagna nel 2007 ci sono state 135 segnalazioni di avvistamenti di Ufo, un aumento del 40% rispetto al 2006. Nel 2006 sono stati avvistati 97 oggetti volanti non identificati. Le segnalazioni comprendono un presunto disco volante nella contea di Staffordshire e un velivolo triangolare veloce nella contea del West Yorkshire. Il ministero della Difesa rendera' pubblico l'archivio degli avvistamenti, rivela il quotidiano 'The Independent' (news del 9.02.2008)

«Fantastico, ben fatto Nasa! Inviate i miei più cari sentimenti agli alieni».. ha commentato un entusiasta McCartney in un comunicato diretto all'agenzia governativa americana; che «sia l'inizio di una nuova epoca in cui comunicheremo con miliardi di pianeti nell'universo».. ha commentato Yoko Ono vedova di John Lennon. Cosi la NASA celebra ii 45 dalla nascita del Deep Space Network, i 50 dal primo lancio di un satellite Usa, l'Explorer 1 ed i 40 della registrazione di Across the Universe, il brano dei Beatles (scritta da John Lennon) che verrà trasmesso nello spazio dal Deep Space Network della Nasa il 4 febbraio alle 19 (ora di New York). È la prima volta che la rete di antenne utilizzate per coadiuvare l'esplorazione del cosmo diffonderà una canzone verso l'universo. (news del 4.02.2008)

GENNAIO 2008

Texas. Dopo il clamoroso avvistamento di un presunto ufo inseguito da aerei F16 fatto da molti cittadini di Stephenville. Sono subito seguite smentite ,poi comunicati ufficiali con versioni opposte. Infatti prima i militari hanno negato la presenza di aerei militari in volo, poi nuova versione: un comunicato ufficiale del Pentagono assicura che non si è trattato di un'astronave aliena, ma semplicemente di alcuni jet F-16 dell'esercito in esercitazione: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=69&ID_articolo=1065&ID_sezione=138&sezione=Anteprime%20dagli%20Usa (news del 29.01.2008)

FiloDiretto. A tutti gli iscritti del CUN comunichiamo che è in arrivo il nuovo numero di Filo Diretto (n.15 2008).
Il sommario : http://www.cun-italia.net/filodiretto/filodiretto.html (news del 29.01.2008)

Fenomeni astronomici in arrivo. A parte gli asteroidi di "passaggio" nel periodo della "candelora" sarà sicuramente interessante vedere la congiunzione Venere Giove, che avrà il suo picco all'albeggiare del 1 febbraio. Poiché il fenomeno è già percettibile (osservando dopo le 6,30 circa in direzione est), sicuramente potrà generare segnalazioni di fenomeni particolarmente luminescenti e probabilmente scambiato dai meno esperti, per UFO. Occhio al cielo, comunque perchè lo spettacolo si ripeterà solamente nel lontano 19 agosto del 2014 (news del 29.01.2008)

Parma, al “BOCCHIALINI” sboccia l’Esobiologia. L’Auditorium dell’I.T.A.S. Bocchialini di Viale Piacenza, venerdì 18 gennaio, ha fatto il pieno di studenti: oltre duecento ragazzi di tutte le classi, infatti, sono intervenuti all’incontro con Giorgio Pattera, il biologo parmigiano che da oltre 25 anni studia le possibili forme di vita extraterrestre. Su invito di Luca Prada e Andrea Sangonelli (rappresentanti dell’Istituto) e di Luca Zoni (rappresentante della Consulta), coordinati dalla vice-Preside Prof.Gallani, Pattera si è intrattenuto per quasi due ore con gli studenti, commentando la trama del film “SIGNS” in precedenza proiettato e soffermandosi in seguito sulle tematiche implicanti la certezza che l’Uomo non è il solo essere vivente, in un Cosmo indefinito ed indefinibile. Molte sono state le domande rivolte al ricercatore parmigiano, domande che, se da una parte confermano la curiosità propria dell’età adolescenziale, dall’altra lasciano intravedere che molti stereotipi superficiali, quali “il marziano” o “l’omino verde”, appannaggio d’una fantascienza “low cost”, vanno per fortuna lentamente estinguendosi. Al termine della mattinata, che ha visto coniugare la competenza e chiarezza del relatore con l’attenzione ed il desiderio di conoscenza degli studenti, Giorgio Pattera ha donato alla biblioteca scolastica il suo libro, giunto di recente alla 2^ edizione. (news del 28.01.2008)

