ARTICOLI E STUDI SUL FENOMENO UFO

lunedì 11 febbraio 2008

DAL SITO NOTIZIE UFO

www.notizieufo.com, giugno 02

ESCE UFO, PRIMO LIBRO DI MOROCUTTI DEL CICAP

di Alfredo Lissoni

"Ach, tremenden, Morocutti!", avrebbero detto le Sturtruppen di Bonvi. É un vero pugno nello stomaco per gli extraterrestrialisti più convinti il suo primo libro, "UFO", edito nella collana dei Quaderni del Cicap (per ordinarlo, www.cicap.org). Un volume imperdibile, che rappresenta ciò che dei dischi volanti pensa l'altra campana, quella scettica, e che propone tematiche ed argomentazioni logiche che certo faranno arrabbiare non pochi lettori CUN (e persino qualcuno del CISU; da sottolineare che l'autore, già iscritto al CUN e poi al CISU, ha infine aderito al Cicap); argomentazioni che a ben vedere sono però inoppugnabili. Forse per il suo retaggio di ufologo pentito (ci si consenta questo termine), Marco Morocutti, progettista elettronico nei sistemi a microprocessore, sa dove mettere le mani e, sebbene il libro sia una raccolta di articoli di diversi autori (memorabili quelli di Margherita Hack e di Tullio Regge, che svela inediti retroscena sulla sua celebre "risoluzione" CEE), Morocutti riesce a legarli tutti con il sottile e resistente filo della logica razionale più ferrea. Per questo il volumetto, 105 pagine, si legge tutto d'un fiato, come un'indagine alla Sherlock Holmes. La ragione vi fa da padrone, in effetti, e l'autore solleva non pochi dubbi legittimi su alcune delle tematiche più spinose. Da ex ufologo, l'autore sa benissimo quali nervi scoperti toccare. E si domanda: possiamo a buon titolo inserire l'ufologia fra le discipline scientifiche, o dobbiamo piuttosto considerarla una scienza mancata, se non addirittura una pseudoscienza? Impietosamente, l'autore commenta la dissacrante disamina del caso Roswell di Leon Jaroff e contesta le analisi del Santilli Footage, mettendo bene in mostra le incongruenze di ciò che chiama "l'operazione Roswell"; anzi, lascia la parola a Renzo Cabassi del CISU che a sua volta commenta senza pietà: "Definire una bufala la saga dell'autopsia dell'alieno non è corretto. Si tratta di un vergognoso atto illegale, una vera e propria truffa, perpetrata da individui ben identificabili e appoggiata con la complicità, almeno nel nostro paese, dei principali media e, vergogna delle vergogne, dalla televisione di Stato. La condanna a certo mondo ufologico che ha appoggiato, condiviso se non organizzato l'operazione è senza appello". E sebbene queste conclusioni siano opinabili, come pure, a nostro avviso, l'autenticità della pellicola sia ancora materia di discussione, ecco che Morocutti chiude subito la bocca al lettore dubbioso inserendo immediatamente dopo un altro articolo, di Andrea Zoboli, che spiega dettagliatamente (ed in maniera divertente), come costruire un pupazzo alieno da sottoporre a finta autopsia, per una cifra modica, inferiore al mezzo milione. Tutti trucchi, allora? Noi non lo crediamo, ma certo l'autore insinua il dubbio che sugli UFO la stampa ci marci. E prima ancora che il lettore coinvolto in questo viaggio nel mistero possa elucubrare, inserisce un nuovo articolo, integralmente suo, su una pacchiana bufala organizzata dalla stampa bresciana nel luglio 1997: il "marziano verde" trovato in un pollaio. Marziano che, ad un esame più attento, risulta essere una razza manipolata (già nel 1962 la Domenica del Corriere aveva lanciato un analogo "scoop", ma Morocutti ci svela che in realtà è dal 1558 che la "raja clavata" viene tagliata e piegata, per assumere forma umanoide, dai burloni di mezzo pianeta).