Parma: festeggiato i 10 anni di attività. Domenica 20 gennaio 2008, presso il Salone Conferenze dell’AVIS di Corcagnano (PR), si è svolta la “Convention” annuale degli iscritti al Centro Culturale “GALILEO”, cui hanno partecipato (oltre ai soci) anche simpatizzanti provenienti da altre province, comunemente interessati agli studi ed alle ricerche portate avanti dall’Associazione. Era presente anche una cronista, inviata appositamente dal quotidiano locale (la “Gazzetta di Parma”) allo scopo di relazionare sull’Assemblea, convocata in occasione della ricorrenza del decennale di costituzione del Centro, fondato nel 1998. A questo proposito è stato consegnato un riconoscimento a Marco La Rosa, uno dei soci fondatori di “Galileo”, di cui l’animatore (Giorgio Pattera) figura Vice-Presidente, nonché Responsabile Tecnico del Comitato Scientifico del Centro Ufologico Nazionale. Sono state presentate relazioni estremamente interessanti su vari argomenti: in particolare, Marco La Rosa ha relazionato sulle ipotesi delle origini del Graal, prendendo lo spunto dal libro di Fiebag “Custodi della Reliquia” (Ed. Armenia), sottolineando evidenze tecnologiche aliene nel remoto passato dell’Uomo. Claudio Dall’Aglio, ispirandosi al libro di Zecharia Sitchin “Guerre atomiche al tempo degli dèi” (Ed. Piemme), ha spalancato una finestra sulla storia della civilizzazione umana, facendo collegamenti col tempo attuale e mostrandoci simboli ed immagini che ancor oggi ritroviamo su monete e disegni o che, addirittura, si presentano nei famosi “crop circles”, la cui matrice è ancora tutta da scoprire. Franco Nisi, coordinatore del Centro Ufologico Nazionale per le Marche, ha esposto un sensazionale avvistamento UFO a Cupramontana (AN), registrato alla fine del 2007, e di altri episodi non meno importanti avvenuti nella sua regione, alcuni dei quali documentati anche da intriganti fotografie. Emy Balbi, coordinatrice del Centro Ufologico Nazionale per la Liguria, ha letto il resoconto testimoniale, da lei redatto, dell’avvistamento (avvenuto nel 2007 in provincia di Imperia) di un UFO a forma di “diamante”, paragonandolo per analogia ad un fenomeno similare avvenuto in Texas nel 1980; quest’ultimo tuttavia, a differenza dell’altro, provocò seri danni alle persone che lo osservarono. Sarebbero dovuti intervenire altri relatori, fra cui Giorgio Pattera, ma purtroppo ne è mancato il tempo. La mattinata è passata velocemente, gli argomenti trattati sono stati assolutamente accattivanti ed hanno stimolato i presenti a riprenderne i temi, consultando i libri consigliati, per approfondire maggiormente problematiche così affascinanti. Ancora una volta “Galileo” ha saputo riunire personalità dotate d’una visione poliedrica della realtà, che dimostrano curiosità ed interesse per tutto ciò che non è “canonicamente” spiegabile, arricchendo così le proprie conoscenze. L’importante è aprire delle finestre nuove, interpretare quegli spiragli di luce che man mano ci si presentano e quindi squarciare il velo su quanto ancora non conosciamo della vita dell’Uomo e dell’Universo che lo circonda. Tutto questo è reso possibile, agli aderenti di “Galileo”, grazie anche alla guida instancabile di Giorgio Pattera, che suggerisce argomenti di studio ed indirizza sugli approfondimenti da perseguire. (cronaca della giornata, redatta da Emilia Ventura - Balbi news del 21.01.2008)

Decine di abitanti della cittadina del Texas Stephenville, giurano di aver visto lo stesso oggetto non identificato. La notizia ripresa sul sito de La Stampa: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=69&ID_articolo=965&ID_sezione=138&sezione=Anteprime%20dagli%20Usa (news del 15.01.2008)

http://www.cun-italia.net/news/new.htm

CULTI DEGLI UFO

Culti dei dischi volanti: non più solo una curiosità
(pubblicato su "Avvenire" del 5 dicembre 2000 con il titolo "Gli adepti degli
UFO")
Il rapporto che il CESNUR presenta il 4 dicembre a Torino sui culti dei dischi volanti in Italia descrive una realtà che ha ormai un posto di rilievo nel quadro della "nuova religiosità contemporanea". Gli aderenti ai culti ufologici -- intesi come seguaci di "contattisti", cioè di persone che affermano di avere ricevuto dagli extraterrestri un messaggio religioso, distinti dai semplici "ufologi", che hanno per i dischi volanti un interesse che non è di natura religiosa -- superano i centomila nel mondo; in Italia sono più di mille, con un’influenza però su una cerchia assai più vasta. L’eco del contattismo americano raggiunge l’Italia negli anni 1950, fra l’altro sulle colonne della prima rivista ufologica italiana, Spazio e Vita (1958-1959). Agli inizi degli anni 1960 cominciano a farsi conoscere i primi contattisti italiani, le cui vicende sono descritte con curiosità dalla stampa. Un ruolo preminente è assunto in quel decennio dall’oggi non più esistente Centro (o Gruppo) Alaya di Venezia, che emerge come uno dei numerosi centri che su scala internazionale ricevono messaggi da Ashtar Sheran o Shteran, comandante della Flotta Intergalattica. Oggi i gruppi presenti in modo organizzato sul territorio nazionale sono cinque: due di importazione, la Religione Raeliana e Unarius, e tre nati in Italia, l’Associazione Culturale "Giordano Bruno" (erede di "Nonsiamosoli"), NovaConvivia e la C.O.O.P. C.O.S.M.O. La Religione Raeliana -- cui è dedicata la ricerca svolta per il CESNUR dalla sociologa canadese Susan Palmer, ora pubblicata in un volume separato (I Raeliani, Elle Di Ci) - è il maggiore culto ufologico su scala mondiale. Fondata dal giornalista francese Claude Vorilhon ("Raell") dopo il contatto che sarebbe avvenuto nel 1973 nel cratere del Puy de Lassolas, presso Clermont-Ferrand, con un extraterrestre, e oggi con sede centrale nel Québec, la "religione atea" raeliana insegna che gli uomini sono stati creati in laboratorio da scienziati extraterrestri, gli Elohim. Gli stessi Elohim hanno ora rivelato a Rael che non esistono né Dio né anima, né Paradiso né Inferno - anche se dopo la morte, coloro che lo meritano saranno "ricreati" sul loro pianeta -- e che, creati in laboratorio, i terrestri non hanno ragioni né per porre limiti alla scienza (nell’ottobre 2000 ha suscitato scalpore l’annuncio della Religione Raeliana di essere ormai prossima al successo in esperimenti di clonazione umana), né per reprimere i loro desideri e la loro sessualità (da cui la propaganda raeliana per un’ampia libertà sessuale, sovente con tinte anticattoliche). La Religione Raeliana è presente in Italia dal 1983; nel 1990 la sede nazionale è stata trasferita da Roma a Pordenone. Attualmente i raeliani italiani sono circa cinquecento, e nel 1999, per la prima volta, l’Italia ha ospitato gli stage europei presieduti da Rael.

Secondo in ordine di grandezza in Italia è il gruppo un tempo chiamato "Nonsiamosoli", che riunisce i numerosi seguaci di Giorgio Bongiovanni, residente a Porto Sant’Elpidio, che si presenta come erede dell’ormai anziano contattista Eugenio Siragusa, già fondatore del Centro Studi Fratellanza Cosmica e i cui rapporti con Bongiovanni hanno conosciuto varie oscillazioni. Il 2 luglio 1999 Bongiovanni ha sciolto le "arche" in cui si articolavano i gruppi Nonsiamosoli nel mondo, dichiarando di non volere promuovere un "bongiovannismo" come religione o setta: questo scioglimento non è però stato vissuto come una cessazione delle attività, ma al contrario come la premessa per un’espansione, coordinata dalla Associazione Culturale "Giordano Bruno". Il contattismo di Bongiovanni -- che si dichiara insieme stigmatizzato, interlocutore privilegiato della Madonna di Fatima e divulgatore del panteismo di Giordano Bruno -- costituisce in effetti un unicum nel panorama ufologico internazionale. Caratteri diversi ha NovaConvivia, le cui origini risalgono al 1980, quando a Genova, Giorgio Dibitonto vede un oggetto spaziale sospeso nell’aria da cui gli parla un personaggio che si rivela come l’arcangelo Raffaele della Bibbia. Animata da persone da anni impegnate a diffondere il messaggio del suo libro Angeli in Astronave, nel 1995 inizia le pubblicazioni la rivista NovaConvivia. Non si tratta peraltro di un’associazione né di un movimento religioso: una spontanea Unione di Preghiera unisce quanti si mettono all’ascolto dei messaggi degli "angeli in astronave", ed è anche possibile, tramite l’abbonamento a una mailing list, ricevere ogni giorno un messaggio angelico nella propria casella di posta elettronica.

Unarius è la sigla di "Universal Articulate Interdimensional Understanding of Science" ("Comprensione della scienza universale, articolata e interdimensionale"), fondata in California da Ernest Norman (1904-1971) e dalla moglie Ruth (1900-1993) e diretta in seguito da Charles L. Spiegel (1921-1999) sulla base di messaggi extraterrestri. Molto noto in California per la pretesa di rappresentare sulla Terra la Confederazione Intergalattica, e per le sue colorite celebrazioni, in Italia Unarius è una piccola realtà, una delle molte che fanno capo all’esoterista milanese Athos Ubaldi. Maggiori prospettive di crescita sembra avere la C.O.O.P. C.O.S.M.O. (Cooperativa Operante Opportunità di Pace -- Condivisione Olistica Simbiosi Multiplanetaria Organizzata), diretta a Pistoia da Anna Federighi, già allieva del maestro sikh a lungo vissuto, e morto, in Italia Baba Bedi XVI (1909-1993, padre dell’attore Kabir Bedi), quindi in contatto con Jerieff, il suo spirito guida, che le spiega di essere stato suo padre in una vita precedente (nel XIII secolo), quando entrambi hanno vissuto nella steppa russa, nonché con il solito comandante intergalattico Ashtar Shteran.

Il rapporto del CESNUR dedica un’appendice anche alla Associazione Astronauti Autonomi e ai Men in Red (MIR) - Collettivo di Ufologia Radicale, gruppi certamente non religiosi e anzi rigorosamente materialisti e di ispirazione marxista. Se gli Astronauti Autonomi credono a un’imminente fine del mondo cui sarà possibile sottrarsi solo autogestendo la costruzione di astronavi e sottraendola al monopolio capitalista, i Men in Red ("uomini in rosso", espressione che fa il verso ai "Men in Black", gli "uomini in nero", che nell’immaginario ufologico -- e nei film - sono gli agenti dei governi che cercano di nascondere la verità sugli extraterrestri) si pongono a valle di una poco nota ma non irrilevante tradizione di interesse marxista per gli UFO. Ipotizzano che si tratti di "compagni dello spazio", venuti per aiutare i terrestri a salvarsi dalla "barbarie capitalista". Con una sorta di argomento ontologico, si lascia intendere che il comunismo per definizione non può perdere: se sulla Terra sembra sconfitto, deve aver vinto in un luogo più importante, nei lontani domini della Confederazione Intergalattica, da cui oggi invia i suoi UFO ai terrestri. Astronauti Autonomi e Men in Red sono una presenza ben radicata negli ambienti dei "centri sociali" e mostrano come gli UFO oggi si incontrino anche dove meno ci si aspetterebbe di trovarli. Curiosità? Non solo. Susan Palmer ricorda che già Jung riteneva che i culti dei dischi volanti avrebbero avuto un ruolo importante nel ventunesimo secolo, come escatologie religiose modernizzate per venire incontro alle paure dell’uomo moderno e al suo desiderio di conciliare vaghe aspirazioni al sacro e scienza, mettendo al centro di nuove mitologie "angeli tecnologici" che costituiscono la versione moderna del deus ex machina degli antichi.