Giustamente si dirà: ma questo cosa c'entra con l'ufologia? Nulla, in effetti. Ma resta il fatto che, nel caso specifico, un importantissimo quotidiano bresciano pompò il caso a sufficienza; decodificando, anche la stampa ha le proprie responsabilità quando gonfia casi a sensazione, da quelli più grezzi a quelli più sofisticati. Ed ecco che, leggendo, immediatamente pensiamo: ma gli UFO non sono solo questo, la gente vede veramente qualcosa nel cielo. E come se l'autore ci leggesse nella mente (in fondo, il Cicap non s'occupa forse di paranormalità?) ecco che parte il nuovo insert, sui fenomeni atmosferici misinterpretati: si va dalle nubi lenticolari alle luci di Hessdalen, con un ricco articolo dell'astrofisico Massimo Teodorani, sino ad un arcidocumentato pezzo di Albino Carbognani sui fulmini globulari. A quel punto nella mente del lettore UFOconvinto scatta l'estrema difesa: ma ci sono anche le tracce fisiche, quelle al suolo. E prontissimo, il nostro autore ci propone un pezzo di disamina sui cerchi nel grano, mostrando anche il finto crop realizzato a Rovigo dal Cicap (crop invero alquanto grezzo ed artigianale). A quel punto il fideista disorientato lancia un appello alla scienza. Risponde il pezzo di Tullio Regge, fisico, ma il titolo è impietoso: Star Trick, alla ricerca di balle spaziali. Esasperato, il lettore bombardato dal rigore di questi ragionamenti, si domanda allora se l'ufologia abbia un senso. Ed ancora una volta, anticipandone le mosse come uno scacchista di razza, Morocutti gli propone un dibattito (in realtà due articoli sullo stesso tema) dello scettico James Oberg ("L'ufologia è una scienza fallita?") e di Edoardo Russo ("Una ragione d'orgoglio"); a quest'ultimo Morocutti rimprovera però il fatto di "contestare gli scettici fino a non riconoscerne l'esistenza, mostrando così come su certi aspetti di fede l'indagine ufologica non abbia ancora voltato pagina. Al semplice dubbio non si concede neppure la dignità di esistere: non male, per chi vorrebbe rivoluzionare la scienza".

In effetti in questo libro gli ufologi non ci fanno una gran bella figura; e al lettore, che infine si vede crollare le sue granitiche certezze e che, in rivalsa, pensa di correre a comperare una tonnellata di libri pro-UFO per provare la bontà delle proprie idee, l'autore, ancora una volta in anticipo sulle mosse, inserisce a conclusione una bibliografia ragionata di Andrea Baravalle. Una bibliografia alquanto atipica, però, dato che mette in luce anche l'animo cattivo di certi autori extraterrestrialisti: il lettore non informato scopre così che lo "psicologo" Richard Boylan non solo si guarda dal dire, nel suo libro sugli IR-4, di essere convinto di essere stato rapito dagli alieni, ma sorvola anche sul fatto di essere stato radiato dall'ordine. La licenza di psicologo gli è stata infatti ritirata non già per questioni di orripilante cover up, ma perché "i suoi colleghi hanno ritenuto poco consono all'etica professionale, da parte di Boylan, l'entrare nella vasca da bagno in cui aveva fatto immergere (nude) le sue pazienti 'rapite dagli E.T.', per aiutarle a superare il trauma da abduction"... Allo stesso modo viene svelato, per chi non lo sapesse, che anche la celebre studiosa di abductions Karla Turner credeva di essere stata rapita dagli alieni.

Ovviamente non condividiamo l'impostazione scettica dell'autore e dei colleghi ai quali si rifà, presentandone gli articoli (tutti apparsi sulla rivista del Cicap "Scienza e paranormale"); riteniamo che vi siano ancora molti aspetti del caso Roswell (più che del controverso Santilli Footage) che debbano essere approfonditi, così come non ci sembra liquidabile il fenomeno dei crops facendo ricorso unicamente a dei burloni; ma stiamo parlando di misteri, per l'appunto; resta da capire se finti o se reali. Ciò nonostante, pur se in disaccordo con l'autore, riteniamo che il suo libro meriti ampiamente di essere letto, in quanto può affinare il nostro senso critico; inoltre è sempre enormemente utile sentire anche "l'altra campana" quando, come in questo caso, non si basa su affermazioni fumose o luoghi comuni, ma propone dati e fatti che non possono essere ignorati. E se l'autore appare scettico (quanto meno sulla matrice "esogena" del fenomeno UFO), come non dargli ragione quando scrive quanto segue? E cioè che "gli assolutismi sono nemici di ogni onesta indagine intellettuale, e questo gli scienziati lo sanno. Per quanto possa essere controverso, il tema degli OVNI non ha di per sé alcun motivo per sottrarsi agli strumenti della scienza, a patto però che si sia disposti ad accettare le conclusioni a cui il metodo scientifico consentirà di giungere, favorevoli o sfavorevoli che siano".

Per noi, ovviamente, questa ricerca è ancora in progress...
http://www.marcomorocutti.it/stampa/notizieufo%206-02.htm

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