Massimo Introvigne
http://www.cesnur.org/testi/ufo.htm

UFOLOGIA RADICALE

Men in Red (MIR) Collettivo di Ufologia Radicale
E-mail: mir@kyuzz.org
URL: www.kyuzz.org/mir
Il panorama descritto in questo capitolo non sarebbe completo senza un accenno all’Associazione Astronauti Autonomi (oggi non più attiva) e ai Men in Red. Rigorosamente materialisti, entrambi potrebbero risentirsi per essere menzionati in un’enciclopedia dedicata alle esperienze, lato sensu, “religiose”: ma, avendo mostrato di essere anche dotati di un notevole senso dell’umorismo, potrebbero anche prendere la cosa con filosofia e comprendere le ragioni del nostro cenno.

L’Associazione Astronauti Autonomi (AAA) è esistita quale esperimento post-situazionista, tramite una rete di gruppi di intellettuali e artisti legati al mondo del Web e provenienti da varie nazioni, impegnato a studiare lo Spazio in quanto nuova frontiera di suggestioni per la cultura antagonista. Fondata il 23 aprile 1995 in Inghilterra e in seguito articolatasi in quaranta gruppi in diversi Paesi (Austria, Danimarca, Francia, Olanda, Svezia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Italia) non nasce in ambiente ufologico, ma aveva una componente apocalittica, in quanto riteneva che “i giorni che rimangono al mondo come lo conosciamo siano attualmente contati”, e l’unica salvezza consistesse nel costruire astronavi e abbandonare il Pianeta Terra. Questo esito è impedito dal capitalismo internazionale, che controlla e monopolizza l’astronautica; tuttavia, i costi delle tecnologie avanzate tendono a scendere e questo rende concretamente possibile spezzare il monopolio e costruire in proprio astronavi in modo autonomo e autogestito.

Lo spazio è poi presentato – non senza toni volutamente auto-ironici, ma assicurando sempre che l’astronautica autonoma è “una cosa seria e reale” – come un luogo del tutto libero, dove saranno possibili – come assicurava il sito Internet dell’associazione, anch’esso non più attivo – “sesso in gravità zero (molto più piacevole di quello sulla Terra), rave parties nello spazio (dove non arrivano gli sbirri), studi di registrazione in orbita (ottima acustica), video nello spazio (non necessariamente video spaziali!), e partite di calcio a tre porte”, queste ultime per sviluppare “una capacità essenziale all’astronauta spaziale: ovviamente, quella di muoversi in più direzioni contemporaneamente”. In fondo – secondo lo slogan dell’associazione – “solo coloro che tentano l’impossibile realizzeranno l’assurdo”, anche se al termine del “piano quinquennale” 1995-2000 che avrebbe dovuto portare al lancio delle prime astronavi autonome, l’AAA ha cessato le proprie attività, che in Italia erano dirette dall’artista Riccardo Balli, nato nel 1972.

L’esperienza del collettivo politico Men in Red (“Uomini in rosso”, contrapposti ai men in black dell’immaginario ufologico, in sigla MIR – che è anche il nome, dalla parola russa per “pace”, della stazione spaziale sovietica lanciata nel 1986, e l’acronimo del Movimiento de Izquierda Revolucionaria cileno), nato a Roma nel 1991 in collegamento con l’ambiente dei Centri Sociali, si situa invece decisamente sul terreno dell’ufologia, ma di una ufologia “radicale” e militante. Il punto di partenza del collettivo è costituito dalle teorie dell’ufologo marxista argentino Dante Minazzoli (a sua volta guerrigliero rivoluzionario, rifugiatosi poi in Francia) sull’esistenza di alieni pacifici (che provengono da una società senza classi spaziale e che rispettano però la “Legge Cosmica” secondo cui civiltà evolute non devono interferire negli affari interni di civiltà inferiori come la nostra) e insieme di altri alieni aggressivi, che pure visitano occasionalmente la Terra. I MIR condividono gran parte dell’analisi di Minazzoli, ma – a differenza dell’ufologo argentino – negano le visite alla Terra di alieni “aggressivi” ritenendo che di una tecnologia veramente avanzata possano disporre solo società pacifiche e senza classi (la tecnologia terrestre attuale è falsamente presentata come avanzata anche attraverso la diffusione su scala planetaria di notizie inventate, come sarebbe stata quella dello sbarco di uomini sulla Luna, in realtà un gigantesco “montaggio” della disinformazione capitalista). I resoconti su alieni “ostili” sono poi sospetti e in gran parte riconducibili al potere dominante.

L’ipotesi alternativa dei MIR è che – accanto all’Alien Nation maggioritaria che rispetta la “Legge Cosmica” di Minazzoli (che i MIR chiamano, con Star Trek, “Prima Direttiva”) – sia presente fra gli extraterrestri anche un movimento Alien Dissident che simpatizza con i terrestri e vuole aiutarli a uscire dal presente stato di barbarie capitalista in modo che possano entrare nella Confederazione Intergalattica. La maggioranza dei contattisti (anche se Adamski è rivalutato) secondo i MIR non è credibile, pure se ha il merito di rompere gli schemi dell’ufologia “ufficiale”, che cerca di monopolizzare il terreno ufologico, rivendicando il diritto a un rapporto “autogestito” con gli alieni. Il “contattismo autonomo” che i MIR propongono ha lo scopo di entrare in relazione con il movimento Alien Dissident, non attendendo tuttavia fatalisticamente la salvezza dai “compagni dello spazio”, ma nel frattempo operando per costruire le condizioni di una manifestazione pubblica degli extraterrestri, legate a una liberazione dalla barbarie del capitalismo. I MIR sono usciti allo scoperto in occasione del VI Simposio mondiale di Ufologia tenuto a San Marino il 4 aprile 1998, “occupando” il palco con uno striscione “UFO al popolo” e inserendosi nella dialettica fra CUN (Centro Ufologico Nazionale) e CISU (Centro Italiano di Studi Ufologici), criticando entrambi.

In seguito a Roma compaiono adesivi con gli slogan “Contro il capitale ufologia radicale” e “Ufologi borghesi avete solo pochi mesi”. Successivamente i MIR sono entrati in polemica anche con l’AAA – che ha risposto per le rime – e i due gruppi si sono accusati a vicenda di “millenarismo” e di fuga dalla realtà terrestre da cambiare in direzione di scenari spaziali più o meno improbabili. Anche questo dibattito, per quanto acceso, contribuisce alla crescita di un movimento che ha una sua consistenza e visibilità nell’ambiente dei Centri Sociali e della sinistra “alternativa” e che mostra come, dopo la caduta del comunismo sovietico, non manchi chi crede che un comunismo vittorioso e duraturo si sia invece affermato, se non sulla Terra, nei lontani domini della Confederazione Intergalattica. I membri del collettivo politico Men in Red, pur mantenendo attiva una casella e-mail, sembrano essere entrati negli ultimi anni in una fase che in altri contesti potrebbe essere definita come una “messa in sonno” dell’organizzazione, che non esclude futuri “risvegli” o nuove iniziative, magari – com’è nello stile del gruppo – “a sorpresa”.

B.: Per l’AAA cfr. Riccardo Balli, Anche tu astronauta: guida all’esplorazione indipendente dello spazio secondo l’Associazione Astronauti Autonomi, Castelvecchi, Roma 1998. Di Dante Minazzoli: Perché gli extraterrestri non prendono contatto pubblicamente, Nuovi Autori, Milano 1989. Dei Men in Red: Ufologia radicale. Manuale di contatto autonomo con extraterrestri, Castelvecchi, Roma 1999; e i due numeri di MIR Men in Red. Rivista di ufologia radicale (aprile 1998 e inverno 1998).

http://www.cesnur.org/religioni_italia/u/ufo_07.htm

ANNA FEDERIGHI E LE ENTITA' COSMICHE

Ashtar Sheran Corporation
c/o KatamarKT
Via Orbignanese, 11
50059 Vinci (Firenze)
Tel. e fax: 0571-909046
E-mail: vinci@ashtarsheran.com
URL: www.ashtarsheran.com
La Ashtar Sheran Corporation è il movimento (che non si presenta in nessun modo come una religione o un gruppo religioso) fondato da pistoiese Anna Federighi, la quale conduce una tranquilla vita di donna e di madre fino al 1989, anno in cui incontra Baba Pyare Lal Bedi (1909-1993), più noto come Baba Bedi XVI (di cui si parla in altra sezione di questo progetto) e ne segue l’insegnamento, frequentando i corsi di medianità e “cura vibrazionale”. Questi la aiuta a scoprire, capire e potenziare quella sensibilità psichica che sente di possedere e cui attribuisce la variegata fenomenologia paranormale che sperimenta già da tempo.

In realtà, il vero e proprio inizio del percorso di Anna Federighi avviene all’età di diciotto anni, dopo il risveglio dal coma causato da un incidente stradale. Essendo però ignara di tutto ciò che riguarda un’altra dimensione diversa da quella terrena, Anna Federighi crede che ciò che ha visto e sentito dopo il coma e poi per ben trent’anni durante il sonno sia solo il frutto di allucinazioni. In seguito all’incontro con Baba Bedi, ad Anna Federighi diviene possibile ricevere con facilità in via telepatica il pensiero di entità presenti su altri livelli dimensionali. Per alcuni anni quindi funge da canale per molti messaggi da parte di trapassati.

Molto importante ed emozionante è per lei il contatto medianico – verificatosi intorno al 1990 – con Jerieff, il suo spirito guida, che le spiega di essere stato suo padre in una vita precedente (1200-1280), quando entrambi hanno vissuto nella steppa russa. Jerieff, nella vita precedente, introduce Anna in una profonda conoscenza filosofica e le insegna la possibilità di interagire con la natura e la magia dei suoi elementi, anche a fini terapeutici. Non potendo insegnarle tutto allora, si presenta in questa vita per portare a termine il suo compito. Nel corso dei suoi primi anni di contattismo psichico, dopo Jerieff – e anche insieme a lui – si presentano medianicamente ad Anna Federighi molte altre entità di trapassati, fra cui personaggi noti. Ella raccoglie i loro messaggi in un libro intitolato Il vissuto dopo il vissuto (Il pronto soccorso per l’anima), concepito come un “pacchetto energetico” che aiuta il lettore a trasformare progressivamente la sua energia da terrestre in semi-cosmica e gli consente di ricevere consigli per capire e superare il problema in cui si dibatte.

In seguito, Anna Federighi si accorge di non ricevere solo messaggi dai trapassati, ma anche da entità cosmiche. Non conoscendo la tematica del contattismo con gli extraterrestri, frequenta a Nizza i corsi tenuti dall’“Istruttore interdimensionale” francese Jean-Paul Appel, leader del gruppo contattista un tempo noto come Iso Zen, in seguito Futura e ancora Siderella o Galacteus (e del quale ha fatto parte il noto autore di fumetti Jean Giraud, più noto con il nome d’arte Moebius). Sotto la guida di questi approfondisce le modalità, i significati e le possibilità dei contatti con le altre dimensioni esistenziali e accetta il suo ruolo di contattista di entità cosmiche, impegnandosi a dedicare interamente la propria vita alla ricezione e alla divulgazione dei messaggi che le giungono dal cosmo; lo stesso Jerieff la lascia alla sua nuova attività.

Gli esseri cosmici che comunicano con Anna Federighi sono vari e tutti accomunati dal desiderio di aiutare gli uomini nel loro cammino evolutivo: anzitutto si manifesta Sveva, un’entità di luce che si esprime sul tema dell’energia in genere e della sessualità in particolare; poi Azzar, proveniente da Orione, che si dichiara addetto alle comunicazioni interplanetarie; Dior, entità di Andromeda, che ha il compito di guidare, far conoscere e sostenere l’operazione denominata “Katamar”, un piano per “assoldare un esercito di amore cosmico” attraverso cui la Terra stessa possa essere riagganciata alla vibrazione e all’energia dell’Amore cosmico.

Agli inizi del 1996, tramite Aquila Bianca – uno sciamano del Nuovo Messico, che si proclama inviato del Comando di Ashtar Sheran (Coordinatore di tutte le Flotte Celesti), incontrato a Riccione in occasione di un convegno – avviene una nuova svolta nella vita di Anna Federighi. Nelle due notti successive l’incontro con lo sciamano, la contattista è visitata da una sagoma luminosa che spande attorno a sé luce e amore, procurandole una sensazione di grande emozione ed espansione. La mattina seguente, Anna Federighi entra in contatto telepatico con Ashtar Sheran, il quale rivela di avere come principale compito quello di aiutare l’uomo a risvegliare la propria coscienza per prepararsi al nuovo millennio. Col passare del tempo l’energia di questo essere – che chiede ad Anna Federighi di rimanere in contatto telepatico con lui – produce un profondo cambiamento interiore nella contattista, che si sente più sicura e determinata nell’opera di ricezione e divulgazione dei messaggi. In seguito, Ashtar Sheran comunica la possibilità dell’uso dei codici energetici operativi, che si attivano attraverso la volontà della persona e che agiscono come una chiave d’accesso all’energia cosmica.

Dopo Ashtar Sheran si presentano altre entità, fra cui Ursuss (scritto con due “s” finali), un maestro pleiadiano il cui compito è quello di ricontattare tutti gli esseri di provenienza extraterrestre che hanno deciso di reincarnarsi sulla Terra e che in precedenza sono stati da lui preparati per risvegliare nell’uomo la consapevolezza della congiunzione fra spirito e materia. Ursuss comunica ad Anna Federighi che lei stessa è stata addestrata nel sistema solare nelle Pleiadi e proviene dalla galassia di Andromeda e le conferma che si è incarnata in quest’epoca sulla Terra con il compito di aiutare l’uomo a evolversi nell’Uomo Nuovo della Nuova Terra.

Già dal 1994, con l’intento di attuare e divulgare i messaggi ricevuti, Anna Federighi insieme ad altri “fratelli di percorso” fonda la C.O.O.P. C.O.S.M.O. (Cooperativa Operante Opportunità di Pace - Condivisione Olistica in Simbiosi Multiplanetaria Organizzata), che si dà il compito, fino al 2005, di essere una “banca energetica” e – contemporaneamente – l’Associazione NURIAL, in cui ci si occupa specificamente della diffusione di tutti i messaggi ricevuti, cui succede l'attuale Ashtar Sheran Corporation. Il movimento conta attualmente sei membri impegnati affinché i messaggi dei “Fratelli Celesti” possano arrivare al maggior numero di persone possibile, e a questi si aggiungono vari simpatizzanti che partecipano agli incontri. La sede principale si trova a Montecatini (Pistoia), con altri centri a Milano e Roma.

I contenuti dei messaggi degli Esseri di Luce intendono aiutare gli uomini a diventare degli “esseri cosmici”. Costoro, per essere più vicini alla Terra e per darle aiuto in modo più rapido, hanno costruito un “planetoide” che è arrivato vicino alla Terra seguendo la scia della cometa Hale Bopp. Questo percorso ha fatto capire che l’umanità fa parte del Tutto e quindi interagisce con esso. Il “Cammino Energetico” indica la strada della conoscenza dell’energia e della sua gestione.

Grande importanza, nella dottrina del movimento, riveste il passaggio dal “Progetto Katamar” al “Progetto Katamarkt”: coloro che aderiscono al “Progetto Katamar” sono “potenziatori energetici” grazie ai quali si realizzerà un “campo energetico preferenziale che congiunge il punto K della Terra (il Cuore della terra o Amore Cosmico) al punto T del Cielo (corrispondente del punto K della Terra in Cielo, l’Amore che è indispensabile dare a se stessi e il Mare, l'energia del mare)”. Gli Esseri di Luce hanno indicato un punto della Toscana, chiamato “Con-Vento”, come luogo prezioso per l'evoluzione di quanti sono alla ricerca di se stessi, grazie anche alla presenza sotterranea di una Base Spaziale, che rappresenta un collegamento fra la Terra e il Cielo. In questo luogo, come da indicazione ricevuta telepaticamente, è presente un’acqua altamente energetica. Il “Con-Vento” diventerà un luogo nel quale chiunque vorrà potrà ricaricarsi energeticamente “con l’Energia sia della Base Spaziale, sia degli Elementi della Natura, sia della Sorgente dell’Acqua Energetica, che dell’Energia Cristica”. Oltre a questo punto energetico sarà necessario anche formare altre basi, lungo le spiagge prospicienti il Mare.

B.: Oltre al volume di Anna Federighi, Il vissuto visto dopo il vissuto. Il pronto soccorso per l’anima, Loggia de’ Lanzi, Firenze 1995, i messaggi sono stati raggruppati in dispense e pubblicati in proprio (dal 1994 al 1996) con il titolo Nuova Terra (nn. 1-4). Sul contattismo di Anna Federighi, cfr. pure Federico Cellina, L’insegnamento cosmico. Gli extraterrestri e l’“uomo nuovo”. Il loro fraterno aiuto, Hermes, Roma 1998.

http://www.cesnur.org/religioni_italia/u/ufo_06.htm

UNARIUS:UFO E SPIRITISMO

Unarius – Science of Life
c/o Athos Ubaldi
Via Aselli, 33
20133 Milano
Tel. e fax: 02-733396
URL (internazionale:) www.unarius.org
Unarius-Science of Life è un’organizzazione fondata nel 1954 da Ernest Norman (1904-1971) e da sua moglie, Ruth Norman (1900-1993), entrambi con un passato spiritista. Negli anni 1950, Ernest comincia a ricevere telepaticamente materiale che proviene da extraterrestri. Lo detta alla moglie e ne nasce una serie di libri, pubblicata proprio negli anni “caldi” delle controversie sui dischi volanti e dei primi contattisti.

Unarius, il nome dell’organizzazione fondata dai Norman, è la sigla di “Universal Articulate Interdimensional Understanding of Science” (“Comprensione della scienza universale, articolata e interdimensionale”). Ernest Norman afferma di essere guidato fin dalla nascita da esseri evoluti extraterrestri dei pianeti Marte, Venere, Orione, Hermes, Eros e Muse, che si rivelano nei messaggi pubblicati da Unarius. Dopo la morte di Ernest, Ruth assume la direzione del movimento e sottolinea particolarmente la dottrina delle reincarnazioni, presentando il defunto marito come reincarnazione del faraone Amenhotep il Magnifico (regno: 1390-1353 a.C.) e di Gesù Cristo. In precedenza, Ernest avrebbe visitato la Terra a bordo di un’astronave al tempo dei continenti scomparsi di Atlantide e di Lemuria. Ruth si considera a sua volta la reincarnazione della madre di Amenhotep, di una donna amata da Gesù, della donna che salvò il piccolo Mosé e della Monna Lisa immortalata da Leonardo da Vinci (1452-1519) nella Gioconda.

Ruth va anche al di là delle descrizioni dei vari pianeti che il marito aveva dettato, descrivendo una “Confederazione Intergalattica”, che comprende pianeti al di fuori del Sistema Solare e con la quale afferma di essere in contatto. Grazie a Ruth, anzi, la Terra è invitata a far parte della Confederazione. Questa ammissione della Terra, chiamata “polarizzazione”, avviene il 14 settembre 1973, e Ruth (con il suo nome iniziatico, Ioshanna) diventa il “contatto principale” della Confederazione sul nostro pianeta. Da questo momento la Terra inizia a evolversi più rapidamente.

Ruth muore nel 1993 e le succede alla guida di Unarius il suo braccio destro Charles L. Spiegel (1921-1999), co-autore di diversi dei suoi volumi, il quale a sua volta muore nel dicembre 1999. Dopo la morte di Spiegel si è formato un comitato di sedici membri preposto alla guida dell’organizzazione, e si è manifestato anche qualche scisma.

Oltre a fornire informazioni dettagliate sulla Confederazione Intergalattica e celebrazioni delle sue attività, Unarius offre ai suoi membri un corso di studio per sviluppare le loro facoltà paranormali latenti. Questo corso segue due dispense pubblicate privatamente, The Psychology of Consciousness e Self Mastery. The Infinite Concept of Cosmic Creation, e guida gli studenti a una forma di autocoscienza che dovrebbe permettere loro di assumersi la responsabilità delle azioni delle vite passate e delle loro conseguenze. Una parte integrante dello studio riguarda quella che è definita “fisica della reincarnazione”. Lo studente dovrebbe comprendere insieme la struttura del cosmo, la natura spirituale di ogni persona e la realtà dell’Intelligenza Creatrice Infinita, la fonte che continuamente genera ogni vita.

La maggiore riunione annuale dei membri (o “studenti”) è nel secondo fine settimana di ottobre ed è chiamata “Conclave di Luce”, dove si celebra la partecipazione della Terra alla Confederazione Intergalattica. Nel mondo i membri sono qualche centinaio; la sede più importante si trova a El Cajon (California), ma ne esistono altre in Nuova Zelanda, Florida, Canada e Nigeria. Fuori degli Stati Uniti, Unarius si è diffuso grazie ai numerosi libri dei coniugi Norman.

Per coordinare i non numerosi membri e simpatizzanti italiani, Unarius ha nominato da diversi anni contatto ufficiale nel nostro paese il milanese Athos Ubaldi, che è anche responsabile della Fellowship of Isis e Presidente dell’Associazione Shaman Club, costituita nel 2001 come “associazione culturale di promozione sociale”. Athos Ubaldi, “Maestro nella divulgazione del linguaggio del silenzio primordiale e telepatico-intuitivo”, con questa Associazione si propone di promuovere lo sviluppo e il benessere della comunità globale e la difesa dell’ecosistema terrestre. Altre attività svolte da Athos Ubaldi sono quelle relative a investigazione e sicurezza ecoambientale.

B.: Unarius pubblica la rivista Unarius Light. Fra i numerosi volumi, tra i più importanti vanno segnalati: Ernest Norman, The Voice of Venus, Unarius-Science of Life, Santa Barbara (California) 1956; Ioshanna (Ruth Norman). A Space Woman Speaks from Outer Space, Unarius, El Cajon (California) s.d.; The Universal Hierarchy. A Pictorial Tour of Unarius, Unarius Educational Foundation, El Cajon 1982; R. Norman, Unarius. A Biographical History, 2 voll., Unarius Educational Foundation, El Cajon 1985; Pathway to Light. An Introduction to the Unarius Science of Life. Unarius Academy of Science, El Cajon 1995. Fra le fonti secondarie, essenziale è lo studio accademico di Diana G. Tumminia, When Prophecy Never Fails. Myth And Reality In A Flying-Saucer Group, Oxford University Press, Oxford - New York 2005.

http://www.cesnur.org/religioni_italia/u/ufo_05.htm

UFO-SAREBBERO ANGELI PER GIORGIO DIBITONTO

Nova Convivia
c/o Giorgio Dibitonto
Località Ischia
01010 Vejano (Viterbo)
Nel 1980, a Genova, Giorgio Dibitonto (nato il 21 marzo 1945 a Toscolano Maderno, in provincia di Brescia) vede un oggetto spaziale sospeso nell’aria a qualche decina di metri di altezza. Di lì gli parla un personaggio che si rivela come l’arcangelo Raffaele della Bibbia. “Non è la prima volta – afferma Raffaele – che incontriamo gli uomini della Terra in questo modo. Da sempre parliamo alla vostra umanità dai nostri mezzi spaziali, dai dischi e dalle astronavi. Nelle Scritture si legge che il Signore parlava all’uomo della Terra dalla nube: è quanto ora accade a te per la prima volta e quanto fu dato di sperimentare ai vostri padri di ogni epoca”.

Dibitonto comprende che gli extraterrestri, i Fratelli dello Spazio, sono le stesse creature chiamate angeli nella Bibbia: i messaggeri di Dio presso l’umanità che si rivelano nel corso della storia in forme diverse. In successive apparizioni altri angeli – tra cui Orthon, Firkon, Kalna – si rivelano a Dibitonto e ad alcuni suoi amici, alcuni dei quali – come George Adamski (1891-1965), di cui il gruppo genovese si ritiene un continuatore – sono accolti a bordo dei dischi volanti. Ne nasce Angeli in Astronave, pubblicato per la prima volta nel 1983 con prefazione del già citato Eufemio Del Buono (e presentato pubblicamente, fra gli altri, dal demonologo monsignor Corrado Balducci, noto per il suo interesse per gli extraterrestri), giunto nel 2002 alla quattordicesima edizione, tradotto anche in tedesco e salutato come una delle opere più influenti nella storia del contattismo.

Quello di Dibitonto è peraltro un “contattismo spirituale”: gli angeli-Fratelli dello Spazio si rivelano per annunciare che siamo alla vigilia dei grandi cambiamenti annunciati nell’Apocalisse. Nel 2002 Giorgio Dibitonto ha affermato che “ormai il cambiamento è in atto, è alla sua fine” e “culminerà con il ritorno del Cristo sulle nubi del cielo”. “Cristo verrà con tutta la fratellanza universale che è nell’amore, a fare nuove tutte le cose”. In questo senso i messaggi angelici sono della stessa natura di quelli delle apparizioni mariane, da La Salette a Fatima. Dibitonto attira l’attenzione sul terzo segreto di Fatima, che – come quello di La Salette a suo tempo – nel 2000 sarebbe stato pubblicato dalla Santa Sede con una interpretazione corretta, ma parziale.

La Terra si è separata dall’Amore di Dio e vi deve ritornare per riprendere il suo posto fra i pianeti. Dal 1980 Dibitonto tiene centinaia di incontri, conferenze e seminari, non solo in Italia. Fra le persone impegnate a diffondere il messaggio di Angeli in Astronave nasce una Missione di Amore Universale, ma il nome è in seguito abbandonato anche perché simile ad altri che identificano realtà di natura del tutto diversa. Nel 1995 inizia le pubblicazioni la rivista NovaConvivia, nome con cui è ora noto il complesso di attività che ruotano intorno a Giorgio Dibitonto e ai suoi collaboratori.

NovaConvivia non è un’associazione né un movimento religioso, quanto, piuttosto, una spontanea “unione di preghiera” che unisce quanti si mettono all’ascolto dei messaggi degli “angeli in astronave”, si considerano uniti spiritualmente a loro e operano, secondo le loro indicazioni, per ricondurre la Terra all’Amore di Dio. La rivista NovaConvivia cessa la sua pubblicazione nel 2002 per essere sostituita dal sito omonimo che, da allora, diventa il mezzo principale di diffusione, fino alla sua chiusura – nel 2003 – che coincide con la chiusura anche della mailing list precedentemente utilizzata per inviare giornalmente agli abbonati un messaggio angelico.

B.: Giorgio Dibitonto, Angeli in Astronave, Mediterranee, Roma 1983 (200214). Si veda anche la collezione della rivista NovaConvivia (1995-2002).

http://www.cesnur.org/religioni_italia/u/ufo_04.htm